Napoli è la città del Grand Tour, la capitale del mediterraneo ed il ponte tra le culture ma gli amministratori lo dimenticano.
Si vive da troppo tempo in una situazione d’emergenza perenne, di crisi costante e di pericoli incombenti anticipati dai media, dai social. Così gli amministratori, la politica in genere, scelgono la facile risposta di soluzioni immediatamente percorribili che non rimuovono il problema alla base e che stratificandosi nella logica emergenziale impediscono di andare oltre la navigazione a vista, oltre il giorno per giorno.
Anche a Napoli è successo e succede, ed è un circolo vizioso da interrompere, forti anche dell’occasione unica del PNRR, il Recovery Fund, per dare vita finalmente ad una stagione non più improntata a urgenza ed eccezionalità ma di, come ama ripetere Gaetano Manfredi, straordinaria normalità.

La scelta di agire guardando a progetti che vanno oltre la dimensione della soddisfazione immediata o del calcolo elettorale è la strada maestra per liberare le forze che non aspettano altro che l’occasione di misurarsi con il futuro. Quando mi chiedono cosa voglio per questa città infatti io rispondo proprio questo.
“Abbiamo bisogno di futuro, che la città possa tornare a risplendere ed essere faro e guida nel mediterraneo, tra le tante culture del mondo globalizzato e torni ad essere meta fissa dei decisori di oggi e delle classi dirigenti che verranno. Lo abbiamo sempre avuto nel Dna, la storia ce lo insegna, me per tornare ad esserlo dobbiamo saper coniugare l’oggi con la prospettiva, la risoluzione del problema immediato con la volontà di gettare le fondamenta per chi verrà dopo. “
Lucia

Lucia Vergaglia
Già portavoce e candidata M5S al Comune di Napoli, promotrice Città per la Costituzione.