La DIVERSITÀ CULTURALE che si celebra il 21 maggio parta dal valore delle IDENTITÀ, anche LOCALI.
Il 21 maggio di ogni anno si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale della Diversità Culturale per il Dialogo e lo Sviluppo, proclamata dalle Nazioni Unite nel 2002, subito dopo l’adozione da parte dell’UNESCO della Dichiarazione Universale sulla Diversità Culturale.
In Italia, le celebrazioni della Giornata si svolgono dal 2009 per impulso e sotto l’egida della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO.La Giornata dunque è un’occasione per celebrare gli straordinari benefici della diversità culturale, incluso il ricco patrimonio immateriale, e per riaffermare l’impegno della comunità internazionale verso il mutuo intendimento e il dialogo interculturale. Impegno che diventa sempre più gravoso a causa degli estremisti che rivolgono la loro violenza verso le minoranze culturali e distruggono il nostro patrimonio comune per indebolire i legami tra i popoli e la loro storia, ma anche a causa dello sviluppo urbano incontrollato, che tende a standardizzare le nostre città, svuotandole delle loro identità e diversità sociali.(fonte Unesco)
《È proprio in giornate come questa deve apprezzare ogni cultura identitaria dalle profonde radici e riconosciute tradizioni; Infatti è l’assenza ai riferimenti identitari che riconduce quello che può essere la cultura di un popolo o di un territorio ad una massificazione irrecuperabile. Nel nostro piccolo delle dimensioni comunali e locali non dobbiamo mai dimenticare che per poterci confrontare nel mondo globalizzato dobbiamo rafforzare proprio la nostra cultura mantenendone viva la consuetudine del passaggio di testimone tra generazioni e poi soprattutto valorizzando le tradizioni ed i riferimenti tangibili al territorio come le produzioni di qualità e le lavorazioni tipiche. Ma questo non basta. Occorre che si adatta a spinta anche dalle istituzioni ad una Maggiore consapevolezza di se stessi e delle proprie origini, occorre che i più rilevanti stakeholder facciano propria quella che nei consigli di amministrazione chiamerebbero Mission di restituire quanto di bello e positivo hanno respirato nell’orvietano in forma di promozione ed ancora di valorizzazione. Occorre un protagonismo culturale che parta dalle arti più diffuse, È infatti incredibile che un teatro come il Mancinelli non disponga di una propria compagnia stabile così come di una propria scuola. Per contribuire a fare grande la cultura italiana ogni territorio che riconosca una propria identità necta e distinguibile sia protagonista e volitivo. È proprio in giornate come questa che il nostro valore locale dovrebbe essere maggiormente reso visibile così che le altre identità e le altre culture possano averlo a riferimento per confrontarvi si è per una crescita comune della nostra società locale, nazionale e sovranazionale. Bisogna essere della partita e non subire le diversità altrui senza confrontarvisì e senza omologarsi, altrettanto non bisogna restare fossilizzati ad uno specifico periodo del passato. E questo è un processo dinamico in cui nelle generazioni deve esserci Progresso senza dimenticare da dove si viene e chi si è. La diversità culturale si valorizza premiando le identità culturali ed aprendosi al dialogo per costruire un futuro assieme.》 Lucia Vergaglia, capogruppo Movimento 5 Stelle Orvieto
L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile –Sustainable Development Goals, SDGs– in un grande programma d’azione per un totale di 169 ‘target’ o traguardi. L’avvio ufficiale degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile ha coinciso con l’inizio del 2016, guidando il mondo sulla strada da percorrere nell’arco dei prossimi 15 anni: i Paesi, infatti, si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030.
Gli Obiettivi per lo Sviluppo danno seguito ai risultati degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (Millennium Development Goals) che li hanno preceduti, e rappresentano obiettivi comuni su un insieme di questioni importanti per lo sviluppo: la lotta alla povertà, l’eliminazione della fame e il contrasto al cambiamento climatico, per citarne solo alcuni. ‘Obiettivi comuni’ significa che essi riguardano tutti i Paesi e tutti gli individui: nessuno ne è escluso, né deve essere lasciato indietro lungo il cammino necessario per portare il mondo sulla strada della sostenibilità.
Ecco i 17 Obiettivi:
sconfiggere la povertà: porre fine alla povertà in tutte le sue forme, ovunque;
sconfiggere la fame: porre fine alla fame, garantire la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile;
buona salute: garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età;
istruzione di qualità: garantire a tutti un’istruzione inclusiva e promuovere opportunità di apprendimento permanente eque e di qualità;
parità di genere: raggiungere la parità di genere attraverso l’emancipazione delle donne e delle ragazze;
acqua pulita e servizi igienico-sanitari: garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile di acqua e servizi igienico-sanitari;
energia rinnovabile e accessibile: assicurare la disponibilità di servizi energetici accessibili, affidabili, sostenibili e moderni per tutti;
buona occupazione e crescita economica: promuovere una crescita economica inclusiva, sostenuta e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti;
innovazione e infrastrutture: costruire infrastrutture solide, promuovere l’industrializzazione inclusiva e sostenibile e favorire l’innovazione;
ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all’interno e tra i paesi;
città e comunità sostenibili:creare città sostenibili e insediamenti umani che siano inclusivi, sicuri e solidi;
utilizzo responsabile delle risorse: garantire modelli di consumo e produzione sostenibili;
lotta contro il cambiamento climatico: adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze;
utilizzo sostenibile del mare: conservare e utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile;
utilizzo sostenibile della terra: proteggere, ristabilire e promuovere l’utilizzo sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire le foreste in modo sostenibile, combattere la desertificazione, bloccare e invertire il degrado del suolo e arrestare la perdita di biodiversità;
pace e giustizia: promuovere lo sviluppo sostenibile; rafforzare gli strumenti di attuazione e rivitalizzare la partnership globale per lo sviluppo sostenibile.
rafforzare le modalità di attuazione e rilanciare il partenariato globale per lo sviluppo sostenibile.
Lucia Vergaglia (con la piccola Francesca)
《Declinare in chiave locale questi obiettivi di Agenda 2030 è uno dei potenziali inespressi di questa attuale amministrazione di centro-sinistra e sarebbe stato uno degli obiettivi da perseguire con un amministrazione del MoVimento 5 Stelle. Come portavoce di Orvieto immagino che la sfida del 2019 avrà, oltre alle urgenze del lavoro della crisi, tra le priorità anche un filo diretto con il governo centrale per trasformare il nostro territorio in un punto di riferimento per una politica di sviluppo realmente sostenibile che possa realizzare esattamente tutti i punti dell’agenda, prevenire lo spopolamento dei nostri territori richiamare attenzione di investimenti da parte di imprese e famiglie.》Lucia Vergaglia, M5S Orvieto
In tanti si sperticano in azzardate ipotesi contro lo sfascismo che rappresenterebbe il contratto di governo tra Movimento 5 Stelle e Lega, ipotizzando cataclismi a non finire se si concretizzasse l’accordo con un governo nel pieno dei poteri. A loro dedichiamo questa risposta di una nostra attivista.
《Dedicata agli allarmisti (o cicciuvettoli) che dedicano post e paventano la “futura distruzione “ dell’Italia a causa del nascente governo Lega-M5S.
Stato dei fatti:
– Il debito al 132 del PIl c’è già;
– Il debito nei confronti dell’Eurosistema (Target2) da 400 miliardi c’è già;
– La necessità di una manovra per reperire 20 miliardi per evitare l’aumento dell’IVA c’è già;
– Le pensioni da fame a settant’anni ci sono già ( oggi domani non sappiamo)
– Il 10% della popolazione in grave stato di deprivazione materiale c’è già
– La disoccupazione reale al 30% (ovvero al netto della menzogna che considera occupati coloro che fanno 1 ora di lavoro ogni 15 giorni) c’è già;
– I 200000 giovani (spesso provvisti di laurea, master e dottorati) che scappano dall’Italia ci sono già:
– Il calo demografico c’è già;
– Il collasso delle infrastrutture c’è già;
– La distruzione del welfare state c’è già;
– La distruzione della scuola e dell’università c’è già;
– Il collasso del sistema bancario c’è già;
– L’asse franco-tedesco che taglia fuori l’Italia dalle decisioni europee c’è già;
– Il problema della corruzione c’è già;
– la Sanità non esiste più, curarsi è un LUSSO per pochi… E potrei continuare fino a dopodomani. l’Italia è già distrutta. E ad averla distrutta sono stati quelli “bravi” (ed anche “tecnici” ) che hanno governato fino ad ora. Quando si subentra a governare le macerie ( vedi Roma per esempio) si può dire che non saranno in grado di ricostruire ma non di aver distrutto l’Italia perché sono stati bravi, fin troppo, quelli che , fino ad oggi, si sono fatti eleggere solo per salvaguardare i loro interessi》 Paola Laura D.C.
Aggiungiamo un punto da sottolineare basato sul sul Codice etico dei membri del governo:
“Nel governo non potranno esserci,condannati anche non definitivi per i reati previsti dalla legge Severino e per i reati di riciclaggio, autoriciclaggio e falso in bilancio. Ma l’esclusione è estesa anche a chi sa di essere indagato o a chi è imputato per reati gravi (mafia, corruzione, concussione), a chi appartiene alla massoneria o chi si trova in conflitto d’interessi con la materia oggetto di delega da ministro” .
Con WiFI4EU la Commissione europea intende promuovere le connessioni wi-fi gratuite per i cittadini e i visitatori in spazi pubblici quali parchi, piazze, edifici pubblici, biblioteche, musei e centri sanitari in tutta l’Europa. Il MoVimento 5 Stelle Orvieto ha presentato unordine del giorno a firma Lucia Vergaglia già nel 2017 che fu approvato a larghissima maggioranza ed impegnava il sindaco e la giunta a preparare per tempo un progetto da sottoporre alla Commissione. Abbiamo scritto ed avvertito i responsabili della Giunta delle scadenze ed Abbiamo indicato negli atti depositati di dare la priorità a Ciconia, Orvieto Scalo e da Sferracavallo. Più recentemente abbiamo depositato un istanza perché tale proposta venisse anche propagandata agli altri comuni delle aree interne. Oggi 15 maggio si è ufficialmente aperto il portale per l’ammissione delle domande che ricordiamo seguono la logica del first come first served cioè del primo che arriva prima viene finanziato e che si tratta di una procedura ad esaurimento del budget. Speriamo dopo tutti questi mesi di non scoprire che non eravamo pronti manco per niente e che invece siamo entrati per primi nella lista degli enti finanziabili a fronte di un progetto dotato di adeguati preventivi ed adeguate indicazioni di merito.
Da parte nostra come sempre riteniamo di aver dato una mano in maniera costruttiva.
Movimento 5 Stelle, promotrice Napoli città per la Costituzione, politica e territorio.
Alla negazione della libertà, e perfino della possibilità della libertà, corrisponde la concessione di libertà atte a rafforzare la repressione. H. Marcuse