Antipolitica

Dopo anni di nani e ballerine, di mignottocrazia (sf: “corruzione che ottiene potere in cambio di favori”, termine introdotto nel 2008 dall’on. Paolo Guzzanti del PdL), di naomigate (2009), delle candidature di “ciarpame e veline” (Veronica Lario, ex moglie dell’on. Silvio B.), dell’olgiettina, del BungaBunga del predellino, delle case a Montecarlo, del fallimento del San Raffaele, delle sentenze sulla scuola Diaz mentre in altro campo si assisteva alla rottamazione, ai Fiorito, ai Lusi, al “lavoro prima di tutto” ma i miei li pago in nero, agli scandali sui costi della politica ed all’inerzia più totale, alle case comprate da moglie e figli con i rimborsi elettorali, agli interessi privati, ai concorsi ed agli appalti fatti per favorire gli amici e gli amici degli amici, mentre il governo dei mai eletti ma voluti dal Presidente, quello che non sentiva buum dagli anni sessanta, è quello che spreme il paese come un limone, pigiando sulle forze sane e sui deboli, sbagliando sistematicamente i conti, eccedendo costantemente nell’uso del potere loro affidatogli con i voti parlamentari di centrodestra, centro, centrosinistra, mentre c’è tutto questo ancora la gente si chiede come mai c’è l’astensionismo e come mai emerga così prorompente il MoVimento 5 Stelle anche tra chi, per propri motivi, non ne conosca o condivida il programma.

E’ una questione molto semplice. La casta si è così distaccata dal popolo sovrano che la cittadinanza ha voltato loro le spalle, inoltre ha voltato le spalle anche alle istituzioni, percepite distanti, marcie e sanguisughe.

E’ l’antipolitica praticata costantemente da chi in rappresentanza del popolo ci ha consegnati tutti a vent’anni di berlusconismo, alle fondazioni bancarie prossime al default, allo spread, al “governo tecnico”, agli esodati, alla tav, ai ponti sullo stretto, è l’antipolitica che ha messo in fuga chi onestamente credeva di poter partecipare alle scelte dello stato con il voto, è questa antipolitica a dare ai più quel senso di fastidio, di schifo quando si parla di cose pubbliche.

Portare un programma come quello della Carta di Firenze e come quello del 5 Stelle, stare in mezzo alla gente, seguire con passione la politica locale stando col fiato sul collo agli amministratori, immergersi nei conti pubblici e nelle scelte strategiche delle istituzioni, divenire cittadini “informati” e non semplici sudditi, contagiarne altri… beh, questa sarebbe Politica, con la P maiuscola e nient’altro.

 

Antudo!

La TrinacriaAntudo è il motto usato nelle prime fasi convulse del Vespro siciliano (1282) dagli organizzatori come segno di riconoscimento. Lo stesso termine venne utilizzato durante le rivolte siciliane del 1647, durante i moti del 1820, durante la rivolta antiborbonica del 1847 e durante il separatismo siciliano degli anni quaranta del XX secolo e ripreso negli anni successivi da diversi movimenti autonomistici e indipendentistici nell’isola. Il 3 aprile 1282 veniva adottata la bandiera giallo-rossa, con al centro la Trinacria e che diverrà il vessillo di Sicilia. La bandiera venne formata dal giallo di Palermo e dal rosso di Corleone a seguito di un atto di confederazione stipulato da 29 rappresentanti delle due città.

Antudo allora fu scritto anche nel vessillo.

Oggi il separatismo ha vinto! Sissignori la Sicilia si è separata, si è staccata ed è volata via. L’isola, che ha come prima lista elettorale il movimento 5 stelle, è ormai avanti nel tempo e nello spazio, rappresentativa di una superiore cultura politica e starà al resto d’Italia cercare di raggiungerla alle prossime elezioni, starà a tutti noi poter dimostrare una così esemplare volontà di cambiamento.

La Sicilia adesso ha le sue 5 Stelle
La Sicilia adesso ha le sue 5 Stelle

Domenica si è già detto di tutto e si sono già schiariti la voce i tromboni rimasti senza padrone, tutti quelli che fino a pochi mesi fa erano Berlusconiani DOC ed oggi, che i loro simboli mettono in fuga anche i gatti neri per il senso di sfiga che emanano, hanno speso già quasi duecento mila euro per gli studi d’immagine dei nuovi marchi e logotipi per commercializzare, col nuovo nome scelto da esperti di marketing, le proprie aspirazioni di potere nella repubblica, per fare i gattopardi ed ottenere che non cambi nulla.

Antudo, signori miei, la Sicilia parte verso l’Europa, per cambiarla, l’Italia la seguirà presto. L’astensionismo cederà il passo alla speranza anche qui e allora ci staccheremo da quest’imbarazzante ingombrante passato… Antudo!

Piccole frane crescono

Ad Orvieto tutti noi che ci viviamo o lavoriamo ci siamo chiesti come mai i bordi della strada della Rupe, freschi di cantiere chiusosi neanche venti giorni fa, ci sembrino così bizzarramente privi di griglie per il drenaggio dell’acqua e così… nudi.

Beh, la risposta è semplice. Sono davvero nudi, si guida ad un passo dal terreno, privo di radici d’albero che possano sostenerlo, dei campi che costeggiano la strada. Lo sapevamo, abbiamo dovuto aspettare solo qualche giorno di pioggia per vedere i campi cominciar a venire in strada.

Orvieto frana, una zolla di terra alla volta…

Orvieto frana
Orvieto frana una zolla di terra alla volta…

La Sicilia chiama…

La Sicilia chiama!

Siamo ancora in attesa dei risultati degli spogli ma i numeri sembrano impressionanti.

Domani sarà un piacere leggere i giornali e sentire i discorsi al bar.

Poi, se tutto sarà confermato, i festeggiamenti saranno di rigore e sontuosi. Ce lo meritiamo visto che il prossimo anno non avremo più un attimo libero e non potremmo fermarci a tirar fiato.

Bravo Giancarlo, bravi tutti e un saluto speciale a chi è stato duro d’orecchi.

IX Giornata del Trekking Urbano

IX Giornata del Trekking Urbano
IX Giornata del Trekking Urbano

Si dice sul Trekking Urbano che sia un nuovo modo di fare turismo, meno strutturato e lontano dai circuiti tradizionali.

Si dice che sia una forma di turismo sostenibile e “vagabonding”, più libero e ricco di sorprese che privilegia gli angoli più nascosti e meno noti delle città d’arte italiane.

Si dice che il trekker, attraverso itinerari studiati, ha la possibilità di vivere un’esperienza di viaggio unica, coniugando la possibilità di immergersi nell’arte e nella natura, facendo sport. Si dice… ma bisognerebbe provarlo!

Orvieto Civica sostiene la Giornata del Trekking Urbano e propone un percorso denso ed affascinante tra le chiese di Orvieto, immersi nella bellezza del centro antico, avvolti dall’atmosfera della rupe su cui sorge la città. Un modo singolare, intimo e profondo per conoscere  uno dei borghi più belli d’Italia. Aggiungiamo noi che questo è il modo civico per conoscere i luoghi e sfiorarne lo spirito e l’essenza. Continua a leggere IX Giornata del Trekking Urbano

Trova le piccole differenze

Trova le piccole differenze tra la politica ed il paese
Trova le piccole differenze tra la politica ed il paese

Non tutti i partiti ed i movimenti politici sono uguali, questo è ovvio. Però anche se vengono da differenti storie culturali e sociali del secolo scorso od ancora più antiche, molti di essi, oggi, professano più o meno la stessa politica, le stesse ambizioni, la stessa piccola bancocratica politica.

Può essere difficile farsi un’opinione corretta attraverso i media, anche perché sono largamente lottizzati dai partiti se non addirittura di proprietà di leader politici od ad essi collegati attraverso una rete di fondazioni ed imprese, però i fatti non si cambiano, i comportamenti che i partiti hanno avuto, beh… probabilmente li avranno ancora. In questo video c’è qualche piccolo esempio.

Poi c’è da considerare i Movimenti non come rappresentanza ma come esperienza diretta di democrazia dei cittadini… che vuol dire? Ecco in breve Gianroberto Casaleggio che partendo dalla copertina del Times dedicata ai protagonisti del 2011 ci spiega come sta cambiando ovunque il modo di far democrazia nella parte avanzata del pianeta.

Infine c’è questa semplice considerazione da fare sul perché sia necessario cambiare: il parlamento italiano ha votato 498 a 22 per mantenere i più odiosi privilegi. Dobbiamo saperlo per avere la volontà di fare pulizia.

Sbilanciarsi ad Orvieto

Domani c’è l’Adunanza del consiglio comunale per l’approvazione del Bilancio, per far quadrare il quale l’amministrazione ha avuto serie difficoltà. Bene, ci sono alcune cose che dovreste sapere prima di sbilanciarvi sull’argomento:

Esponenti della maggioranza sostengono che le difficoltà a quadrare il bilancio del Comune derivino dai tagli decisi del Governo sui trasferimenti agli Enti locali.

Inesatto! Il totale delle entrate correnti, dal 2009 con i suoi 21 milioni ad oggi che sono 26, incrementati di 4,7 Mln annui, nello specifico sono 3 i milioni entrati col maggior prelievo ed 1,7 dalla somma, a favore della città, tra i tagli subiti e l’erogazione dei soldi  del fondo di riequilibrio.

E le entrate dalla gestione degli assett, le extratributarie?  

Erano 5,6 milioni nel 2009 e sono 5,8 nella previsione attuale.  Malgrado il rialzo di listino di quasi tutte le principali tariffe non si è stati in grado di dar valore a beni e servizi che, di certo, non mancano. Inoltre lo sviluppo di un progetto di valorizzazione del patrimonio immobiliare, passato a un’organizzazione esterna ed avente risorse nei fondi della cassa depositi e prestiti (quelli dello scandalo sollevato da report) è un tentativo di togliersi il problema delle aste inesitate e mal gestite, ma questa scelta è ancor più rischiosa se Orvieto, primo tra gli Enti  locali ad aver aderito, rimarrà , tra questi, anche l’ultimo ad averlo fatto.

Tagli e risparmi solo sulla carta...
Tagli e risparmi solo sulla carta…

Tra i successi che l’amministrazione rivendica c’è quello di aver ridotto le spese e conseguito cospicui risparmi.

Non sembra proprio! Il totale delle spese correnti va dai 23,3 milioni del 2010  ai 24,3 segnati nella previsione attuale.

Capiamo che non si potesse scontentare nessuno, tranne i cittadini che pagano di più per servizi d’inferiore qualità (Asili nido, mense, trasporto pubblico, scolastico, presenza di parcheggi per residenti, trasparenza della pubblica amministrazione, efficienza già solo per fare qualche esempio)

Inoltre visto l’abbraccio mortale che c’è tra operatori al servizio dell’amministrazione e l’amministrazione stessa ci par difficile un’inversione di tendenza a stretto giro. Possiamo solo peggiorare.

I  punti critici del documento di bilancio 2012 presentato dalla Giunta e in discussione il prossimo Consiglio comunale di venerdì 26 ottobre.

Beh, pare proprio che non vada tutto bene, alcuni punti li presenta con chiarezza Massimo Maggi del Movimento 5 Stelle di Orvieto qui:

http://movimento5stelleorvieto.wordpress.com/2012/10/16/bilancio-di-previsione-2012-2014/ Continua a leggere Sbilanciarsi ad Orvieto

Cave Canem, Santoro ritorna…

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Michele Santoro

Ci siamo, domani 25 ottobre su La7 “Servizio pubblico” si alternerà con “Piazzapulita” di Corrado Formigli, a noi spiacevolmente nota per la capacità d’esser partigiana del partito presente rappresentato negli studi.

Con piacere quindi aspettiamo Santoro ma nel frattempo le polemiche sono già montate a causa dello spot di lancio della trasmissione.

Il fatto è questo: Giulia Innocenzi gira per le strade di Roma con il cartello “Loro rubano, e tu che fai?”. La prima reazione è di un macellaio: “Noi lavoriamo”. Un altro passante esce dalla metropolitana: “E io mi inc….”. Una signora: “E noi li buttiamo fuori a calci”. Un altro cittadino: “Io? Io l’ammazzerei”.

Poi, un ragazzo avverte: “Fidati che prima o poi invece di incendiarsi, di darsi fuoco, di salire sul cupolone di San Pietro per protestare, prima o poi qualcuno ‘na schioppettata gliela dà”. Un messaggio che non è piaciuto ai più.

Il commento di Santoro: “Non siamo noi a dire certe cose, noi ci siamo limitati a registrare. Comunque sia, quello spot è già superato. È stato sostituito da uno nuovo”. Infatti già da ieri sera la versione era modificata e non appariva più il ragazzo della “schioppettata”.

Che dire? L’effetto viral del primo spot ed il richiamo ottenuto a suon di polemiche ha funzionato, ora vedremo se i contenuti saranno all’altezza. A domani.

Education 2.0: Firenze 2012

Orvieto Civica partecipa al convegno nazionale che Education 2.0 organizza per il terzo anno a Firenze; l’obiettivo resta quello di dare alle scuole un luogo per discutere e riflettere su quello che stanno facendo, quello che scoprono nel lavoro quotidiano e sulle esperienze che ritengono utile mettere in comune.

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“La scuola nuova nasce dal basso. Esperienze concrete di innovazione educativa”

Il principio organizzativo, ma soprattutto la nostra ispirazione, rimangono sempre gli stessi: dare voce alle scuole e agli insegnanti, alle loro idee e, soprattutto, alle loro esperienze per far emergere costantemente la progettualità e le pratiche innovative.

I TEMI

Le scuole sono libere di scegliere i temi e le esperienze che vogliono presentare. Il quadro di riferimento è quello delle grandi questioni che la scuola sta affrontando in questi anni:
• Le scelte dell’inclusione, dell’integrazione e dell’intercultura come risposta ai problemi posti da una società caratterizzata da differenze sociali e territoriali ancora molto ampie, dalla crescita dell’immigrazione, dalla dinamica delle culture e delle aspettative giovanili.
• L’orientamento come pratica continua e integrata nei curricoli, sia per la ricerca del massimo successo di ciascuno, sia per la preparazione al lavoro.
• Il confronto con le finalità culturali e professionali che vengono proposte alla scuola, a tutti i livelli, dalle recenti riforme e riordini. E, in questo quadro, il lavoro di ricerca sui saperi, gli assi culturali, la loro integrazione.
• Il tentativo di rispondere, con nuove soluzioni curricolari e metodologico-didattiche, alle finalità culturali e professionali, ma tenendo conto della complessità dei comportamenti e delle aspettative giovanili, che reclamano varietà di approccio, possibilità di scelta, impegno teorico e pratico.
• La voglia di dare una risposta forte a tutto quello che prospettano le tecnologie digitali, in termini di nuovi comportamenti degli studenti, nuovi saperi e nuovo modo di trattare i vecchi, opportunità per l’innovazione didattica.

Tutti i livelli scolastici sono coinvolti da tali questioni e tutti saranno presenti nel convegno che seguiremo interessati.

I NUOVI CURRICOLI

Education 2.0
Education 2.0

Un’attenzione particolare l’avrà l’applicazione dei nuovi curricoli previsti dal riordino della secondaria superiore, dato che in questo anno scolastico si conclude il primo biennio della loro attuazione e già in questa fascia, che poi è la conclusione dei 10 anni di istruzione per tutti, le scuole si sono dovute confrontare con tutta una serie di problemi organizzativi, culturali curricolari e didattici. Fra questi due temi emergono, a nostro avviso:
• l’integrazione dei vari assi culturali e la sua realizzazione in un disegno di percorsi che attraversano varie discipline o almeno ne richiedono il coordinamento.
• La laboratorialità, come principio didattico permanente per tutte le discipline e in ogni ordine di scuole Continua a leggere Education 2.0: Firenze 2012