Ad Orvieto Unioni Civili Ugualitarie

Unioni civili,

A pochi giorni dal quasi unanime pronunciamento del popolo a 5 Stelle sulla piattaforma online del MoVimento, ilM5S città di Orvieto, porta all’attenzione del Consiglio Comunale e della cittadinanza un provvedimento limitato alle questioni delle Unioni Civili. Si tratta dell’istituzione di uno speciale registro, ugalitario, tra le unioni di coppie con capacità matrimoniali (maggiorenni, non consanguinee, in grado di intendere e volere) senza distinzioni di sesso.

diritti alle coppie

Si tratta di una soluzione distinta da quelle della trascrizione dei matrimoni effettuati all’estero ed è un deciso adeguamento al fatto che in occidente ed in tutta Europa esistono istituti egualitari al matrimonio per coppie omosessuali o comunque il riconoscimento di diritti e doveri alle coppie di fatto siano esse etero che omosessuali. Precisiamo che questa istituzione non pregiudica in alcun modo i diritti acquisiti dalla famiglia tradizionalmente intesa in termini, ad esempio, di accesso ai benefici di legge ed ai servizi comunali.

Naturalmente dobbiamo affrontare il fatto che siamo un piccolo comune con potestà solo sull’ordinamento amministrativo, non siamo certo il Governo, non è quindi una espressione sulle soluzioni ideali che vorremmo avere in merito, ma siamo certi che avrà il suo peso politico.

Qui di seguito il testo della mozione.

Oggetto: Mozione per l’istituzione nel Comune di Orvieto di speciale “Registro delle unioni civili ugualitarie”;

La sottoscritta Consigliere

Premesso

  • CHE le fattispecie diverse dalla famiglia tradizionalmente intesa, a cui nulla si intende togliere dal punto di vista del senso e del ruolo, devono ritrovarsi in una cornice legislativa come, da oramai tanti anni, chiede la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, la Corte Costituzionale, i tanti Tribunali della Repubblica, investiti dalle molte istanze dei nostri compatrioti, e come chiedono centinaia di migliaia di italiani che non possono, o non vogliono, dare forma alla propria scelta di famiglia mediante l’istituto del matrimonio;

  • CHE in Italia fa molto discutere l’iniziativa dei sindaci che hanno deciso, con l’obiettivo politico di spingere il Parlamento a legiferare in senso europeo ed occidentale, di trascrivere nel Registro di Stato Civile i matrimoni omosessuali contratti all’estero;

  • CHE è giusto porsi finalità di riconoscimento dei diritti e doveri per i progetti di vita, spesso con ricadute sociali perché già con prole o fondati sulla mutua assistenza, anche di coloro cui la via del matrimonio in Italia, o del riconoscimento dello stesso quando contratto all’estero, sia a tutt’oggi giuridicamente preclusa;

Considerando, ex multis, sulla scorta del contemporaneo contesto normativo e giurisprudenziale

  • CHE, nonostante le numerose riforme del Codice Civile, l’articolo di legge che regola la forma del matrimonio, art. 107 C.C., non risulta essere stato riformato ed indica i termini inequivocabili “marito e moglie” e recita testualmente «Nel giorno indicato dalle parti l’ufficiale dello stato civile, alla presenza di due testimoni, anche se parenti, dà lettura agli sposi degli artt. 143, 144 e 147; riceve da ciascuna delle parti personalmente, l’una dopo l’altra, la dichiarazione che esse si vogliono prendere rispettivamente in marito e in moglie, e di seguito dichiara che esse sono unite in matrimonio;

  • CHE l’art. 18 del DPR 396/2000 vieta esplicitamente la trascrizione del matrimonio tra persone dello stesso sesso contratto all’estero in quanto contrario all’ordine pubblico;

  • CHE la sentenza della Corte Costituzionale n.138 del 2010 afferma che «l’unione omosessuale, intesa come stabile convivenza tra due persone dello stesso sesso, […] spetta il diritto fondamentale di vivere liberamente una condizione di coppia, ottenendone – nei tempi, nei modi e nei limiti stabiliti dalla legge – il riconoscimento giuridico con i connessi diritti e doveri»;

  • CHE la sentenza Schalk e Kopf (Austria, 24 giugno 2010) della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha riconosciuto le relazioni omosessuali come piene titolari di un diritto alla vita familiare protetto dall’art. 8 della Convenzione e ha riconosciuto che il diritto di sposarsi non è necessariamente limitato a coppie di sesso diverso così come recita anche l’art. 9 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea;

Assunto

  • CHE la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 4184 del marzo 2012, ha chiarito definitivamente che la differenza di sesso non è un connotato essenziale del matrimonio;

Preso atto

  • CHE una grande quantità di Comuni, per il riconoscimento delle unioni di fatto tra cittadine e cittadini dello stesso o di sesso diverso, hanno istituito il Registro delle Unioni Civili ( es. Milano, Bari, Empoli, Pisa,Firenze, Bolzano, Perugia, Terni e molti altri)

  • CHE altri cittadini hanno optato, in presenza di adeguata approvazione di mozioni di indirizzo del Consiglio Comunale che hanno chiesto al Sindaco di procedere alla “trascrizione” (es.Reggio Emilia, Firenze) ed hanno operato in contrasto con la recente circolare del Ministro dell’Interno Alfano che chiedeva ai Prefetti di cancellare le “trascrizioni”, mentre sono numerosi quelli che già da tempo operano la trascrizione nel Registro di Stato Civile gli atti relativi a matrimoni tra persone dello stesso sesso contratti all’estero (tra questi Bagnolo, Bologna, Casalgrande,Udine, Grosseto, Empoli, Pistoia, Latina,Livorno, Fano, Casoria, Fiumicino, Rubiera, Scandiano e le realtà di Roma, Milano e Napoli);

Valutato

  • CHE la grande parte dei Paesi della UE e molti Stati degli USA riconoscono, disciplinano ed equiparano l’unione o il matrimonio tra persone dello stesso sesso al pari, in termini di diritti e doveri, di quello tra persone di sesso diverso;

  • CHE la quasi totalità dei Paesi della UE e di molti Stati degli Usa riconoscono, disciplinano ed equiparano l’unione tra persone dello stesso o di sesso diverso, in termini di diritti e doveri, al pari del matrimonio tra uomo e donna;

Ricordato infine

  • CHE nel nostro Comune, da Statuto, non sono indicate discriminazioni nei confronti di unioni diverse (affettive e non, anche tra persone dello stesso sesso) da quelle del matrimonio tra donna ed uomo;

  • CHE il Primo Ministro Renzi dott. Matteo, ha recentemente espresso volontà di procedere, a breve, alla definizione di un progetto di legge del Governo che istituisca le Unioni Civili sul modello tedesco;

  • CHE il Movimento 5 stelle, di cui la sottoscritta consigliere è portavoce, è a favore delle unioni civili, anche a quelle tra persone dello stesso sesso. E voterà sì al disegno di legge “Disciplina delle coppie di fatto e unioni civili” in discussione in Commissione giustizia al Senato. La linea del gruppo è stata espressa dopo una consultazione online sul blog di Beppe Grillo cui hanno partecipato ben oltre 25.000 attivisti certificati, di questi addirittura 21.360 hanno votato in tal senso;

Impegna

  1. Il Sindaco Germani a farsi latore ed a promuovere ogni azione utile (anche in sede ANCI) per stimolare il processo legislativo nazionale sui temi delle unioni civili con l’obiettivo della estensione dei diritti e dei doveri a tutte le cittadine e cittadini;

  2. l’Amministrazione ad istituire, entro l’anno in corso (2014), presso il Comune di Orvieto uno Speciale Registro delle Unioni Civili in cui fare confluire la registrazione volontaria tutte le unioni civili tra cittadine e cittadini con capacità matrimoniale, maggiorenni e non consanguinei, orvietani dello stesso o di diverso sesso, evitando che tutto ciò possa produrre, per le famiglie anagrafiche locali, un restringimento del diritto all’accesso, già in essere da molti anni, ai servizi erogati dal Comune (sociali, istruzione etc.), dando lettura all’atto della registrazione dell’assenza di effetti civili della registrazione medesima nonché dei diversi eventuali effetti sul piano giuridico;

  3. Che in tale “registro” possano confluire anche le trascrizioni dei matrimoni omosessuali, esclusivamente tra maggiorenni con capacità matrimoniale non consanguinei, contratti all’estero, quali causa di Unione Civile;

  4. L’assessore competente alle Pari Opportunità a scrivere adeguata richiesta al Governo e al Parlamento di approvare nel più breve tempo possibile una disciplina, come chiesto ormai 4 anni fa dalla Corte Costituzionale, con l’obiettivo di regolare diritti e doveri delle unioni civili fra cittadine e cittadini dello stesso sesso e di includere anche le unioni tra cittadine e cittadini di sesso diverso, nella direzione della più avanzata legislazione europea;

In attesa di un pronto riscontro l’occasione ci è gradita per augurare buon lavoro e porgere

Distinti Saluti

Cons. Avv. Lucia Vergaglia