Abbiamo sollevato la questione di un regolamento “confessionale” per la fruizione di Piazza del Duomo, totalmente sbilanciato a favore di Curia ed Opera del Duomo, enti degnissimi per carità, ma che devono godere degli stessi ed uguali diritti degli altri cittadini. Questo regolamento, a nostro avviso incompleto e da rifare, voluto dall’assessore in quota SEL Andrea Vincenti è adesso oggetto di un’interrogazione al Senato della Repubblica per dei capi molto importanti e gravi, come leggerete qui di seguito nelle parole del portavoce Senatore Stefano Lucidi, e l’intera Giunta che ha sostenuto questa iniziativa, approvata dalla maggioranza di “sinistra”, deve rendersi conto di cosa si è resa responsabile. Un fatto inaudito che se fosse stato presentato da una forza d’estrazione cattolica con Pd e Sel all’opposizione avrebbe subito strali ed accuse di servilismo od anche peggiori considerato il tempo trascorso dal definitivo termine delle antiche faide Monaldeschi (Guelfi) contro Filippeschi (Ghibellini) raccontata anche nella Divina Commedia che oggi pare invece ritornare:
Vieni a veder Montecchi e Cappelletti,
Monaldi e Filippeschi, uom sanza cura:
color già tristi, e questi con sospetti!
(Dante Alighieri, La Divina Commedia, Purgatorio, Canto VI)
Noi per ora ci limitiamo a criticare la bruttura, in termini di concezione, di quest’anacronistico strumento normativo ed i suoi profili palesemente illeciti che espongono a gravi rischi il Comune stesso ed abbiamo già proposto le doverose modifiche all’Amministrazione, e come leggerete agiamo assieme a tutti i nostri portavoce e, come sempre, lo facciamo a ragion veduta.
ORVIETO 1860 – 2015 ancora Stato Pontificio?
Nel 1860, liberata dal potere dello Stato Pontificio, Orvieto fu annessa al Regno d’Italia, separando per sempre il potere Temporale e il potere Spirituale, peculiarità che caratterizzò nettamente questo periodo storico.
Ad oggi cosa è cambiato?
Il Comune di Orvieto ha approvato, in data 13 aprile 2015, un “Regolamento per l’uso e il decoro di Piazza Duomo”.
http://www.comune.orvieto.tr.it//I/3A69C183.htm
La concessione di Piazza del Duomo è riservata alle sole manifestazioni approvate dalla Diocesi di Orvieto-Todi, e comunque, in generale, impone la previa acquisizione del parere della Curia Vescovile, per qual si voglia attività.
Da una prima analisi, non sembra apparire alcun precedente simile in Umbria.Per questo motivo abbiamo verificato i regolamenti di: Spoleto, Foligno, Todi, Assisi, Perugia e Gubbio, e nessuno di essi richiede tale parere. Inoltre sembra non sussistere alcuna norma che possa legittimare il Regolamento in questione. Gli unici riferimenti agli enti religiosi contenuti nella normativa nazionale (e locale) in materia sono quelli diretti a renderli esenti dalle tasse di occupazione di suolo pubblico.
Il Movimento 5 Stelle ha intenzione di presentare un’interrogazione parlamentare per chiedere se tale regolamento possa essere considerato applicabile e verificare se sia consistente con il dettato Costituzionale agli artt. 3 (principio uguaglianza), 7 (rapporti Stato e Chiesa) e 122 e ss. (disciplina enti locali), considerando anche infine che, fra l’altro, che le competenza relative sono, per legge, riservate ai Comuni ed alle Provincie e non certo alle Curie Vescovili.
Stefano Lucidi
portavoce 5 stelle – Senato