Sulle elezioni pesa il macigno dei rincari delle bollette
C’è un generale rimbalzo dei prezzi delle materie prime che l’anno scorso erano precipitati. A causa del lockdown in effetti le produzioni erano state ridotte e le riserve nazionali, si erano saturate.
Purtroppo durante le crisi bisogna prepararsi al dopo non solo ad affrontare l’emergenza, come ricorderete in Italia invece bizzarramente un partitino con numeri non particolarmente significativi è riuscito ad inserirsi in un braccio di ferro con opposizioni ben attrezzate ed ottenere la vittoria di Pirro delle dimissioni del governo Conte è di un governo di unità nazionale con una agenda politica più conforme al suo modo di vedere.
Morale della favola c’è stato un momento di “vacatio” decisionale quando bisognava attrezzarsi per questo specifico momento. Ed eccoci qua. Una transizione ecologica neanche cominciata, il partito trasversale del nucleare fissile che fa sciacallaggio, gli oneri in bolletta, non i costi energetici, che schizzano alle stelle, ed una campagna elettorale per le amministrative che sarà avvelenata da questo modo di lavorare.
Personalmente io sono una di quelle che nell’attività pregressa ha lavorato per il piano energetico comunale e della livello dell’Unione dei comuni, e personalmente ho una mia personale idea su chi sarebbe adatto per gestire questa delicata fase nel prossimo governo. Che ne pensate?
