Sulla strada statale Umbro Casentinese c’è il “Belvedere” che è tanto costato alle tasce degli orvietani.
Chi c’è stato sa che sta cadendo letteralmente a pezzi. Non è una banale questione di decoro urbano resa pomposa notizia in mancanza d’altro, non è l’erba d’estate che cresce rapida od un palo dell’illuminazione danneggiato dai lavori di manutenzione stradale.
Nossignori, ci sono crepe nella pavimentazione e nella struttura, distacchi del terreno dai manufatti e tutti quei segnali premonitori di gravi problemi strutturali e rischi per il bene e, speriamo di no, per la cittadinanza ed i visitatori.
Il M5S di Orvieto doverosamente segnala il problema all’autorità il problema ed interroga sindaco ed assessore competente sulle responsabilità e sulle azioni per rendere nuovamente fruibile e proficuo il Belvedere.
Da settembre ricominceremo gli incontri a 5 stelle ed i banchetti informativi ui in città. Nelle prossime settimane cominceremo anche ad abbozzare con gli attivisti di tutta la regione un #Ideario, un manifesto per l’Umbria a 5 Stelle che sfocierà nel programma per le regionali. Ad Ottobre tutta l’Italia a 5 Stelle si incontra a Roma, con tutti gli eletti, e ci si confronterà su come proseguire nella #lungamarcia.
Noi di Orvieto abbiamo nel frattempo le attività del Consiglio Comunale e delle Commissioni da seguire, il fiato sul collo agli enti, e l’attenzione ad un territorio che ha tante potenzialità disperse da recuperare. In questo senso ogni contributo è il benvenuto.Ci saranno anche le necessarie occasioni di dialogo pubblico con altre forze politiche, esclusivamente su singoli temi (come scuole, mobilità, acqua pubblica, sviluppo, connettività, trasparenza…) in relazione alle attività dell’amministrazione, è doveroso ed opportuno come spesso ci ricordano Di Battista e Di Maio, e va provato in ogni modo il dibattito delle idee nelle sedi istituzionali o politiche, ma per noi il dialogo vero è con i cittadini che vorranno, in ogni dove ed ogni occasione. Qui ad Orvieto noi facciamo così.Restate sintonizzati.
Il M5S tende a definirsi composto di “cittadini”, attivi ed informati, dove ognuno vale uno.
Gruppo Consiliare M5S Orvieto
Chiariamo che non significa che uno vale l’altro, che non si riconosce il merito, che non si riconosce l’attitudine, la capacità o la maggior preparazione. Veniamo però da un periodo storico in cui titoli di studio e merito sono stati venduti al mercato come capi d’abbigliamento di colori sgargianti, non eleganti ma vistosi, ed in cui la raccomandazione pesa tanto e l’appartenenza ad un gruppo, ad una famiglia od un certo partito garantiva protezione ed inclusione sociale. Da questi ci guardiamo bene.
Ci sono però coloro che, “intellettuali” moderni, i meriti li hanno anche guadagnati sul campo; sono coloro che in Tv parlavano della costituzione più bella del mondo e tuonavano contro questo o quel nemico politico, coloro che sventolavano la bandiera arcobaleno e marciavano per la pace ed oggi armano i popoli “per difendersi”, coloro che semplicemente sventano titoli o competenze esclusive tali da essere gli unici legittimati ad avere voce in capitolo. Ecco noi non li amiamo. Non li amiamo per l’ipocrisia dimostrata nei fatti, non li amiamo per la menzogna di cui la preparazione e la cultura spesso sono ammantate ovvero quella di non essere comprensibili, alla portata delle persone comuni, non li amiamo perchè sono strumento di potere di quelle caste che hanno lucrato sui cittadini e svenduto lo stato, per il disordine sociale che intellettualmente hanno creato proprio loro che non possono non essersene resi conto, proprio loro che hanno l’intelletto a loro vanto.
Ebbene il disordine che costoro hanno portato è stato cornice delle azioni politiche che hanno compresso le libertà e le speranze dei cittadini tutti. Per questo tendiamo a gurdarcene, a soppesare ed analizzare le parole ed il senso, non ne neghiamo il valore, soltanto, che sia ben chiaro, non lo prendiamo più per oro colato.In questo italianissimo disordine intellettuale, con le nostre scuole esautorate di programmi degni, la storia costantemente riscritta, con le università in fondo ad ogni classifica internazionale di merito ed i nostri uomini e donne di scienza, d’arte e tecnica che esprimono il proprio potenziale quasi esclusivamente all’estero in favore degli stranieri, in questa entropia (definizione–approfondimenti) quasi irresistibile che disgrega popolo e nazione in mille faide interne tra presunte classi sociali, etnie, appartenenze e provenienze geografiche chi non vorrebbe dei punti di riferimento? Dei valori condivisi da cui partire per confrontarvi le proprie idee? Delle persone ammirevoli in cui riporre un minimo di fiducia?Ecco, noi del M5S siamo tornati alla via della semplicità, abbiamo deciso di riporre fiducia a chi pratica l’onestà, abbiamo deciso che ogni idea, proposta e progetto, ogni notizia, scoperta, invenzione, vada esaminata, capita ed approfondita per quanto possibile, confrontando le tante pubblicazioni, le tante voci contro e pro, confrontando i diversi approcci e facendolo in prima persona.Nei limiti del possibile, perchè i fatti valgono più delle parole e perchè, in questo disordine intellettuale, troppi libri di testo contengono menzogne e stupidità.
Il Comune, si sa, non può sostituirsi al privato, non può creare lavoro, reddito, non può fare impresa.
E’ convinzione del M5S Orvieto che l’amministrazione possa però favorire una sana attività d’impresa e creare le condizioni di un rapporto azienda lavoratore sano e professionalizzante. In questi nostri primi passi di proposta fattiva per lo sviluppo economico del territorio puntiamo sugli elementi che differenziano la zona produttiva di Bardano, attualmente in una difficle crisi, rispetto alle altre aree d’insediamento industriale. Lo facciamo a costo prossimo allo zero e con un piglio decisamente “italiano”, trasformando una peculiarità in un’esclusiva opportunità da cogliere con lungimiranza.
La peculiarità è che la zona industriale e produttiva di Bardano, nel Comune di Orvieto, è il centro esatto dell’Italia. L’Italia, nella produzione è “Made in Italy”. Ne consegue che la nostra zona d’insediamento produttivo è, secondo noi, il “Centro del Made in Italy”.
Pertanto abbiamo depositato una mozione in Comune per certificare d’autorità questo dato ed iniziare le attività di marketing territoriale volte ad attrarre imprese e capitali di sviluppo, oltre alle fonti di accesso ai finanziamenti per investire nel “Centro del Made in Italy”.
Il turismo è “il complesso delle manifestazioni e delle organizzazioni relative a viaggi e soggiorni compiuti a scopo ricreativo o di istruzione” (Devoto, Oli, 2011).
E’ vero quanto scrive l’assessore al Bilancio, Gnagnarini, su Orvieto quale destinazione turistica e non semplice autogrill di transito. Aumentare i pernottamenti e divenire destinazione finale è un obbiettivo auspicabile ed alla portata di un’amministrazione con chiarezza di visione. Ricordiamo però all’assessore al bilancio che le ambizioni non fanno il risultato e che lui non ha la delega al turismo, attualmente ancora in mano al sindaco Germani; per queste ragioni proponiamo all’amministrazione ed alla cittadinanza un percorso d’avvicinamento al risultato voluto un passo alla volta. Cominciamo con l’affrontare la spinosa questione degli autobus turistici con le parole di David Tordi, operatore del turismo e dell’incoming, responsabile di OrvietoViva ed ex candidato del M5S al Consiglio Comunale.
Che la questione dei parcheggi dei bus turistici ad Orvieto non lo si scopre certo oggi, tuttavia vorrei precisare e soprattutto proporre una soluzione alla questione anche con dati statistici alla mano.
Da 9 anni opero nel settore del turismo di incoming, sia sul territorio orvietano, che nel centro Italia (Umbria, Lazio, Toscana, Marche).
La mia idea è quella di differenziare le tariffazioni di parcheggio fra bus 50 posti, bus 25 posti e bus/van 9 posti, in quanto – evidentemente – essi occupano una superficie di parcheggio notevolmente diversa.
A tal proposito, suggerirei alla Giunta ed al Consiglio Comunale di valutare le seguenti tariffe che, numeri alla mano, porterebbero benefici e numeri superiori alle case comunali:
Bus 50 posti – € 45.00 al giorno (€ 0,90 a persona).
Bus 25 posti – € 35.00 al giorno (€ 1,40 a persona).
Bus 9 posti (detti anche van) – € 15.00 al giorno (€ 1,66 a persona).
Va considerato che la stragrande maggioranza dei flussi turistici cittadini arrivano con mezzi propri o medio piccoli (sono cambiati i tempi in cui arrivavano i famosi pullman a dozzine…). Oggi il turista viaggia in gruppi piccoli, meglio organizzati e soprattutto con poco tempo a disposizione. L’accesso alla città va agevolato, non negato.
I turisti statisticamente più “abbienti” e che quindi spendono di più in città sono nord americani ed asiatici. Molti di essi si muovono con van 9 posti.
Obbligarli a pagare € 45.00 al giorno sarebbe come dirgli: “Si, grazie, salite ad Orvieto, poi chi vivrà vedra…”. Invece no! Dobbiamo far sì che questi ritornino a visitare la nostra città e tutti gli operatori devono sapere che gruppi piccoli (che hanno quindi anche più tempo per fare shopping o consumare pasti, rispetto ai grandi gruppi) possono tornare facilmente ad Orvieto.
Orvieto
Sappiamo bene che la struttura geologica della rupe di Orvieto non permette l’accesso a troppi mezzi pesanti in centro storico. Va altresì detto che ogni giovedì e sabato il mercato di piazza del Popolo conta decine e decine di mezzi pesanti al centro della città. C’è qualcosa che non va…
Sicuramente vanno attuate misure congrue al flusso turistico, flusso che porta alle casse comunali e soprattutto alla maggior parte delle attività commerciali entrate economiche FONDAMENTALI per la sopravvivenza. Continua a leggere Orvieto Turismo: le tariffe degli autobus→
Abbiamo ricevuto una lettera di contatto dal meetup fasullo, quello che ha sostenuto la lista Ricci “Rigovernare” CONTRO la lista M5S Orvieto. Una lettera piena di morbide allusioni, velate minacce ed ipocrite dimenticanze, volta ad accreditare dei cavalli di Troia, degli infiltrati in vista delle elezioni regionali 2015, sotto le mentite spoglie di una farsa spacciata per partecipazione e di uno pseudo attivismo fatto solo di riunioni e richieste agli eletti. Qui di seguito la nostra risposta, inoltrata anche agli altri MeetUp in regione, ed il testo originale che abbiamo ricevuto.
Caro “Organizer” per piena trasparenza ci leggono in copia i MU della regione che hai voluto citare e, per trasparenza locale, pubblicherò il contenuto “politico” della missiva perchè riguarda l’attività politica del M5S orvietano e non è, quindi, una comunicazione tra privati.
Premesso che il MeetUp di cui sei organizzer è il noto “Territori Orvietani” e che:
Ha chieso immotivatamente numerose volte le dimmissioni dei parlamentari che ci leggono in copia.
Ha presentato la lista M5S CastelGiorgio usando il logo ed il simbolo SENZA la certificazione.
Ha promosso una raccolta firme CONTRO il sottoscritto ed Orvieto5Stelle presentandola in riunione regionale
Con tale raccolta firme era volta alla rimozione del referente di Orvieto5Stelle da listre e gruppo fb (XIII circoscr.) per tacitarli.
Tra le firme c’erano la tua e quella di Corrado Belli in quanto delegato di Allerona, dove dice di risiedere.
Che al Vostro interno “vantate” vanamente di avere i MeetUp di Allerona, Baschi, CastelGiorgio, Parrano, Fabro, Castel VIscardo e numerosi altri comuni del circondario orvietano.
Che nessuno di questi comuni ha promosso una qualunque iniziativa od una lista M5S prima e durante la campagna amministrativa.
Che ad Orvieto (compreso Tiberi e Belli di cui parli) avete fondato il Forum, promosso raccolta firme per una lista civica ANTI M5S, raccolto firme tra gli attivisti mandandoli in confusione dicendo che eravate voi il vero M5S (su tutti, faccio finta che tu non ne sia ipocritamente al corrente, ti invito ad informarti presso Montanucci della Buca, Lipparoni, Tordi ed alla Paola Conzales che conosci)
Che avete promosso attraverso il Vs. coorganizer Maggi una serie di azioni delegittimatorie confronto ai “Pentastellati de ‘sta minchia orvietani” (Parole scritte da Maggi) da cui i Vostri, incluso Tiberi e Belli, non hanno ancora preso pubblicamente le distanze, figuriamoci in campagna elettorale quando sarebbe servito e si sarebbe stati in tempo.
Che attraverso il vostro Claudio Fausti con il gruppo Fb http://www.facebook.com/groups/movimento5stelleorvieto/ avete costantemente attaccato la lista certificata del M5S orvietano e sostenuto la lista Ri-Governare in cui militavano dei vostri iscritti.
Assunto anche che non avete alcuna idea di cosa sia il M5S Vi preciso:
Il programma condiviso della lista M5S orvieto è stato già discusso: su quello si basa l’azione “politica” della lista.
Gli eletti sono dei “dipendenti” di tutti i cittadini, non solo del M5S: questo concerne l’impegno “istituzionale“.
Il MeetUp non è il M5S nazionale, è al servizio del M5S nazionale.
La piattaforma di confronto dove ognuno vale uno (di chi partecipa) è il blog di Beppe.
Piattafome di contatto che fanno capo ad Orvieto5Stelle ce ne sono in abbondanza, la sede la conoscete, ai nostri banchetti non vi abbiamo mai visto, alle raccolte firme (su tutte #AbolirEquitalia) non avete neanche voluto aggiungere il Vostro nome, i parlamentari, gli attivisti e gli eurocandidati che abbiamo ospitato le Vostre facce non le hanno conosciute. Le occasioni di contatto e confronto pubbliche ci sono state eccome, ipocrisia pura dire il contrario caro “organizer”, così come ci sono gli strumenti di confronto online, così come è possibile incontrarci di persona.
Ma non voglio sfuggire alla domanda e rispondo parafrasando Beppe e Franceso come meritate:
Vedi cara, certi giorni sono un anno, certe frasi sono un niente che non serve più sentire. Vedi cara, le stagioni ed i sorrisi son denari che van spesi con dovuta proprietà. Vedi cara, è difficile spiegare, è difficile capire se non hai capito già.
Alla negazione della libertà, e perfino della possibilità della libertà, corrisponde la concessione di libertà atte a rafforzare la repressione. H. Marcuse