DURANTE IL GIORNO L’ALLESTIMENTO NATALIZIO, PER IL QUALE È STATO RICHIESTO IL CONTRIBUTO AI CITTADINI, LASCIA PERPLESSI. SOPRATTUTTO STORTACCHIO.
Stortacchio, detto anche Ferracchio, e quell’albero di Natale fatto di fil di ferro e luci led visibili solo di sera che campeggia in Piazza della Repubblica esattamente sotto al Palazzo del Comune di Orvieto. L’albero di Natale istituzionale della città.
Poverino è stato maltrattato nei social un po’ perché non sta diritto, un po’ perché effettivamente non sembra essere stato posizionato nel migliore dei modi. Stortacchio non è centrale e non corrisponde ad alcuno dei punti di fuga prospettici del centro storico. Non rispetta quei canoni di armonia estetica cari al tanto declamato Ippolito scalza, architetto in Orvieto, le cui figure hanno invaso il nostro centro storico nell’ultimo anno.
Fuori fuoco e fuori centro, pendente e scheletrico.
Tuttavia tra i sostenitori dell’amministrazione c’è stato più di qualcuno che si è sentito urtato dai commenti negativi e ne ha fatto una questione culturale ed una questione politica. E siccome i problemi degli orvietani sono molto più seri allora la chiudiamo qui con la polemica politica anche se ci riserviamo di controllare i costi per un lavoro che non ci sembra fatto bene.
Ci preme però sottolineare che invece per quanto riguarda la polemica culturale portata avanti con atteggiamento che oggi si definirebbe radical chic vorremmo dare il seguente contributo: