Siamo chiari. A me dissidente non lo dice nessuno!
Basterebbe questo ma chi lancia queste accuse infami è il primo a non dover parlare. Io non solo respingo quest’insultante accusa, proiezione di un comportamento riprovevole tenuto proprio da chi la fa, ma aggiungo che nessuno merita tale offesa da Brambilla.
Brambilla infatti, tronfio sul manifesto elettorale, a tutt’oggi sta seduto sulla poltrona su cui non è andato con le proprie forze, ma proprio grazie al simbolo a 5 stelle ed alla spinta dei tanti attivisti che oggi insulta, ai voti dei cittadini che oggi rinnega, e con il chiaro mandato di portare RISULTATI che invece ad oggi non si sono visti.
Brambilla, essendo cosciente di non poter avere i numeri per competere, oggi sta facendo la lista per mantenere la poltrona, facendo una campagna elettorale non sui temi ma per drenare altre energie dopo 5 anni di sterile contrapposizione ed il nulla assoluto come proposta.
Dunque Brambilla si è messo da solo, con atti e fatti concreti, non solo fuori dai 5 stelle ma in aperto conflitto. E da avversario si permette di fare propaganda dando giudizi su tutti, ed avvalorandoli sfruttando ancora una volta quel simbolo su cui oggi sputa. Una vergogna.

Non che mi aspettassi nulla da lui e dai suoi, e con ragione.
Ero a Italia 5 Stelle, a Palermo, da consigliera di un altro comune ho consegnato una proposta al loro stand, rilanciata il lunedì successivo via intracomunale, si trattava di qualcosa da realizzare per il periodo delle festività natalizie: era settembre mi hanno risposto ad aprile dell’anno dopo.Troppa grazia, è passato Natale, Capodanno e pure Pasqua.
Caro Brambilla questo siete.
Questo ho visto che siete.
Questi sono i fatti.
Andate in pace.

Lucia Vergaglia
Già portavoce e candidata M5S al Comune di Napoli, promotrice Città per la Costituzione.