Ad Orvieto occorre favorire l’inserimento dei giovani al lavoro.

UNA DELLE CAUSE DELLO SPOPOLAMENTO È LA RICERCA DEL LAVORO DA PARTE DEI GIOVANI. E NON NECESSARIAMENTE UN LAVORO DI QUALITÀ.

Il problema è annoso ed è dovuto alla incapacità di darsi prospettive dal punto di vista occupazionale. Mancano le opportunità? Colpa della crisi?

Certo, c’è anche questo. Tuttavia il nostro comune non è stato in grado di offrire in questi ultimi anni alcun tipo programmazione a favorire un incremento dell’occupazione di qualità nell’agricoltura, ad esempio puntando sulla cosiddetta agricoltura di precisione, ha rifiutato ogni proposta sul riutilizzo dei locali del consorzio crescendo, sulla destinazione degli insediamenti produttivi nella zona di Bardano e più in generale manca della minima idea industriale per quanto concerne i nostri territori. Persino nel terziario ha dimostrato di non avere la minima concezione di quanta occupazione possono fornire i servizi sia direttamente che nell’indotto e probabilmente per questo ha abbandonato e messo in discussione il progetto approvato di portare ad Orvieto un importantissimo ente europeo come il Tribunale unificato dei brevetti. L’unica cosa di cui il nostro comune può vantarsi è quella di avere concentrato negli ultimi mesi i cantieri della manutenzione che avrebbe dovuto fare in questi anni. Un risultato misero e triste ben identificato in questa vignetta.

Anche se qualcuno dirà che è meglio che niente su una cosa dobbiamo essere d’accordo.

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