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Chiarezza sui dissidenti

Siamo chiari. A me dissidente non lo dice nessuno!

Basterebbe questo ma chi lancia queste accuse infami è il primo a non dover parlare. Io non solo respingo quest’insultante accusa, proiezione di un comportamento riprovevole tenuto proprio da chi la fa, ma aggiungo che nessuno merita tale offesa da Brambilla.

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+ Sicurezza = +Lavoro

I conti del disastro costante delle morti bianche li facciamo a settembre, appunto con la ripresa del lavoro ed a maggio in occasione della festa del primo, primo come quell’articolo della Costituzione che spiega che L’Italia è una repubblica basata sul lavoro.

Anni di competizione al ribasso non soltanto in termini salariali, ma anche in termini di investimenti nella sicurezza dei lavoratori, non sono stati utili a fermare la crisi e neppure a ridurre il dramma della disoccupazione, al contrario questi due indici sono sempre peggiorati fino allo stop pandemico, e le politiche messe in atto, quelle lacrime e sangue, non hanno ottenuto l’effetto del rilancio ma soltanto un peggioramento delle condizioni dei lavoratori.

E dunque così sbagliato cominciare a considerare l’idea di invertire il paradigma e ragionare in termini di investimenti sulla sicurezza e sulla qualità delle condizioni di lavoro? Sarebbe così anomalo che gli investimenti dei controlli facciano seguire assunzioni in quei campi e nelle forniture dei presidi di sicurezza? Sarebbe così strano che una catena del valore possa nascere dal lavoro stesso?

Quella del PNRR è un’occasione straordinaria da non mancare anche per rendere migliori, sotto ogni punto di vista, le condizioni per gli occupati e per le imprese. Dunque perché non approfittarne?

Lucia Vergaglia, candidata Movimento 5 Stelle al Comune di Napoli

Una città “faro”

Napoli è la città del Grand Tour, la capitale del mediterraneo ed il ponte tra le culture ma gli amministratori lo dimenticano.

Si vive da troppo tempo in una situazione d’emergenza perenne, di crisi costante e di pericoli incombenti anticipati dai media, dai social. Così gli amministratori, la politica in genere, scelgono la facile risposta di soluzioni immediatamente percorribili che non rimuovono il problema alla base e che stratificandosi nella logica emergenziale impediscono di andare oltre la navigazione a vista, oltre il giorno per giorno.

Anche a Napoli è successo e succede, ed è un circolo vizioso da interrompere, forti anche dell’occasione unica del PNRR, il Recovery Fund, per dare vita finalmente ad una stagione non più improntata a urgenza ed eccezionalità ma di, come ama ripetere Gaetano Manfredi, straordinaria normalità.

Con Gaetano Manfredi, ex ministro e rettore dell’Università Federico II, candidato a Sindaco di Napoli

La scelta di agire guardando a progetti che vanno oltre la dimensione della soddisfazione immediata o del calcolo elettorale è la strada maestra per liberare le forze che non aspettano altro che l’occasione di misurarsi con il futuro. Quando mi chiedono cosa voglio per questa città infatti io rispondo proprio questo.

“Abbiamo bisogno di futuro, che la città possa tornare a risplendere ed essere faro e guida nel mediterraneo, tra le tante culture del mondo globalizzato e torni ad essere meta fissa dei decisori di oggi e delle classi dirigenti che verranno. Lo abbiamo sempre avuto nel Dna, la storia ce lo insegna, me per tornare ad esserlo dobbiamo saper coniugare l’oggi con la prospettiva, la risoluzione del problema immediato con la volontà di gettare le fondamenta per chi verrà dopo. “

Lucia

Lucia Vergaglia

Già portavoce e candidata M5S al Comune di Napoli, promotrice Città per la Costituzione.

https://www.facebook.com/Vergaglia/

Re-style

In questi giorni il sito cambierà stile e grafico e verranno aggiornati alcuni collegamenti. Gli articoli e i media resteranno raggiungibili ma l’impostazione verrà resa più moderna, adatta all’evoluzione che abbiamo vissuto ed anche meglio visualizzabili da smartphone e tablet. Ed è un aggiornamento necessario visto che l’anno prossimo queste pagine compiranno 10 anni, un’eternità per il web.

Silvio Torre & Lucia Vergaglia

A 40 anni dalla sua morte Gianni Rodari è più vivo che mai.

Di Lucia Vergaglia, consigliere di amministrazione del centro studi Gianni Rodari di Orvieto.

In tanti oggi proveranno a commemorare Gianni Rodari, uno degli autori italiani più tradotti al mondo, in questo anniversario della sua morte avvenuta il 14 aprile 1980. Da promotrice della riapertura della centro studi di Orvieto a lui dedicato invece voglio fare il contrario e ricordare che ancora vive.

Centro studi Gianni Rodari di Orvieto
Centro studi Gianni Rodari di Orvieto

Sissignori Gianni Rodari vive, vive nelle storie che ha raccontato, vive nelle lezioni che ci ha lasciato, vive negli occhi di chi lo legge e racconta di lui, dei suoi pensieri e dei suoi personaggi. Vive e rende vive le librerie che oggi riapriranno dopo il lungo fermo dovuto alla pandemia del coronavirus, e non solo negli spazi dedicati ai ragazzi. Vive tra gli insegnanti che gli dedicheranno moltissime delle lezioni che ancora tengono a distanza con gli studenti. Vive nelle filastrocche e nelle canzoni, nelle ninne nanne ed ogni volta che qualcuno adopera la parola fantasia.

Giornata di consapevolezza sull’autismo ai tempi del coronavirus

UN NASTRO BLU DI CONSAPEVOLEZZA

➡️ É il 2 aprile è la Giornata Della Consapevolezza sull’autismo. Molto probabilmente nel vostro comune Il sindaco farà illuminare di blu i monumenti oppure anche la casa comunale.

➡️ Sono molte le segnalazioni dei genitori che hanno figli con questo tipo di patologia è che pur avendo il diritto anzi il dovere di uscire di casa con i propri piccoli si sono trovati di fronte delle vere e proprie aggressioni verbali da parte degli altri cittadini ignari delle necessità che ha chi soffre questa condanna. Tra queste c’è anche, In molti casi, quella di dover uscire per prevenire comportamenti autolesionistici da parte dei minori.

Emergenza coronavirus e didattica a distanza

Sulla didattica a distanza è intervenuto il Ministero con alcune indicazioni contenute nella nota n. 279 dell’08 marzo 2020

La riassumo in breve: bisogna evitare di fare didattica limitandosi a dare i compiti da fare a casa ed invece bisogna prediligere altre modalità di presenza diffusa della istituzione scolastica (registrazione e trasmissione on-line delle lezioni, utilizzo di piattaforme specifiche). Concordo pienamente con questa impostazione e voglio chiedere a mia volta che si dia seguito a queste richieste e quindi a mantenere la continuità del rapporto tra insegnanti e studenti, che tuttavia non deve essere una semplice replica delle attività della classe ma può e, secondo La sottoscritta, deve fare tesoro degli innovativi strumenti messi a disposizione per il lavoro in condivisione e, perché no, cogliere questa infausta occasione per metterci alla prova e sperimentare anche formule di didattica innovativa. Dando al tempo stesso una dimostrazione di rigore istituzionale esemplare ma anche di coraggio e volontà di progresso. E di questo sicuramente ne parleremo molto nei prossimi giorni.

Riporto qui di seguito il testo della circolare inviata dal ministero.

“Si consiglia comunque di evitare, soprattutto nella scuola primaria, la mera trasmissione di compiti ed esercitazioni, quando non accompagnata da una qualche forma di azione didattica o anche semplicemente di contatto a distanza.

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Le tre cose da sapere per il voto alla Regione Umbria

In ogni regione c’è un sistema elettorale diverso, infatti le regioni possono organizzarsi in modo autonomo. In Umbria si vota con il cosiddetto Umbricellum.

E quindi per votare occorre avere presente tre cose.

Documenti a posto. Come sempre è necessario avere i documenti in ordine e quindi portarli con sé: sono necessari la tessera elettorale ed un documento d’identità. Gli uffici comunali durante il periodo elettorale sono aperti anche il sabato e la domenica, proprio per fornire chiarimenti ed eventuali duplicati dei documenti.

Dove mettere la x?

Uno degli errori e cause di annullamento del voto più comuni è quello di barrare con la X tutto il blocco della scheda dove ci sono i propri candidati. Infatti è vietato coprire con la X più di un simbolo. Per non fare confusione consiglio di mettere la X del voto direttamente sul simbolo del proprio candidato e solo su quello, mi raccomando.

Le Preferenze.

Per decidere chi tra i tanti candidati dello stesso gruppo politico potranno entrare regione Umbria bisogna scrivere il loro nome a fianco al simbolo con cui si presentano. Nel mio caso va scritto Vergaglia a fianco al simbolo del MoVimento 5 Stelle su cui andrà messa la X del voto. Sotto è possibile aggiungere un secondo nome ma per la parità di genere dovrà essere dell’altro sesso e della stessa forza politica. Non è obbligatorio mettere il secondo nome ma se qualcuno vi ha particolarmente colpito fatelo. La seconda preferenza viene annullata per caso sia dello stesso genere.

Molto spesso si decide all’ultimo minuto ma perché i documenti è bene organizzarsi prima. Detto questo non mi resta che augurarvi buon voto ed una buona giornata.

Lucia Vergaglia

Risposta alle #5Domande di “La Nazione” ai candidati

Oggi i giornali cominciano a pubblicare le risposte alle 5 domande fatte da “La Nazione” ai candidati della Regione. Rispondono ovviamente i candidati alla presidenza regionale attraverso i consueti canali della stampa quindi per noi risponderà Vincenzo Bianconi.

Tuttavia abbiamo giocosamente riportato dal blog le stesse domande alla candidata M5S Lucia Vergaglia chiedendole cosa avrebbe detto al loro posto.

Lucia Vergaglia candidata per la regione Umbria 2019

Ecco le sue risposte:

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La prima volta al voto regionale? Le 7 cose che non ti hanno mai detto.

Gli under 23 si avvicinano a queste elezioni regionali in Umbria circondati dai faccioni nelle strade e fuori da scuole ed università, con Instagram invasa dai selfie dei politici nei posti più assurdi a cominciare da feste di piazza e sagre di paese. Tra quelle facce sui cartelloni c’è anche la mia, che noia.

Ognuno di loro con il suo slogan con parole d’ordine che parlano di dinamicità e di energia. Ma dove? Nel 90 forse…

E poi la domanda delle domande: che hanno fatto questi signori per me e che ne sanno di essere e vivere come uno della mia età?

Ahi… Ci manca solo che qualcuno risponda “Guarda che sono stato giovane anch’io” oppure scambi per millennials la generazione successiva. No signori non è così che si fa. La verità è che ognuno conosce la sua epoca ed inquadra in quel modo qualsiasi cosa venga dopo. Tuttavia siamo in gioco ed a Voi, proprio a Voi, tocca votare per la Regione che si occupa guarda un po’ di tante cose che riguardano anche coloro che sono nati dopo il 2000. Le scuole superiori e l’università per esempio, oppure l’impiantistica di grandi dimensioni, la politica energetica e quindi climatica, tanti ambiti delle questioni che riguardano le iniziative per il lavoro e per la formazione, anche per l’alta formazione. I fondi per lo spettacolo e per la musica. E la cosiddetta aggregazione giovanile. Le biblioteche ed il sistema museale che sono fermi ad un passato lontano mentre in altre regioni parlano i linguaggi del contemporaneo ed anticipano quelli prossimi venturi. Sul piano sanitario c’è la questione delle vecchie e nuove dipendenze ed infine c’è la questione delle opportunità di impegno civico, sociale e culturale per chi volesse. Io già nel mio territorio ho voluto portare avanti molte di queste iniziative.

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