COME APPARE IN QUESTA FOTO DI VIA CHIANI IN MOLTE ZONE DI ORVIETO RUPE, SFERRACAVALLO, CICONIA E DEL CIRCONDARIO ASSISTIAMO A QUELLO CHE SEMBRA E PROBABILMENTE È IL LENTO SCIVOLAMENTO VERSO VALLE.
Che la città di Orvieto e la sua rupe necessitino di un continuo monitoraggio è una cosa ben nota a tutti i cittadini. Che vi sia una tendenza a minimizzare ad aspettare che il problema diventi macroscopico è una attitudine purtroppo di tanti dei nostri politici.
In questa zona ad esempio non vi sono problemi macroscopici. Un osservatore superficiale potrebbe immaginare che l’asfalto crepato sia semplicemente troppo cotto dal sole e necessiti soltanto di una toppa mentre invece potrebbe immaginare che quel muretto di tufo che accompagna la discesa verso il pacco sottostante abbia subito un qualche urto per essere inclinato verso l’esterno. La realtà a noi sembra essere un’altra. La peculiare geologia del territorio che vede la Rupe tufacea come centro all’interno di una area argillosa si presta a quel fenomeno di lento scivolamento dei suoli e di ciò che vi si ancora, un fenomeno che ha diversi nomi (creeping soil, downhill creep oppure frana lenta a cinematica intermittente, reptazione) e che va gestito.
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