PIEDIBUS, PROGETTI SOCIALI, NONNI CIVICI, PROGRAMMAZIONE PER L’INCLUSIONE SOCIALE A TUTTI I LIVELLI PROSEGUONO SOLO SULLA SCORTA DELLE ATTIVITÀ PREGRESSE. OGNI INNOVAZIONE APPARE FERMA.
Il nuovo bando per la terziarizzazione della gestione dei giardini dei cimiteri è solo l’attrice di una volontà di abdicare le responsabilità comunali verso l’esterno. Il coinvolgimento dei cittadini, che processo lungo e laborioso che impegnerebbe la Giunta del Sindaco e l’amministrazione in momenti di confronto e dialettica, dopo quasi 150 giorni non è ancora partito. Insomma siamo ancora alla mattina di dopo le elezioni. Persino le iniziative già predisposte come quella dei nonni civici, voluta in comune grazie all’allora capogruppo M5S Lucia Vergaglia, risultano ferme con le quattro frecce.
Qui qui di seguito il suo commento:
«Vorrei poter ricordati innanzitutto che l’attuale sindaco Roberta Tardani nel passato ha dato vita ad una serie di iniziative lodevoli come ad esempio il piedibus mettendosi in prima persona a coinvolgere i cittadini. Purtroppo dallo scranno del sindaco sembra che sia tutto più difficile. Eppure dovrebbe essere il posto giusto dal quale poter dare il via ad un processo di coinvolgimento civico che quando eravamo alla opposizione tutti auspicavamo. Un processo che non sono non è partito ma nei confronti stiamo vedendo una impostazione rovesciata: quella del decisionismo, della gerarchizzazione e del “famo noi”.
Senza dubbio la vittoria elettorale concede questo privilegio di scelta, la legge maggioritaria dei sindaci permette di agire così quasi senza discussione. Ma in questo caso è come una vittoria di Pirro e non porta giovamento alle esigenze di cittadinanza e territorio. Va esortato quindi il Sindaco a riaprire i tavoli come quello del Qsv, a fare tesoro del lavoro della consulta per lo sviluppo economico del territorio orvietano ed a dare seguito alle tante iniziative approvate a partire da quelle legate al civismo. Ma subito, senza perdere altri mesi.» Lucia Vergaglia
1 commento su “Orvieto: civismo fermo con le quattro frecce.”
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