Il 26 giugno 2014 entravamo per la prima volta nell’assise Comunale orvietana, con emozione e con lo spirito di attivismo tipico del M5S, ad un anno di distanza è doveroso tracciare un bilancio. Innanzitutto questo primo periodo è passato con la cittadinanza che ha avuto modo di capire bene che le critiche solitamente mosse al MoVimento di fare solo protesta e di essere antipolitica erano solo sciocchezze. In tutta la regione i consiglieri comunali pentastellati hanno offerto una testimonianza di capacità e concretezza e qui ad Orvieto noi abbiamo sicuramente portato iniziative e soluzioni ai problemi, attenzione all’operato della giunta, trasparenza, ascolto e, va detto, uno stile estremamente “istituzionale”.
Fattivamente vogliamo ricordare che qualche risultato lo abbiamo incassato ad esempio sugli affitti d’oro, sulla gestione degli autobus turistici, su Equitalia, sul Centro Studi, sulle Unioni Civili, sulle licenze per i supermercati, sugli impianti a biogas/biomasse e sulle pari opportunità. Altre volte ci siamo visti respingere, non senza sorpresa, alcune proposte sane e di solito a costo zero come la cittadinanza onoraria a Guccini, il Centro del Made in Italy e, più recentemente, le iniziative in favore del Giubileo di Papa Francesco. Certamente in questo primo anno non ce ne siamo stati con le mani in mano, anzi siamo stati accusati spesso di eccedere, travalicando il ruolo di minoranza, ed abbiamo dovuto rispondere che dove c’è mancanza e lassismo non restiamo a guardare ma ci assumiamo la responsabilità di agire da subito, in prima persona. Del resto potendo agire senza ordini di scuderia siamo stati in grado di appoggiare, od addirittura controfirmare le proposte provenienti sia dalla sinistra che dalla destra con l’unico reale criterio di valutazione: l’interesse dei cittadini.
Tuttavia la maggioranza ha ragione nell’indicarci alcuni limiti dato che i ruoli principali destinati alla minoranza, ruoli non solo prestigiosi ma col potere d’influenzare l’andamento dei lavori di Consiglio e Commissioni, non sono stati assegnati a noi. L’ex maggioranza, in un’antiquata e futile visione della politica da manuale Cencelli ha deciso, a porte chiuse Continua a leggere Un anno di M5S in Consiglio