Commissione liste d’attesa

Il 17 aprile di un anno fa la neonata “Commissione temporanea di Studio” per le liste d’attesa nella sanità orvietana cominciavano i lavori, gli incontri anche con l’accoglimento di un noto esponente della associazione ” Cittadinanza attiva” ( il cui favore fu espresso personalmente dalla portavoce M5S) nella ovvia considerazione di acquisire quanti più contributi e testimonianze possibili al fine di differenziare e produrre un risultato compiuto sulle tematiche e problematiche. Questo era il mandato ricevuto da Consiglio Comunale.  Il #M5S ha doverosamente partecipato attivamente con proprie proposte cercando di spostare l’attenzione su temi precisi sin dal primo incontro. Abbiamo stimolato in ogni modo la discussione, sottolineando la necessità di audire tutti coloro i quali, a tutti i livelli sono in trincea. Qualcuno ci ha onorato della sua presenza qualcun ‘altro no.  Abbiamo insistito per la convocazione delle figure apicali come i primari dei reparti in maggiore sofferenza, ma la nostra azione non è arrivata a scomodare nessuno dei clinici in particolar modo dei lavoratori che si cimentano quotidianamente con le emergenze del presidio di pronto soccorso ed inevitabilmente della chirurgia d’urgenza. Forse avrebbero avuto qualcosa da dire (sic!).

Riteniamo grave la scarsa attenzione riservata e di conseguenza non tradotta in un’azione di accertamento puntuale alle necessità dei più piccoli con particolare riferimento al settore maggiormente sotto stress che appariva da subito e a tutt’oggi, per quanto ci è dato di sapere, ovvero la neuropsichiatria infantile sul distretto orvietano. Un segnale preoccupante fu la mancata considerazione della commissione consiliare e, dunque, composta da tutti i rappresentanti degli schieramenti politici alle due inaugurazioni istituzionali  del Centro Diurno socio riabilitativo per disabili adulti “L’Albero delle Voci” e del Centro Diurno socio riabilitativo per minori autistici “Il Piccolo Principe”, non rientrava forse nelle competenze della Commissione o comunque di tutti il Consiglio una diretta conoscenza della nuova struttura, dei programmi che ci si propone di attuare, delle risorse economiche predisposte e, cosa di  importanza fondamentale per le famiglie, la divulgazione dell’iter burocratico per accedere ai servizi tanto essenziali per la cura e la riabilitazione? In un settore dove l’evoluzione delle patologie è enormemente dinamica poter intervenire con sollecitudine è l’unica via per non disperdere i miglioramenti raggiunti o sciaguratamente perdere i risultati conseguiti. La reazione dei membri della commissione a questo colpevole atto di mancata partecipazione è stata nulla sia sugli organi di stampa che in Consiglio. Solo alcuni singoli hanno lamentato questa immotivata “scortesia” istituzionale, ma difronte all’atteggiamento dell’interpellato Sindaco Germani il quale con fare di sussiego concedeva agli interlocutori la promessa di essere invitati in una prossima occasione come se fosse una festa di privati. Inconcepibile la nostra quiescenza.

Ma vi è di più, un esempio fra tutti: il recupero dei materiali di laboratorio sostituiti con nuovi dato che non si capisce perchè se si ha in dotazione una nuova macchina diagnostica  si debba rinunciare agli strumenti che, per quanto superati dal progresso tecnologico, fino al giorno prima erano in uso e considerati perfettamente efficienti.

Inoltre, insistere sulla necessità di una maggiore sensibilizzazione, mediante campagne comunicazionali e divulgative di matrice comunale mirate a dare significato al ruolo centrale dei doveri del cittadino nei confronti della collettività.  e nel concreto dirette alla responsabilizzazione del cittadino che non rispetta le prenotazioni mandando a vuoto le prestazioni a scapito di chi è in lista d’attesa.

Abbiamo richiesto, senza seguito in Commissione, notizie sulla possibilità di coordinamento dell’Ospedale e del nascente centro polivalente multidisciplinare con l’Osservatorio nuove dipendenze. Abbiamo partecipato attivamente all’esasperatamente lungo percorso di incontri. Abbiamo provato a lasciare tanti, forse troppi, contributi da inserire nella discussione che abbiamo infine racchiuso in un decalogo da cui cominciare.

liste d'attesa - proposta m5s

In sede assembleare abbiamo approfondito ed approvato molte delle tematiche (eccezion fatta per la questione delle obsolescenze strumentali, tuttavia è stato un passo importante visto che in mancanza delle proposte che era ragionevole fare, considerato quanto delegato ed affidato mansioni e compiti ai componenti della commissione, e considerato che si andava accentrando tutto il carico di lavoro nella persona della Presidente Tardani era’ ovvio che il il risultato non avrebbe avuto la dovuta incidenza senza la partecipazione di chi come noi aveva da dire e metteva a disposizione esperienza e passione.

Il Documento finale, anticipato in Consiglio dalla presidente Tardani, e sul qual ci si chiede un’ultima osservazione, contiene quanto abbiamo provato ad inserire di concreto riguardo le tematiche di maggiore criticità.

Resta naturalmente grande la distanza anche rispetto alla visione che abbiamo della sanità e della salute: il nostro punto di vista è che le risorse, che sono importanti e sono tasse dei cittadini, vanno ripartite secondo i principi della buona amministrazione con una politica di indirizzo ed orientamento che indichi di tutelare quelle fasce più fragili dell’utenza sanitaria in modi specifici.

vergaglia 2

«Bisognerebbe spingere, politicamente parlando e nel rispetto del lavoro dei sanitari, sulla prevenzione dei prevedibilissimi bisogni della tarda età che va seguita e tenuta in salute, non preospedalizzata, ed invece è necessaria più attenzione ed interventi precoci per bambini e giovani dove la possibilità predittiva è minore  ed il costo sociale in caso d’intervento troppo tardivo diventa elevato, di lungo periodo, ed impatterà anche su famiglie, sulle scuole e sulla vita produttiva delle comunità.

Non vorremmo che da questo lavoro risultasse invece una sintesi che in generale riporti solo le parole dei dirigenti sanitari e  che non analizza ne criticità ne soluzioni possibili, non vogliamo i “bisognerebbe potenziare” ma una mappa delle trappole da evitare e superare ed un’agenda concreta che permetta di seguire il percorso verso la soluzione dei problemi.

E’ un documento che ci sentiremmo di sottoscrivere, che vorremmo sottoscrivere e che desideriamo condividere con la cittadinanza in un processo partecipativo.» Lucia Vergaglia, MoVimento 5 Stelle Orvieto