Ieri abbiamo anticipato, per primi, la notizia del concreto rischio che negli impianti e nella discarica di Le Crete potessero essere conferiti i rifiuti urbani dell’emergenza romana. Nel farlo abbiamo indicato la nostra posizione in tre punti da attuare immediatamente ed in una operazione verità volta ad attribuire le responsabilità per le quali i cittadini del territorio si sono trovati privati della possibilità di opporsi ad un simile progetto. Pensavamo fosse tutto chiaro.
Ci sbagliavamo.
Stamattina hanno a più riprese chiesto un nostro pronunciamento sulla vicenda. Il Sindaco di Orvieto Giuseppe Germani ha fatto pubblicare un lungo articolo, ripreso dalla stampa, che terminava con questo auspicio “Il Sindaco Raggi deve rivedere immediatamente la sua strategia e la sua politica per quanto riguarda i rifiuti. Mi auguro che il Movimento di cui lei fa parte a tutti i livelli prenda immediatamente le distanze da una simile dichiarazione” ed addirittura la Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, come riporta invece la stampa, “Ma che siamo su scherzi a parte? Attendo dichiarazioni dei 5 stelle umbri in merito ad Orvieto e Terni”.
In piena trasparenza rispondiamo pubblicamente:
« Nessuna sorpresa dello scatto nervoso del Pd regionale e locale, è comprensibile e fa parte del tentare di cogliere l’occasione per gettare su altri le responsabilità di anni di cattiva gestione. Ci meraviglia invece essere chiamati direttamente in causa dai responsabili delle istituzioni: il Sindaco di Orvieto e la Presidentessa della Regione. Siamo sorpresi perchè entrambi conoscono, o dovrebbero conoscere dato il loro ufficio, l’impegno per l’ambiente che il gruppo consiliare M5S, del quale ho l’onore di essere la portavoce, sta promuovendo in ogni sede ed ad ogni livello. Siamo sorpresi perchè non c’è nulla di anormale nell’azione di Virgina Raggi quando dice di volere verificare i contratti in essere e mettere a servizio di Roma gli impianti di proprietà della controllata comunale Acea SPA. Siamo sorpresi perchè almeno Germani c’era quando la discarica di Le Crete, con gli impianti ed il titolo autorizzativo, fu ceduta per un valore assolutamente misero all’azienda romana senza che la Regione facesse nulla per impedire questa scelleratezza.
E’ chiaro che il gruppo locale ed i cittadini orvietani, che siano o meno del M5S, vogliano scongiurare questa eventualità e sicuramente le proveremo tutte per impedire ad Acea di attivare tutto il potenziale della discarica che a suo tempo il sindaco di Orvieto gli ha ceduto. E’ chiaro che le aperture dell’Assessore Cecchini che ha già parlato di accordi tra le regioni, mentre la propaganda politica ci accusa e distrae i cittadini, ci preoccupi molto. E’ chiaro che se l’unico profilo che emerge è quello della disputa politica non vi sarà spazio per la ricerca di soluzioni immediate ed a lungo termine per la salvaguardia del territorio orvietano.
Per quanto ci riguarda direttamente la nostra posizione è trasparente ed inequivocabile: chiederemo l’immediata modifica al piano regolatore per bloccare il terzo calanco, proponiamo di creare un ecodistretto del riciclo specializzato in rifiuti tecnologici ed elettronici nell’area Ex Mabro nella zona industriale orvietana in filiera, appunto, con le aziende del comparto tecnologico che già vi operano ed incontrare pubblicamente Virginia Raggi al raduno nazionale del Movimento, la manifestazione Italia 5 Stelle, per discutere un progetto comune che scongiuri arrivi indiscriminati a Le Crete ma solo conferimenti per impianti atti al riciclo, cosa della quale a Roma sono già al corrente e perfettamente in linea con lo spirito del M5S.
Sia chiaro però al Sindaco Germani ed alla Presidentessa Marini che la vera responsabilità politica è in capo a chi ha permesso che il ciclo dei rifiuti in Umbria diventasse lo scempio attuale, con le discariche sequestrate, le numerose interdittive antimafia in tutta la regione e, ultima ma non ultima, la cessione della discarica di Le Crete avvenuta nel 2008, ad un prezzo inspiegabilmente di favore, al gruppo ACEA, al romanissimo gruppo ACEA. Questa responsabilità politica ha un nome di partito, il loro partito, che governava e governa sempre nello stesso modo. Il loro malfidato tentativo di ricerca di capri espiatori non aiuterà certo il territorio e non risolverà i problemi ma, anche in questo caso, non ci vogliamo tirare indietro e quindi se vogliono cercare delle colpe e dei responsabili siamo a disposizione per aiutarli rinfrescandogli la memoria anche intervenendo nelle pubbliche assisi che vorranno organizzare. Io personalmente e noi del MoVimento siamo presenti e trasparenti.» Lucia Vergaglia, capogruppo MoVimento 5 Stelle di Orvieto