Valutazione Ambientale necessaria per impianti biogas-biomasse

Come M5S siamo rivendichiamo con forza la nostra attenzione alla sicurezza ambientale e del territorio.

original_biogas_plantRecentemente l’Italia ha recepito le stringenti normative europee sugli impianti di cogenerazione a biogas e biomassa, questo dopo aver permesso che gli impianti di potenza inferiore al MegaWatt potessero essere posti in opera ed avviati con una procedura a minori controlli, una procedura nota come PAS.

A fronte di questa situazione normativa si trovano in quasi tutt’Italia impianti da 998 KiloWatt e c’è una vera e propria industria del borderline che contribuisce all’impiantistica che sfiora i limiti di legge nei quali scatterebbe la Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.), ovvero la procedura completa dei controlli e delle verifiche che sarebbero necessarie. La notizia è che adesso il limite del MegaWatt non esiste più ed anche gli impianti come quello in costruzione alla SAO andrebbero certificati con tale Valutazione.

C’è di più, sono già numerosi i ricorsi al Consiglio di Stato che hanno visto i comitati cittadini vincenti contro gli enti locali, che non si erano attivati, e le aziende dotate di autorizzazioni “semplificate” che la suprema corte ha semplicemente annullato. Per i giudici infatti “Ogni normativa contrastante con la normativa comunitaria in materia ambientale che impone la V.I.A. quale provvedimento volto a valutare la compatibilità degli insediamenti produttivi con le esigenze di tutela dell’ecosistema doveva pertanto essere disapplicata.”.

Nel recente bilancio dell’Amministrazione Germani, approvato senza i nostri voti e dopo il recepimento di questa Direttiva Europea, è addirittura segnato tra i maggiori incassi previsti dall’amministrazione una quota proveniente proprio dalla “compartecipazione su produzione biogas” per euro 19.000,00/anno. L’eventuale, ove necessaria, disapplicazione delle autorizzazioni creerebbe un buco nel bilancio aprendo anche una potenziale esposizione giudiziaria ai nostri Amministratori.

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Come gruppo consiliare M5S Orvieto abbiamo posto la questione all’ordine del giorno con un atto di indirizzo volto ad avviare rapidamente il percorso di certificazione V.I.A., con tutti gli eventuali adeguamenti necessari, per gli impianti autorizzati solo con la procedura semplificata, dando mandato al Sindaco Germani, l’attuale detentore della delega all’ambiente, di relazionare al superamento del problema od entro febbraio 2015 (tre mesi) per valutare le eventuali iniziative necessarie, inculsa la disapplicazione delle autorizzazioni ed, infine, di comunicare quest’iniziativa alla Regione ed agli altri comuni del circondario di competenza dato che l’ambiente, si sa, non si ferma al cartello “Benvenuti ad Orvieto”.

L’obbiettivo è che si proceda subito alla Valutazione Ambientale per i nuovi impianti, mentre per quelli esistenti è invece il disapplicare le autorizzazioni solo a chi non superi la procedura di V.I.A. e non il semplice chiudere gli impianti operativi, cosa che causerebbe danni economici in piena crisi senza risolvere realmente il problema.

Qui di seguito l’atto di indirizzo presentato dalla capogruppo Lucia Vergaglia.

Oggetto: Atto di indirizzo “Procedura VIA per impianti biogas & biomasse inferiori al MW”

La sottoscritta Consigliere

Premesso

  • CHE con DL 91/2014, convertito con L 116/2014, lo Stato italiano ha recepito la Direttiva 2011/92/UE;

  • CHE detta Direttiva prevede la necessità di sottoporre a VIA (valutazione di impatto ambientale) tutti gli impianti a biogas e biomasse, senza la previsione di soglie minime;

  • CHE precedentemente si applicava la famosa soglia di 1 mega watt: sotto tale soglia la VIA non era richiesta e si applicava la procedura abilitativa semplificata (la famosa PAS) che non teneva conto dell’impatto ambientale;

Preso atto

  • CHE sono già molteplici i ricorsi dei comitati cittadini e delle associazioni ambientaliste in ordine all’applicazione della vigente normativa e della disapplicazione di permessi ed autorizzazioni divenute contra legem quali, a titolo di esempio, le sentenze N° 04729/2014, N° 04727/2014, N° 04730/2014 del Consiglio di Stato dalle quali si evince chiaramente che “Ogni normativa contrastante con la normativa comunitaria in materia ambientale che impone la V.I.A. quale provvedimento volto a valutare la compatibilità degli insediamenti produttivi con le esigenze di tutela dell’ecosistema doveva pertanto essere disapplicata.”. Pertanto ogni legge interna (statale o regionale) in contrasto con la direttiva comunitaria, va disapplicata dagli enti e dai soggetti preposti.

Considerato

  • CHE il nostro Comune ospita impianti di produzione di biogas e cogenerazione elettrica fino a 998 KW, e che altri sono previsti, come ad esempio nel cosiddetto “revamping” dell’impianto di trattamento rifiuti SAO – Acea;

  • CHE in tal senso il nostro Comune, nel recente bilancio previsionale, addirittura prevede degli introiti alla voce “compartecipazione su produzione biogas” per euro 19.000,00/anno;

Assunto

  • CHE è interesse generale che le normative ambientali vengano rispettate ed applicate;

Indirizza

L’Amministrazione, nella persona del Sindaco, attuale detentore della delega all’Ambiente:

  • a porre in essere la corretta serie di buone pratiche volte al controllo e alla verifica della regolare applicazione della suddetta Direttiva ovvero attivarsi acciocché i proprietari ed i gestori degli impianti a biogas/biomasse presenti sul territorio ancor prive del V.I.A. siano, entro venti giorni, intimati per procedere alla messa in regola;

  • al verificare lo stato di avanzamento informando il Consiglio sull’eventuale risoluzione del problema;

  • a relazionare durante la prima seduta utile del febbraio 2015 in merito al raggiungimento dell’obiettivo richiesto dalla normativa o delle azioni ulteriormente necessarie;

  • al trasmettere alla Regione Umbria ed agli altri Comuni della Regione Umbria copia di questo atto di indirizzo con specifico invito all’accogliere localmente la Direttiva 2011/92/UE così come recepita nella legge n.116/2014;

In attesa di un pronto riscontro l’occasione ci è gradita per augurare buon lavoro e porgere

Distinti Saluti
Cons. Avv. Lucia Vergaglia