Quella con la C maiuscola che vollero i nostri padri costituenti e che il partito unico al governo sta cercando in tutti i modi di avvelenare, danneggiare con leggine tecniche e con interventi arroganti e folli come quelli di questi giorni.
Dopo i giorni di (C)ostruzionismo arrivano le lotte in commissione, i nostri si battono come leoni ma la forza dei numeri (M5S contro PD, PDL, Scelta Civica e larga parte di Lega, Sel e Fratelli d’Italia) è contro di noi, contro di Voi cittadini.
Sono davvero troppi, sembrano venire fuori dalle fottute pareti e non sappiamo se riusciremo a fermarli questa volta.
Città d’arte e di turismo, di storia di cultura, d’alta qualità e di tradizioni millenarie, città del miracolo Eucaristico, dei Papi, di leggende templari e di opere straordinarie, città antica ben oltre la storia familiare di chi oggi ci vive, città vecchia, di nonni, di comitati antirumore, di associazioni contro tutto quello che cambia o che funziona, città senza giovani, con pochissimi bimbi e con sempre meno lavoro.
In questa città, orfana dei militari e delle pompe di benzina su in rupe c’è chi si incazza anche solo se un ristoratore opera coi turisti a lo incomoda sul corso perchè c’è un tavolino od un menù, un treppiede con la foto dell’interno locale, o l’esposizione di prodotti artigianali.
Così, per strada, noi come i turisti che portano un minimo di benessere in questi anni tristi, troviamo manifesti come questi, con Orvietani che imbrattano, squalificano e svalutano la città e gli operatori che la tengono ancora in vita. E tutto ciò con un linguaggio che manda a “morire ammazzati” da un leone. Continua a leggere Modi di imbrattare la città turistica→
Cosa vi aspettereste che succeda, in condizioni normali, nei territori che hanno dato vita al risorgimento, in tempi di grande crisi economica e col venir meno di punti di riferimento come lavoro, scuola, pensioni, quando tirate le somme degli ultimi mesi:
Chi semina vento…
Le cosiddette destra e sinistra, incapaci di ammettere che c’è una nuova, prima, forza politica si uniscono, si sposano dopo vent’anni di fidanzamento, si ri elegge colui che l’Economist ha definito Re Giorgio, nasce il Governissimo, il debito pubblico è ormai una ghigliottina sulla testa del popolo, l’Euro, su cui non abbiamo sovranità, sembra l’arma di poteri forti, il ragioniere dello Stato sale al colle per la prima volta nella storia per far capire quanto il portafoglio sia vuoto, le spese inutili intanto continuano e si impennano, per il lavoro non si fa nulla, per gli esodati non si fa nulla, per i pensionati non si fa nulla, scuola, ricerca, industria, commercio, turismo, cultura, sanità subiscono tagli impressionanti e definitivi, le tasse come un pugnale alle spalle dei cittadini, il contante che gira è sempre di meno, i conti correnti sono spiati dal fisco e da equitalia Continua a leggere Autunno caldo ed inverno infernale→
oggi cominciamo a discutere (in realtà la discussione è finita, sono l’ultimo iscritto a parlare) un altro decreto-legge, il decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, detto «del fare». A questo punto, sentiti già tutti, posso aggiungere solo: speriamo…
Desidero innanzitutto ricordare quanto è accaduto la settimana passata, quando vi è stata la conversione in legge del provvedimento relativo al commissariamento dell’Ilva, del quale non siamo certo soddisfatti, ancor meno dopo la nota di Bondi sulle cause di certe patologie attribuibili ai comportamenti dei tarantini (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Ricordando anche le parole del Ministro Lorenzin, ci viene il sospetto che a questo Governo forse piace dare la colpa direttamente ai cittadini, piuttosto che ammettere di avere sbagliato.
Ma tralasciamo tutto questo e veniamo a parlare del decreto-legge. Il decreto-legge nasce con 86 articoli. Anche altri colleghi oggi hanno parlato dei vari titoli che…
Qui i turisti in autobus scendono a fare foto, a sgranchirsi, prima di partire per altre mete.
Qui i turisti in moto e con mezzi propri si fermano, cercano gli ingressi per poi ripartire delusi.
Qui la notte tra c’è chi si scambia l’amore in auto.
Qui, Orvieto, delude proprio quando potrebbe premiare, potrebbe vivere.
Qui al Belevedere, dove fermo con le 4 frecce, li ad impolverarsi, a subire senza manutenzione, senza l’uso ed il lavoro, i segni impietosi del tempo che passa c’è un centro per il turismo, un luogo d’eventi, un panorama mozzafiato.
Ancora segnalato da cartelloni ed insegne che lasciano in imbarazzo chi le ha seguite.
E’ questo il “belvedere” di Orvieto? Potrà essere diverso domani? Parliamone assieme..
Il nostro Deputato Filippo Gallinella in “Commissione Agricoltura” cerca di porre un freno alla speculazioni su nomi e marchi rappresentativi delle eccellenze italiane sul web.
Qui di seguito un suo recente intervento in commissione per pungolare il ministro De Girolamo:
Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali.
Per sapere – premesso che: l’utilizzo inappropriato in ambito internazionale delle denominazioni riconosciute alle produzioni agroalimentari italiane di qualità è sempre più ricorrente e la falsificazione dei prodotti italiani DOP e IGP fa registrare un giro d’affari di oltre cinque volte il fatturato realizzato dal mercato autentico; il fenomeno della contraffazione on-line è particolarmente allarmante posto che la rete offre anonimato, costi bassi e possibilità di una veloce e facile scomparsa dal mercato dati aggiornati evidenziano che il commercio on-line nel settore alimentare risulta quello in maggior crescita, tanto che si stima, per il 2013, un balzo del 18 per cento; tale situazione genera ancor più preoccupazione alla luce delle nuove iniziative che potrebbero essere intraprese a breve dalla società americana ICANN, ovvero l’Autorità che genera il rilascio dei suffissi internet; come ormai noto, la suddetta ICANN, organizzazione privata di diritto californiano, ha attivato le procedure per assegnare, dietro pagamento, a soggetti privati e indipendentemente se siano viticoltori o utilizzatori riconosciuti delle denominazioni, domini di primo livello generico tra i quali: «wine» e «vin», oltre a «food» e «organic»; i titolari dei suddetti domini potrebbero infatti, attraverso l’abbinamento a domini di secondo livello, registrare indirizzi come «baroloclassico.wine» o anche «prosciuttodiparma.food» e sovrapporli agli indirizzi dei prodotti originali generando totale confusione nelle piattaforme di commercio elettronico; è indispensabile assicurare che l’assegnazione di nomi generici dati in via esclusiva a privati e senza particolari garanzie, quali domini di primo livello, sia improntata al rispetto delle norme dell’Organizzazione mondiale del commercio posto che il loro utilizzo, peraltro esclusivo, ha implicazioni commerciali, di relazioni tra Paesi e di immagine con effetti potenzialmente devastanti in ambito commerciale internazionale e in grado di attivare infiniti e costosi contenziosi; richieste di assegnazione di domini provengono da società stabilite in Paesi dichiarati «paradisi fiscali», coperte da anonimato societario e potenzialmente in grado di riciclare denaro di dubbia provenienza; l’iniziativa in parola contrasta con i principi della proprietà intellettuale che vietano la concessione di un diritto di privativa industriale che abbia ad oggetto un termine di uso comune –: di quali ulteriori elementi disponga il Ministro in relazione a quanto riportato in premessa e come intenda intervenire presso i competenti organismi internazionali al fine di assicurare la tutela dei diritti di proprietà intellettuale nel commercio on-line ed impedire che l’introduzione di nomi generici a dominio internet e la loro assegnazione a soggetti privati non utilizzatori delle denominazioni possa in qualsiasi modo danneggiare le produzioni agroalimentari italiane certificate
E’ l’emigrante moderno, il contemporaneo transfugo alla ricerca di un posto migliore dove vivere, qualcuno di cui non si parla mai, per il quale non c’è un ministero a tutela, qualcuno costretto ad andar via o fuggiasco per scelta non importa, quello che importa è che il capitale che porterà con se non è, come in altri tempi, la voglia di lavorare e la forza delle proprie braccia unite a quello spirito di sacrificio che ci ha permesso d’inserirci in tutti gli stati del mondo.
Oggi le cose sono diverse: dall’estero non richiedono minatori per il carbone belga, ma artisti e scienziati, cultori del “made in italy” o di cucina ed artigianato tradizionale, tecnici specialisti. L’emigrante moderno parla altre lingue meglio del proprio dialetto e con l’italianità becera da programma tv pomeridiano non vuole avere nulla a che fare.
Noi del MoVimento 5 Stelle siamo tutti patrioti, amiamo questa terra e senza violenza combattiamo per essa come possiamo, tuttavia non potete capire quanto ci sentiamo affini, quanto comprendiamo questi emigranti moderni, davvero.
In merito alle mozioni contrarie al finanziamento pubblico ai partiti, bocciate poche ore fa dalla casta invitiamo a limitare i paragoni tra quanto fa il M5S e quanto fa Sel.
Noi siamo persone del popolo, normali cittadini, e non saremmo proprio in grado di pensare una roba come quella dei politici di lungo corso più di quanto potremmo emulare il conte Mascetti di Amici Miei con le sue supercazzole.
(MOZIONE M5S) Impegna il Governo nelle more dell’approvazione della nuova legge di riforma del vigente sistema di finanziamento pubblico ai partiti, ad adottare iniziative normative urgenti volte a sospendere il pagamento della rata relativa all’anno 2013 del finanziamento pubblico ai partiti, anche individuando un nuovo limite temporale, successivo al 31 luglio 2013, entro il quale procedere in ogni caso al pagamento delle somme dovute ai soggetti aventi diritto.
(1-00110) «Cozzolino, Toninelli, Dadone, Nuti, D’Incà, Cariello, Busto, Barbanti, Benedetti, Sorial, Dieni».
(MOZIONE SEL) impegna il Governo in luogo di provvedimenti temporanei e parziali e nell’attesa dell’approvazione definitiva di nuove norme sul tema del finanziamento delle attività politiche, nonché in vista della proposta governativa sul tema delle lobby, ad istituire una commissione di studio che approfondisca la materia del finanziamento della politica, del funzionamento e del finanziamento delle fondazioni legate alla politica, nonché dell’attività dei gruppi di pressione, con particolare riguardo a quanto previsto dalla legislazione degli altri Paesi europei, e che presenti una relazione finale al Parlamento entro tre mesi dalla sua istituzione.(1-00145) «Migliore, Boccadutri, Pilozzi».
Siamo all’opposizione, a differenza di Sel senza approfittare del “premio elettorale del Porcellum” (Sel si era presentata col Pd ed insieme hanno goduto dei privilegi del porcellum per avere parlamentari in più rispetto al misero risultato elettorale ed ora, dopo aver avuto la presidenza della Camara, dichiara di essere all’opposizione in modo da avere anche le nomine in commissione. Sel è parte della casta e, come avete potuto vedere, sta facendo opposizione solo di facciata.
Succede altrove, in Sicilia, un luogo per alcuni lontanissimo ma in realtà dietro l’angolo di un mondo globalizzato, e tutto ciò lo riportiamo per ricordarci di tenere alta la guardia contro i mali che saranno di questo XXI secolo.
Il Meetup 2.0 del MoVimento 5 Stelle Siracusa vuol rendere nota l’attuale situazione in merito alla gestione della tubercolosi nella città di Siracusa. Ad oggi sono diversi i campanelli d’allarme relativi alla suddetta vicenda.
A tal proposito riportiamo quanto afferma il gruppo di studio nazionale della Tubercolosi dell’AIPO nel 2010: “Nella provincia di Siracusa si è evidenziata la recrudescenza della malattia ed una diffusa infeziosità tubercolare tra le forze dell’ordine che intervengono nel controllo degli immigrati e tra i veterinari”.
Come i funghi nascono associazioni, comitati, enti promotori.
Funghi velenosi, come certi comitati, enti promotori, associazioni…
La colpa è del clima impazzito, della debolezza della politica istituzionale che rinvia e regala delusioni una dopo l’altra, la colpa è di Beppe Grillo, dei giudici cattivi che inseguono il povero Silvio, la colpa e dei cinquanta poliziotti e di quel funzionario senza nome inviati a rimpatriare, o forse a deportare, una bimba e sua madre, la colpa è del caldo, del fascino di Renzi che neanche fosse Cary Grant con la voce di Alberto Lupo, la visione di Enrico Mattei ed il carisma di Gianni Agnelli seduce e conquista, la colpa è di quelli disperati che cambiano bandiera e idea ogni minuto secondo, la colpa è di internet, dei social network, di twitter dove il tuo “status” può cambiare ogni 15 minuti per 150 persone, la colpa e di chi ha fatto scempio di scuola e di università dove a botte di riforme ci siamo abituati a che storia e la geografia cambino costantemente, la colpa è della tecnologia che ci da comodità ed agisce sotto traccia abituandoci al continuo divenire degli oggetti ed alla continua decadenza, all’obsolescenza degli stessi, la colpa è della scienza che mantiene quello che promette ma sempre per volontà di Dio, la colpa è delle imprese che vanno all’estero a fare il “Made in Italy”, la colpa è del sonno dei giusti, o almeno della loro pennichella davanti alla tv, la colpa è di Bisignani e di degli andreottiani che tessono reti infinite solo per dimostrare d’esser molto più bravi delle massonerie, la colpa è di Papa Francesco che nel fare il proprio mestiere di “pontefice” i ponti li getta dove c’è più bisogno, la colpa è delle banche che armano la debitocrazia che lega individui, territori e stati, la colpa è mia che son stato in ferie questi pochi giorni.
PS
Tutto ciò per chiarire che sono destituite d’ogni fondamento le ipotesi d’accordo con gruppi renziani o pseudopararenziani da parte del MoVimento 5 Stelle di cui si parla qui ad Orvieto.
Movimento 5 Stelle, promotrice Napoli città per la Costituzione, politica e territorio.
Alla negazione della libertà, e perfino della possibilità della libertà, corrisponde la concessione di libertà atte a rafforzare la repressione. H. Marcuse