Dieci giorni di proteste e posizioni di principio ci hanno esposto ad attacchi e commenti di ogni genere, sia sul tema dell’efficacia politica. sia sui temi sensibili come quello del regolamento “diversamente laico” di Piazza del Duomo o quello nella vicenda del Ponte dell’Adunata. Per fortuna il tempo è galantuomo.
Cominciamo dal fatto che dopo la nostra protesta arriva in Comune il bilancio da analizzare e discutere con il campo quasi sgombro delle decine di interrogazioni e mozioni elettoralistiche che c’erano fino alla volta scorsa. Siamo in predissesto e la discussione sul bilancio non la possiamo tenere ostaggio della campagna elettorale; è un fatto che questo sarà possibile ed è nostra opinione che il M5S possa vantarne più di qualche merito.
Sui temi “sensibili” cosa è successo? Che avevamo ragione ed i problemi c’erano.
Da un lato il regolamento “diversamente laico” è stato reputato manchevole ed illegittimo pertanto è finito sotto indagine parlamentare e, soprattutto, abbiamo potuto dimostrare che non ha precedenti in regione. Dall’altro sulla questione di storia patria legata al nome del Ponte dell’Adunata che ha sollevato attacchi pregiudiziali sia da destra che da sinistra, e le accuse di perdere far perdere tempo con qualcosa di inutile dall’altro. Qui rispondiamo che la proposta, che andrebbe letta prima di essere commentata, era proprio quella di superare i pregiudizi, quanto al perdere tempo ricordiamo che è depositata da due anni e mezzo e nel frattempo abbiamo visto interrogazioni sulla posizione di un singolo cassonetto della spazzatura o sul fatto che manca qualche secchio per portare l’acqua dalle fontanelle ai fiori deposti dai parenti al cimitero e nessuno dei commentatori che ci accusano ha mai detto nulla.
Spiace dirlo ma per noi non ci sono tabù, non abbiamo paura di toccare argomenti nascosti sotto ai tappeti ed evitati sia da destra che da sinistra, ed anzi vedere tutti e due gli schieramenti difendere i due lati del ponte ci ricorda quei vecchi film di guerra, una roba superata da cui ci teniamo a distinguerci.
Durante questo periodo non siamo certo stati con le mani in mano, ma stiamo lavorando sotto traccia. Facciamo solo qualche esempio:
- Il regolamento di Piazza del Duomo deve comunque essere inserito in un piano generale della mobilità. Per il M5S non può venire “calato dall’alto” ma va discusso con i cittadini pertanto, ai sensi della legge regionale 12 del 2008 abbiamo richiesto (ed otterremo) che sia fatto in un incontro del QSV partecipato dalla cittadinanza, ed a seguire un incontro con i commercianti della zona.
- Siamo ancora spingendo sull’ufficio postale di Sugano e con noi gli altri gruppi M5S della regione per gli altri piccoli centri; in settimana il Governo viene a rispondere alle interrogazioni parlamentari. Noi questo lo chiamiamo #FiatoSulCollo.
Oltre alla consueta attività di sindacato ispettivo e di proposta che riprenderà superato lo scoglio del bilancio in maniera ancora più incisiva, quest’esperienza ci ha sicuramente giovato.