Le Crete: una follia sputtanare l’Osservatorio della discarica

– L’IMPOSSIBILITA’ DI ESSERE CONCRETI SU LE CRETE –

Non sono mancati i tentativi, nel passato, da parte degli attivisti del Movimento, di aggregare sui temi ecologici ed ambientali le tante forze dichiaratesi ambientaliste e di opposizione alla gestione dei rifiuti con le discariche. Purtroppo il risultato si è limitato a tentativi di usare la discarica come cavallo di troia per altri scopi oppure semplicemente sono andati a vuoto.

Silvio Torre, fondatore del Meetup Orvieto 5 Stelle, redattore del Manifesto per l’Osservatorio “Le Crete”

«La discarica di Le Crete? Partiamo dal silenzio assordante dei partiti e delle associazioni più o meno ambientaliste ad Orvieto nonostante l’incendio alla discarica e l’assenza di dati su diossine e metalli pesanti. Dove sono quelli che si stracciavano le vesti ed issavano striscioni? Quelli che hanno accusato la Raggi di voler sommergere Orvieto di spazzatura? Qualcuno li ha visti?

Unici a parlare sono proprio quelli che volevano gli inceneritori e questo è davvero incredibile. La verità è che troppe associazioni sono bracci armati dei partiti e che fanno gola a tutti i voti delle maestranze impegnate a Le Crete.

La morale è che quindi non c’è un’esperienza di verifica delle attività legate all’ambiente, ed è un problema che parte da lontano. Va ricordato che purtroppo è mancata la condivisione di un’esperienza partecipativa del controllo dal basso da parte delle forze di opposizione e del mondo dell’associazionismo e dell’ecologia. Io personalmente e gli attivisti del Meetup hanno provato ad attivare iniziative quali la fondazione di un vero “Osservatorio” che tenesse il fiato sul collo a politica ed industria nella gestione del ciclo dei rifiuti. Scrissi il manifesto per l’Osservatorio Le Crete e raccolta le prime firme (Zeno, Vergaglia, Calcagni) lo portai in Comune per depositarlo, era il 3 luglio di due anni fa.

Con uno sciocco ribaltamento della realtà le forze politiche dell’ex maggioranza ed altre rimaste fuori dal Consiglio arrivarono a crearne il doppione per usarlo come testa di ponte per la presentazione di una “Legge Regionale sui rifiuti” che imponeva la creazione di comitati locali dotati di provviste economiche, insomma ci parve uno strumento di propaganda. Attenzione: noi non partecipavamo a questo nuovo contenitore, non ne facevamo parte. Così loro fecero il loro percorso che si concluse senza alcun esito. Poi vennero le altre iniziative come la Marcia per la Bellezza ed il Rispetto #Saveorvieto che ci chiesero sostegno, noi fummo la forza politica di gran lunga più presente a testimoniare che in questa battaglia non ci tiriamo indietro. Mai.

Tuttavia, per quanto meritorie, ognuna delle iniziative spot, disorganiche o strumentalizzate non hanno portato risultati, non hanno certo contribuito ad impedire che di notte prendesse fuoco la spazzatura in discarica, che i vigili trovassero i cancelli incustoditi, che l’allarme fosse stato dato dai cittadini spaventati, che la gestione fiamme sia stata fatta senza un piano comune ma con scelte prese sul posto nella sorpresa del primo cittadino e che per il monitoraggio abbiamo potuto leggere per ora soltanto i dati delle centraline Arpa che monitorano il traffico auto. L’Osservatorio Le Crete, secondo il mio modesto parere di proponente originale del progetto, se fosse divenuto operativo in due anni avrebbe ottenuto un telecontrollo, la maggior vigilanza del comparto per prevenire i doli che purtroppo in altri impianti già sono stati posti in essere, oltre a proporre soluzioni per l’impiego di maggior personale dell’esistente per la bonifica oltre che per la chiusura del ciclo rifiuti e trasformazione in produzione di nuove materie prime. Purtroppo pare che dovremo farlo come politici e prossimi amministratori della città, e non come cittadini ed è, questo, un fallimento di chi, per interesse o per noncuranza, ha voluto affossare il progetto dell’Osservatorio. Una vera follia.» Silvio Torre, Meetup Orvieto 5 Stelle