Liberazione

69 anni fa, mentre da Torino e Milano i tedeschi si dileguavano in una scomposta ritirata, Sandro Pertini alla radio scandiva queste parole con un piglio, un ritmo ed un tono eco di quei tempi di guerra:

« Cittadini, lavoratori! Sciopero generale contro l’occupazione tedesca, contro la guerra fascista, per la salvezza delle nostre terre, delle nostre case, delle nostre officine. Come a Genova e a Torino, ponete i tedeschi di fronte al dilemma: arrendersi o perire. »

Oggi la guerra è lontana nel tempo, e dove si minaccia e combatte è lontana dai nostri confini, persino in termini Europei nonostante si voglia premere sulla crisi Ucraina. La guardiamo in prospettiva storica, distaccata. E per questo privilegio dobbiamo ringraziare chi, dal settembre 1943 dell’insurrezione popolare nota come “Le 4 giornate di Napoli” all’aprile del 1945 in cui cadde Mussolini (a tre giorni da oggi), stanco delle sopraffazioni e dei soprusi dell’ordine costituito vigente si erse come “resistenza”, di quelli che presero le vite dei propri aguzzini piangendo il male che senza la guerra non avrebbero mai fatto, di coloro che perirono nell’impresa, ed dei tanti che in un modo o nell’altro hanno contribuito al risveglio della nazione dall’incubo in cui era precipitata.

Sandri: La-bandiera-Italiana
Sandri: La-bandiera-Italiana

Oggi celebriamo la fine di quelle ostilità, la cacciata dell’invasore ed i caduti di quelle battaglie. Ma per onorare a pieno quelle imprese dobbiamo farlo guardando al futuro, agli ideali di libertà delle terre e dei cittadini che mossero quegli italiani contro la formidabile armata tedesca ed i fedeli a Mussolini. Senza più rimpianti; essi infatti, come gli antichi romani, i martiri del cristianesimo, i marinai di Cristoforo Colombo, gli artisti del rinascimento ed i militi garibaldini, sono parte della nostra storia, sono parte di noi.

Oggi ne testimoniamo il passaggio, ne ricordiamo il valore, ne rievochiamo gli ideali e ringraziamo il cielo e l’impegno che ciascuno di noi mette tutti i giorni a che nessuno mai più debba ripercorrere la loro strada.
Buon 25 aprile, buona festa della liberazione e viva la libertà!