I COMUNI DELLE AREE INTERNE HANNO CONDIVISO LA PROTEZIONE CIVILE PER PREVENIRE GLI INCENDI, MA SOLO QUELLI BOSCHIVI. NOI ABBIAMO UNA PROPOSTA…
In questi giorni di grande caldo dobbiamo sottolineare che alcune funzioni associate forse andrebbero aggiornate e superare quei limiti che a volte regolamenti e burocrazie sembrano porre.
Uno degli esempi è il nostro piano incendi Protezione Civile.
In questi giorni di gran caldo ce ne parla Lucia Vergaglia, ex consigliere comunale M5S, del comune di Orvieto
《Con il pesantissimo cambiamento climatico in atto nei nostri territori abbiamo registrato negli ultimi 15 anni l’alternarsi di periodi alluvionali con lunghissime siccità. Per questo durante la mia esperienza consiliare ho fatto pressione per attivare un piano calore insieme alla protezione civile associata dei 20 comuni delle aree interne. A questo proposito voglio sottolineare che l’esperienza di condividere sotto una unica gestione tante associazioni di volontariato ed una centrale operativa unica ci ha permesso di avere una forza di impatto che supera le 450 unità e che dispone di una colonna mobile di pronto intervento che col singolo comune di Orvieto non ci si sarebbe potuto permettere, questa quindi è una esperienza certamente positiva. Ma ci sono altri passi da fare in avanti e su questi va preso in considerazione di integrare l’attuale piano incendi che è relativo semplicemente al comparto boschivo inserendo tutto quell’universo rurale ed industriale che è presente nei nostri territori. E questa è una sfida che non riguarda soltanto la nostra amministrazione appena eletta ma tutte quelle che fanno parte della infrastruttura di Protezione Civile dei 20 comuni. Ed è una sfida anche per quei cittadini attivisti che vogliono essere sostegno e pungolo politico dei propri sindaci. Da parte mia presenterò una ulteriore proposta pubblica nelle prossime settimane, aggiornando quella precedente con le più recenti normative ed opportunità di finanziamento.》Avv. Lucia Vergaglia