L’amianto é un materiale edile molto economico e molto resistente agli sbalzi termici, all’usura, agi agenti chimici e alla trazione, che é stato largamente usato, dai pavimenti ai tetti, dai freni dei treni ai pannelli fonoassorbenti, e c’erano ottime ragioni: é un materiale naturale composto da silicati, fino agli anni 90, quando è diventato illegale. Ovviamente è presente in moltissimi edifici pubblici ed anche qui ad Orvieto.Negli anni d’oro di questo prodotto l’Italia ha prodotto oltre 3,7 milioni di tonnellate di amianto e ne ha importate almeno altre 1,8 (Fonte Europarlamento). Quando negli anni 90 si é scoperto che questo materiale quando è friabile rilascia dei silicati che se inalati dall’uomo portano a una serie di malattie gravissime era già troppo tardi: Placche e ispessimenti pleurici con o senza atelettasia rotonda, Mesotelioma pleurico, Mesotelioma pericardico, Mesotelioma peritoneale, Mesotelioma della tunica vaginale del testicolo, Carcinoma polmonare, Asbestosi e Fibrosi polmonare si possono manifestare anche dopo 40 (quaranta) anni dall’inalazione dei silicati e infatti si prevede il picco di morti per mesotelioma per il 2020.L’impatto di questo materiale sulla salute degli italiani è probabilmente molto più grande di quanto raccontano i dati di contaminazione. Nel 2013 é stato approvato un piano che chiede alle regioni di mappare la presenza di amianto ed il MoVimento 5 Stelle di Orvieto ha raccolto le mappe asseverate dalla Regione a da Arpa Umbria ed a fine novembre ha lanciato una proposta ed una interrogazione al Sindaco Germani che ha ammesso il problema degli edifici pubblici nel nostro territorio contenenti amianto.
In generale però il Sindaco non ha ancora messo in campo strumenti amministrativi per affrontare il problema ed è un vero peccato perché l’Unione europea ha stanziato un fondo per risanare gli edifici pubblici e ben il 98% di essi non é ancora stato bonificato.
Quindi comuni e regioni pur avendo a disposizione dei soldi per portare a norma di legge i propri edifici pubblici non hanno ancora provveduto a circoscrivere ufficialmente le zone a rischio per usufruirne e il 25 novembre scorso il parlamento europeo non ha tardato a bacchettare l’Italia per questa noncuranza nei riguardi di un materiale che in Italia ha già mietuto più di 30 Mila vittime.
Insomma, la buona notizia è che per una volta i fondi ci sono, la cattiva è che come di consueto in Italia manca solo l’attenzione o la volontà delle giunte comunali e provinciali per attivarsi e poterne usufruire.
Il M5S Orvieto nel prossimo Consiglio Comunale porterà una mozione che impegni Sindaco e Giunta ad intervenire presso la Regione Umbria perchè nel POR (Programma Operativo Regionale) siano creati gli appositi bandi che permettano finalmente le necessarie bonifiche, sarà una mozione aperta alle firme delle altre forze politiche per, speriamo, la massima condivisione possibile su un tema così importante.