La lunga corsa di Virginia parte da lontano, da 5 anni passati a spulciare i conti e a studiare le carte del comune come consigliera d’opposizione. Dalla elaborazione, insieme a tantissimi di noi, di proposte programmatiche ed interventi moderni ed attuali per superare i limiti del disastro amministrativo ereditato. È fatta di scelte difficili come il rinunciare ad una olimpiade oppure a confrontarsi con quelle realtà insidiose che sono dei territori i metropolitani.È fatta di tanti piccoli successi come i chilometri di strade asfaltate e recuperati, i pacchi di riaperti e gli asili nido, cose che non compaiono come titoloni sui giornali. Tutto questo senza sbavature e senza perdere lo stile e la fiducia dei cittadini.
A proposito in questa foto è alla maratona di Roma, ha anche le energie per correre. E di questo non posso che inviarla.
E poi che bel sorriso che ha, vero?

Vedete chi si propone a fare il sindaco di Roma non sono deve portare delle ottime motivazioni, un buon programma e la capacità di poter rappresentare la capitale d’Italia, ma deve anche avere una grandissima resistenza, di poter contare sulle proprie forze e non su quelle del partito.
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