Preoccupazione e sorpresa per una irrituale e tracotante reazione di parte dei consiglieri di amministrazione dell’associazione nata per gestire il teatro e gli eventi della cultura cittadina, la Te.Ma, reduci da una serie incomprensibile di difficoltà e sovrapposizioni di ruoli con la direzione artistica, accusati d’ingerenza indebita dalla direzione di Umbria Jazz Winter, nonché da artisti del calibro di Salemme e Zingaretti, addirittura sconfessati con la bocciatura del bilancio ed infine dimissionari salvo poi vedersi respingere le dimissioni dal Sindaco.
Lucia Vergaglia (M5S): «Dal CDA del Teatro Mancinelli, cioè Te.Ma., si autoassolvono ed attaccano artisti di fama nazionale ed Umbria Jazz. Sperano nei ricavi di gestione del Pozzo e del Palazzo dei Congressi ma neanche una parola sul progetto culturale. Così non va bene. Interrogheremo l’Assessore e li convocheremo a risponderne»
A parte che, stando allo statuto della TeMa, il Sindaco non potrebbe respingere alcunchè anzi in relazione al Consiglio di Amministrazione non ha neanche potere di voto, e che di conseguenza questa vicenda crea quindi un vulnus nella legittimità d’agire dell’associazione, ebbene quello che stona è l’assoluto scollamento tra le parole dei consiglieri e della presidente e gli scopi della TeMa stessa ovvero “la promozione, la valorizzazione, la produzione, il coordinamento e la diffusione delle attività di spettacolo, delle attività culturali, delle attività di promozione culturale-turistica-economica del territorio, delle attività strumentali e accessorie connesse.
L’Associazione svolge inoltre attività di formazione nel settore teatrale, musicale, di spettacolo in genere, di promozione culturale e turistica.”
Durante i numerosi interventi in queste settimane dei consiglieri e della presidente dell’associazione, e durante la conferenza stampa dei tre dimissionari, Sabrina Ceprini (presidente), Cristina Calcagni e Massimo Morcella (consiglieri) , si parla di tutto tranne che di spettacolo ed attività culturali. Ora dato che bisogna guardare al futuro del Teatro prima che dell’associazione strumentale questo ci sembra grave.
Per quanto concerne poi gli atteggiamenti belliggeranti con i promotori di Umbria Jazz Winter, evento punto di riferimento della stagione turistica invernale senza il quale, e vi invitiamo a chiedere a ristoratori, commercianti ed operatori dell’ospitalità, il danno che subirebbe il nostro tessuto sociale ed economico sarebbe considerevole, siamo davvero preoccupati ed una crisi simile, per futili questioni d’orgoglio personale di qualche consigliere che dovrebbe avere più equilibrio e maturità, secondo noi va scongiurata. Non possiamo stare li a guardare una società strumentale, la TeMa, che invece di favorire la produzione spettacolistica e la promozione culturale drena risorse preziose della comunità con la propria dirigenza impegnata a litigare con artisti di fama e con le altre organizzazioni come, appunto, UJW facendo terra bruciata attorno al territorio il cui tessuto economico già in crisi, ricordiamolo, sostiene con la propria fiscalità proprio quei consiglieri litigiosi che dovrebbero dimostrare maggiore concretezza ed equilibrio diversamente da quanto purtroppo stiamo vedendo.
Ben venga quindi la proposta del Sindaco di “Stati Generali della Cultura” il prossimo settembre, ma nel frattempo come Comune non possiamo abdicare ad altri e si deve governare, e noi della minoranza non ci tiriamo indietro ed insistiamo per un atteggiamento costruttivo ed, in questo caso, di attenzione critica ed urgenza di rettifica.
Come gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle abbiamo presentato una interrogazione all’assessore Martino, titolare di cultura, marketing territoriale e grandi eventi per conoscere la programmazione del Suo assessorato.
Ne 1993 numerosi manifesti cittadini, ancora presenti nelle sale degli enti, mostravano le bellezze del Mancinelli e titolavano “Il Teatro riapre alla città”.
Ascoltato l’Assessore proporremo al Consiglio di incontrare in I Commissione il CDA della TeMa per capire se stanno agendo nel rispetto dello Statuto ed in conformità con le esigenze del Comune, del quale sono comunque emanazione e soprattutto ricordando che amministrano beni di proprietà dei cittadini orvietani.
Ecco dobbiamo ricordarlo sempre: è il teatro della città, non di questo o quel gestore, ma della città di Orvieto, che si sviluppa tutta intorno. Non dimentichiamolo.