Piombo.
Metallo noto per la sua resistenza alla corrosione, elemento chimico presente nella tavola periodica degli elementi al numero 82, sia in forma libera che nei suoi composti è nocivo per la vita umana. Da quest’anno la quantità di quest’elemento chimico permessa nelle acque potabili passa da 25 a 10 microgrammi per litro. La prevista riduzione della quantità del metallo tossico nelle acque di casa era già stata indicata da una direttiva Ue del 1998. A questa seguì un decreto legislativo nell’anno del Signore 2001, immediatamente bloccato con un milleproroghe con annessa fase di transizione.
Dov’è il problema? Beh… le tubature di una volta erano foderate di piombo per evitare la corrosione. Questo succedeva fino alla prima metà degli anni ’60.
Nel 2001 punto era questo: risultava troppo costoso mettere a norma tutti gli impianti coinvolti, anche quelli pubblici (scuole, uffici, caserme, ospedali ecc…). Oggi ci si dice che ci sono solo poche, sporadiche, criticità e solo per le costruzioni risalenti alla prima metà degli anni sessanta, o precedenti.
La domanda a questo punto sorge spontanea: qui ad Orvieto le case, gli uffici e le scuole quanto tempo fa sono stati costruiti?
E chicca finale: chi deve controllare e, semmai, pagare? Indovinato: i cittadini.
Chapeau.
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