Fondi Europei: risponde il Sindaco

Tanto tuonò che piovve.

Nell’imbarazzante questione dell’assenza di una programmazione comunitaria, anche e soprattutto nel bilancio pluriennale, e nella latitanza dell’assessore competente che dopo dieci mesi, nonostante le reiterate richieste, l’intervento del Presidente Pettinacci, il cui disappunto è stato evidente a tutti in Consiglio Comunale, e dopo l’esposto al Prefetto portato da Lucia Vergaglia è lo stesso sindaco Germani intervenire ed a rompere gli indugi.

Rispondendo al M5S il Sindaco dichiara testualmente che sta valutando “l’opportunità di istituire un Ufficio Europa”, di fatto sconfessando anche il pronunciamento negativo alla mozione Sacripanti che prevedeva, appunto, l’istituzione di un Ufficio Europa, e che fu respinta dalla maggioranza i cui membri nei mesi successivi si dimostrarono bulimici di deleghe personali; strategia poi rivelatasi inefficace per ottenere fondi e finanziamenti, oltre a diventare un boomerang politico ed istituzionale.

fiato-sul-collo-fondi-europIl dato istituzionale è ancora una volta è Germani a dover coprire l’impalpabile assessorato delle Politiche Comunitarie, e questo è grave e bisognerà che lo stesso assessore Andrea Vincenti ragioni molto su questa vicenda prendendo in considerazione tutte le opportunità, inclusa quella di fare un passo indietro quantomeno su questa specifica delega.

Il principale dato politico è ancora una volta nell’ammettere che le proposte delle opposizioni, come l’intelligente mozione Sacripanti per l’Ufficio Europa, e le continue pressanti denunce del MoVimento 5 Stelle non solo sono, ovviamente, fondate ma sono l’alternativa più credibile per un comune davvero efficace ed efficiente, non più vittima di scelte da manuale Cencelli per accontentare i propri consiglieri e la loro fame di nomine e ruoli.

Il dato politico ulteriore è nella tempistica. Infatti un’ammissione del genere fatta prima del Bilancio avrebbe di fatto sconfessato Gnagnarini e chiarito che le risorse le prenderemo dalle svendite annunciate e dall’aumento delle voci tariffabili proprio per mancanza di progettualità alternative, in assenza di idee si è fatta la solita politica di ridurre l’accessibilità agli spazi ed ai servizi gratuiti aumentando quelli a pagamento. Qui di seguito il commento dal gruppo pentastellato.

«Ancora una volta è Germani a dover mettere una pezza nelle sue confusionarie Giunta e Maggioranza, in cui la commistione tra nomine e ruoli ingessa ogni decisione in una scacchiera senza regole costringendo i cittadini a sorbirsi non solo un bilancio senza fondi europei, ma pure la noiosa lagna mediatica continua di chi è più brutto e cattivo tra questo assessore o quelli di prima in un gioco di provocazioni che serve solo a distrarre dal dato concreto dell’assenza di programmazione comunitaria, della resa di chi se ne dovrebbe occupare e della strumentale opposizione della maggioranza che voleva per se le singole deleghe, pur non producendo nulla che somigliasse ad un progetto.
I soldi sono in Europa, Orvieto ha perso un anno senza prepararsi a chiederli, ed i tempi di risposta di Bruxelles possono superare i mille giorni. Germani è quindi quasi fuori tempo massimo per portare a casa qualche risultato, meglio che si dia da fare almeno lui, visto che chi dovrebbe sostenerlo è stato inerte ed anzi ha messo i bastoni tra le ruote a chi proponeva soluzioni concrete.» Gruppo Consiliare M5S Orvieto