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Regionarie #Umbria2019

È ARRIVATO IL MOMENTO DI SCEGLIERE CON LA TESTA E CON CONSAPEVOLEZZA NELL’INTERESSE DEL NOSTRO TERRITORIO. IL M5S È L’UNICO MOVIMENTO POLITICO CHE PERMETTE UN TALE PRIVILEGIO. NON SPRECHIAMO QUESTA OPPORTUNITÀ.

Domani, giovedì 19 settembre, gli iscritti al MoVimento 5 Stelle residenti in Umbria e abilitati al voto su Rousseau, saranno chiamati a votare per scegliere i candidati che formeranno la lista del MoVimento 5 Stelle per la Regione Umbria.

Ogni iscritto avrà a disposizione fino a 2 preferenze su base regionale. Cliccando sull’apposito pulsante potrai leggere il profilo di ogni candidato.

La votazione sarà attiva su Rousseau nella giornata di domani, dalle ore 10:00 alle ore 19:00.

Si precisa che potranno votare solo gli iscritti da almeno sei mesi, con documento certificato, come da Statuto. La regolarità della votazione sarà certificata da notaio, e i risultati saranno depositati presso due notai.

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Luigi Di Maio parla dell’Umbria

LUIGI DI MAIO RIBALTA IL TAVOLO E METTE IN CAMPO UNA PROPOSTA INNOVATIVA PER LA NOSTRA REGIONE UMBRIA.

Il capo politico del MoVimento 5 Stelle scrive alla direttrice de La Nazione riassumendo la proposta già anticipata durante la scuola Open Comuni a cui noi avevamo partecipato.

Cara direttrice,

a breve ci saranno le elezioni regionali in Umbria e i cittadini saranno chiamati a scegliere un progetto e una persona per guidare la Regione nei prossimi 5 anni. È un appuntamento importante anche perché si arriva in anticipo a questa data in seguito a uno scandalo che ha coinvolto direttamente la giunta uscente, ma che, soprattutto, ha colpito i cittadini che si affidavano a una sanità travolta da uno scandalo di corruzione. Va da sé che la fiducia nelle istituzioni da parte dei cittadini sia crollata. E questo crea una ulteriore emergenza in questa regione. Dobbiamo trovare un nuovo modo d’immaginare la politica al servizio dei cittadini. Non sono un cittadino umbro e con molta umiltà ho cercato di ascoltare con attenzione le proposte delle forze politiche e le richieste degli umbri. Tutte queste forze sono legittimamente impegnate a formare coalizioni, programmi e a trovare candidati. Ma, se mi permette, non sembra sia ben chiara la gravità del momento che sta attraversando questa regione. Lo scandalo che ha colpito la sanità non è un tema da usare in campagna elettorale, bensì un momento da tenere ben presente per capire che cosa vogliamo non accada più. Perché non è più accettabile che un cittadino onesto si presenti legittimamente a un concorso pubblico in un settore cruciale come la sanità e si veda tagliato fuori da giochi di potere.

Lo dico con molta sincerità, a questo giro non può risolversi tutto con una campagna elettorale in cui ci si lancia accuse reciproche su chi ha fatto peggio. Per noi sarebbe facile accusare qualcuno, ma vedere l’Umbria colpita da un male endemico come la corruzione, deve portarci a un ragionamento molto più alto. Io credo che questa terra in passato abbia sempre dimostrato di avere gli anticorpi per fermare questo genere di pratiche. Se quegli anticorpi, anche nella gentilissima Umbria, sono venuti meno, evidentemente è ora di cambiare il modo d’intendere la politica. E per rigenerare il patto di fiducia cittadini-istituzioni, secondo me c’è bisogno che tutte le forze politiche di buon senso facciano un passo indietro e lascino spazio a una giunta civica, che noi saremmo disposti a sostenere esclusivamente con la nostra presenza in consiglio regionale, senza pretese di assessorati o altri incarichi. Ovviamente ci aspettiamo che tutti gli altri facciano lo stesso. Qualcuno parlerà di alleanze o coalizioni, ma non si tratta di questo. Ognuno correrà con il proprio simbolo in sostegno di un presidente civico e con un programma comune. Ma senza pretendere nulla sulla composizione della giunta e sulle dinamiche del governo regionale. Le forze politiche saranno solo in consiglio regionale con i propri gruppi.

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Le grandi manovre

AD ORVIETO SI COMINCIA A DELINEARE UN QUADRO DI LISTE E PROPOSTE ELETTORALI PER LE AMMINISTRATIVE MA TANT’È CASELLE SONO ANCORA DA RIEMPIRE.

di Silvio Torre.
Cosa succede, Cosa succede in città
C’è qualche cosa, Qualcosa che non va
Guarda lì, guarda là, Che confusione

Questo è l’attacco di una delle canzoni più famose di Vasco Rossi ed è adattissimo per la situazione orvietana. Infatti…

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Il grande gioco delle liste civiche

VOTANO SEMPRE E SOLO COL PARTITO. NESSUNA DIFFERENZA. È IL SISTEMA GRAZIE AL QUALE HANNO GIOCATO IN 5 CONTRO UNO.

È così che funziona con i veri personaggi della politica cittadina che organizzano una lista a temi fintamente civici e si aggregano al candidato dei partiti.

È successo anche da noi con Toni Concina e con Giuseppe Germani eh, Fateci caso, indipendentemente dal proprio programma politico queste liste hanno sempre votato coerentemente col proprio partito di riferimento.

In pratica di civico non c’era nulla. E questo è un peccato di molto grave perché Riduce la fiducia nei confronti della politica e poi svuota di quella possibile contenuto che la società civile oppure potrebbe portare Ma fino adesso non è stata in grado di fare perché coinvolta ed alla fine Travolta dalle logiche dei partiti.

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Il “piatto” per Orvieto

Tra le tante proposte relative al comune di Orvieto c’è quella del “Piatto per Orvieto” detta anche “Piatto di Comune” che, dopo aver saccheggiato arcaiche visioni superate dalla storia, dopo aver considerato il Comune un’isola lontana a tutto e tutti, autocratica ed autosufficente (che stupidità) ed aver copincollato a destra e manca blaterando di far west commerciale con spazi privi di tutele e “licenze” (le licenze non esistono più, si informino codesti uomini saggi), esenzione fiscale diffusa, dismissione di patrimonio immobiliare (ancora?) e della creazione di una banca “sociale” comunale (chi la finanzia?), si lancia in ardimentose analisi del calibro “E’ bene saperlo: non è crisi passeggera, è CRISI STRUTTURALE DI UN INTERO MODELLO DI SVILUPPO ECONOMICO E SOCIALE.” (si noti il maiuscolo). A quest’acuta osservazione del saggio e fine economista seguono perle di saggezza a profusione tali da garantire una “vera rivoluzione copernicana”.

saggezzaInfine il documento in oggetto si conclude con “Comuni e regioni dovranno dunque individuare piccoli staff che si occupino unicamente di elaborare progetti in grado di ottenere risorse, rispettando ovviamente le nostre linee guida: sostenibilità, equità sociale, chilometro zero, cemento zero.”

Ecco il punto! Questi vogliono solo un posto parastatale per mettere il piatto a tavola, ovviamente a lavoro e km zero, e per farlo sono anche disposti a finire di incasinare il Comune. Tenetelo a mente.

Restate in contatto con il MoVimento 5 Stelle e diffidate dalle imitazioni.

Di lotta e di governo…

Bleahh, digustosi.
Bleahh, digustosi.

Quando mi dicono che esponenti di un locale partito stanno formando una lista civica intenti critici nei confronti del partito stesso.

Quando leggo di “una lista civica al cui interno vi siano soprattutto rappresentanti della cosiddetta società civile ma anche iscritti ai partiti, nella quale però le forze politiche non svolgano un ruolo di primo piano”

Quando si spaccia per rivoluzionario che sta fermo li da decine di anni a fare apparato.

Quando c’è chi si professa di lotta ma anche di governo, di potere ma anche di protesta beh… mi viene da ridere, ma mi vien anche la nausea.

E poi parlano, e accusano altri d’Antipolitica, questi che ne fanno sempre mercimonio.

O tempora o mores…