Unione dei Comuni dell’orvietano.

Abbiamo tentato da subito, come da programma elettorale del M5S la via della “Fusione dei Comuni“. Senza ipocrisie, senza inseguire la convenienza elettorale, a testa alta e senza nasconderci.

In molti suggerivano cautela, tra i commentatori politici ed i veterani del Consiglio Comunale. Comprendiamo bene la difficoltà di capire chi fa scelte lontane dalla sicurezza del parlare alla pancia degli elettori solo dei problemi del momento, ma c’è il dovere del mandato elettorale, delle scelte di fondo che il MoVimento, quando ancora era in gestazione, fece con la “Carta di Firenze” e l’obbiettivo della sostenibile crescita del territorio e della cittadinanza.Featured Image -- 3418Ripartiamo quindi da dove ci eravamo fermati, nel rispetto del risultato consiliare, sovrano, puntando almeno ad avvicinarci al risultato dell’Unione dei Servizi dei Comuni dell’Orvietano per ridurre le centrali di spesa, disintermediare e puntare decisamente ad un’agenda europea per rafforzare le quote di bilancio che ogni campanile coinvolto metterà in campo.

Dovrà essere un momento di partecipazione e di comunione d’intenti, coinvolgendo le varie anime della rappresentanza politica ed i cittadini, pertanto nel prossimo Consiglio Comunale porteremo in ordine del giorno la questione chiedendo la partecipazione e la firma congiunta a tutte le forze politiche sia di maggioranza che di minoranza, sulla scorta della disponibilità mostrata dal Sindaco Germani il 16 luglio scorso e sull’avvicinarsi delle scadenze previste dalla legge regionale per la creazione della commissione di studio che se ne possa occupare.

E’ un primissimo piccolo passo, ma partendo subito possiamo già raggiungere dei primi risultati da sottoporre alla cittadinanza e, entro Natale, inviare in Regione. Senza arrenderci, senza tirarci indietro, ma rispettando la risposta democratica che ci ha visti sconfitti sulla fusione, ma positivi e fecondi attori di un dibattito vivo ed acceso che va alimentato e sostenuto sulla necessità di una migliore organizzazione della politica territoriale, meno appesantita da burocrazie ed intermediari, molto più vicina alle esigenze dei cittadini.

Qui di seguito il testo della proposta.

Al Presidente del Consiglio Comunale
Al Sindaco
Loro sedi

OdG “Commissione di Studio Unione dei Servizi dell’Orvietano”

Il Consiglio Comunale di Orvieto

Premesso

  • CHE i trasferimenti statali si riducono di anno in anno e che il governo centrale ha manifestato contrarietà a recenti mozioni a favore degli enti territoriali;

Preso atto

  • CHE Orvieto è uno dei comuni più estesi d’Italia e, con i suoi soli poco più di 20.000 residenti deve affrontare la sfida di sostenere quasi 250 km quadrati di superficie;

  • CHE è capofila di molte iniziative della comunità territoriale e degli enti amministrativi del circondario;

Osservato

  • CHE la normativa vigente permette la procedura della unione dei servizi di più comuni come in un unico ente in grado di soddisfare maggiormente in termini di servizi la cittadinanza ed il territorio e che avrebbe accesso a nuove e maggiori risorse adeguate alle maggiori dimensioni;

  • CHE il processo di unione sarebbe potenziale fruitore di finanziamenti comunitari diretti ed indiretti;

  • CHE vi sarebbe una miglior gestione delle centrali di spesa e di rischio con vantaggi per la cittadinanza tutta;

  • CHE vi sono le nuove competenze che passeranno dalla provincia ai comuni in forza del DDL DelRio;

Ricordato infine

  • CHE il Sindaco, Giuseppe Germani il 16 luglio testualmente diceva in relazione alla “Fusione dei Comuni”: “è un tema complicato quanto importante. Informo il Consiglio che già con le ‘Aree Interne’ abbiamo individuato due priorità di associazioni di servizi che vanno attuate. I cittadini devono vedere che insieme possono collaborare e questo comporta dei vantaggi economici e di peso politico, ma non è un Sindaco non può avere il mandato di decidere. Se creiamo queste condizioni culturali e porta ad esempio l’esperienza del ‘Contratto di Fiume’, è più semplice creare una situazione diversa. Oggi si ragiona di questo aspetto ma ricordo che il tema delle Province è molto caldo: abbiamo fatto la riforma, ma siamo rimasti in mezzo al guado. La Legge Regionale 10 ci impone di fare all’interno delle Amministrazioni Comunali, entro fine anno, delle proposte serie rispetto all’unione dei servizi. Se dobbiamo creare un commissione di studi questo è un tema vero per il prossimo periodo e per dare risposte concrete ai cittadini”.;

Delibera

La formazione di una commissione temporanea di studio allo scopo di recepire le istanze relative alla proposta di unione dei servizi e di elaborarne la sintesi progettuale in ottemperanza della vigente legge regionale entro e non oltre il mese di dicembre 2015.

Impegna altresì ad inviare copia presente OdG ai comuni di Allerona, Baschi, Castel Giorgio, Castel Viscardo, Ficulle, Montecchio, Porano e San Venanzo, alla Provincia di Terni ed alla Regione Umbria.

In attesa di un pronto riscontro l’occasione ci è gradita per augurare buon lavoro e porgere

Distinti Saluti

Cons. Avv. Lucia Vergaglia

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