LA POLEMICA SALOTTIERA CONTRO I BANCHETTI, IL VOLANTINAGGIO E GLI INCONTRI TRASPARENTI NEI MERCATI E NEI LOCALI PUBBLICI NON CI SORPRENDE.
Tutto si può dire di noi meno che l’essere lontani dai cittadini. ci sono quelli che sono costantemente nelle interviste in TV oppure ad organizzare assegnazioni di incarichi e nomine all’interno della sezione di partito e poi ci sono quelli che parlano da dietro lo scranno del professore di fama erede di una generazione di professori e politici e ci siamo noi che vediamo regolarmente tacciati di populismo, politica da bar, ed accusati di non aver mai amministrato questa città e quindi essere una incognita.
Noi però la città la ascoltiamo e la viviamo, tracciamo opera di divulgazione trasparente delle ragioni di ogni singolo atto che abbiamo presentato e che è diverso da quelli presentati nella storia della città dai politici provenienti dalle segreterie e quelli provenienti dalle famiglie bene.
Quindi chiamatela pure politica da bar e come tale però, per favore, rispettatela. Sia perché è politica sia perché negli incontri pubblici ed aperti si parla tra cittadini ed i cittadini meritano rispetto.
Poi se avete qualcosa da ridire nel merito dei provvedimenti le commissioni è la sala del consiglio sono i luoghi nei quali si può approfondire le ragioni e le prospettive di ogni singola proposta ed il consiglio comunale resta il luogo dove si può andare a sintesi e provare far realizzare a chi amministra le nuove iniziative. Al tempo stesso bisogna ricordare agli stessi galantuomini quando presentano delle iniziative che descrivono come apolitiche le parole del Premio Nobel per la letteratura Thomas Mann “L’apoliticità non esiste. Tutto è politica.”.