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Quella Eco è una scelta logica

Sulle elezioni pesa il macigno dei rincari delle bollette

C’è un generale rimbalzo dei prezzi delle materie prime che l’anno scorso erano precipitati. A causa del lockdown in effetti le produzioni erano state ridotte e le riserve nazionali, si erano saturate.

Purtroppo durante le crisi bisogna prepararsi al dopo non solo ad affrontare l’emergenza, come ricorderete in Italia invece bizzarramente un partitino con numeri non particolarmente significativi è riuscito ad inserirsi in un braccio di ferro con opposizioni ben attrezzate ed ottenere la vittoria di Pirro delle dimissioni del governo Conte è di un governo di unità nazionale con una agenda politica più conforme al suo modo di vedere.

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Risposta alle #5Domande di “La Nazione” ai candidati

Oggi i giornali cominciano a pubblicare le risposte alle 5 domande fatte da “La Nazione” ai candidati della Regione. Rispondono ovviamente i candidati alla presidenza regionale attraverso i consueti canali della stampa quindi per noi risponderà Vincenzo Bianconi.

Tuttavia abbiamo giocosamente riportato dal blog le stesse domande alla candidata M5S Lucia Vergaglia chiedendole cosa avrebbe detto al loro posto.

Lucia Vergaglia candidata per la regione Umbria 2019

Ecco le sue risposte:

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Vergaglia: Ho perso il conto dei candidati orvietani…

Come se non fossero perfettamente chiare le regole di ingaggio delle candidature elettorali e le condizioni di vittoria in Regione wbbiamo assistito ad un proliferare di candidature del segreterie locali. Se da un lato questo È espressione di democrazia e partecipazione, cosa nobilissima, dall’altro non va dimenticato che così si riducono le possibilità al territorio di esprimere un proprio rappresentante.

«L’ultimo che si aggiunge alla lista è il sindaco di Parrano Filippetti. Evidentemente in questo territorio c’è una gran voglia di partecipare. Ma ci sono anche illustri esponenti del consiglio comunale di Orvieto.

E magari sono proprio quelli che parlano di poltronismo i primi ad essere perennemente in lista in una campagna elettorale.

Personalmente credo invece che il nostro territorio e più In generale le aree interne del sud-ovest orvietano si sono viste troppo spesso mettere in secondo piano da parte della politica regionale, da sempre capoluogocentrica.

Ed ormai la questione non è porre al centro del dibattito politico anche i territori cuspidi con altre regioni, ma quantomeno fare sentire la loro voce. Quindi ben venga ogni iniziativa che sia figlia di questa esigenza, e questo lo dico ben sapendo quanto sarebbe stato più utile un richiamo alla unità sui 2 candidati, di centro-destra e del patto civico, che avrebbero avuto più possibilità di emergere con la attuale normativa elettorale regionale. Infatti etica vuole che debba prevalere la libera scelta dei cittadini piuttosto la strategia ed il cinico opportunismo politico.

Tuttavia…

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Vergaglia: “per l’Umbria bisogna (anche) saper andare oltre il proprio orticello.”

NELLE PROSSIME ELEZIONI REGIONALI #UMBRIA2019 DOVREMO INDICARE NELLE PREFERENZE I CANDIDATI DA UNA LISTA DI CITTADINI INTEGERRIMI ED ATTIVISTI MOLTO CONOSCIUTI. TUTTAVIA IN REGIONE OCCORRONO ANCHE ALTRE CARATTERISTICHE.

Alcuni anni fa quando quando nacquero le primissime liste civiche sostenute da Beppe Grillo e poi dal nascente M5S l’obiettivo era di portare i cittadini ad essere sindaco del proprio metro quadro. Da allora le cose sono cambiate moltissimo e, piaccia o non piaccia, il MoVimento non ha smesso di evolversi. Ed ora è una importante forza di governo in grado di relazionarsi ai livelli più alti in tutto il globo ed a mettere in campo personalità come il professor Conte che senza il M5S sarebbero rimaste in secondo piano. E questo sarebbe stato un vero spreco. Questo discorso si può applicare anche regione la quale è un ente in grado di leggere e preposto a gestire alcune cose importantissime come il sistema dei trasporti, la sanità ed i fondi europei. Per non parlare delle competenze in tema di lavoro e nella gestione del reddito di cittadinanza. A questo punto non siamo più chiamati a mettere un esperto del territorio a fare da sindaco della Regione proprio perché si tratta di sintetizzare esigenze diversissime che presuppongono una visione estremamente più ampia di quella di quella comunecentrica del consigliere comunale; naturalmente occorrono capacità e volontà di fare come nei ruoli comunali.

Occorre quindi sostenere chi abbia dimostrato di avere a cuore gli interessi di tutti, e di essere il grado di relazionarsi in maniera produttiva anche con le realtà che superano quelle del singolo comune, il singolo circondario.

Lucia Vergaglia M5S - Candidata per la regione Umbria
Lucia Vergaglia M5S – Candidata per la regione Umbria

Personalmente ho già portato dalla nostra regione al Parlamento Europeo la giornata del lavoro dei nostri emigrati italiani (i famosi italiani all’estero che la politica spesso dimentica) e le iniziative per portare in Umbria il tribunale europeo unificato dei brevetti, che dovrà lasciare Londra a causa della brexit. Inoltre nel M5S sono l’unica ad avere partecipato alla scuola di Open Comuni ed ho il numero maggiore di certificazioni in Regione relative ai corsi sui fondi europei organizzati sin dal 2014 dal vice presidente del Parlamento europeo Fabio Massimo Castaldo.

Inoltre il mio curriculum da avvocato e da docente negli insegnamenti superiori conferma chiaramente che il confronto al più alto livello e parte della mia esperienza.

Per questo reputo di disporre e padroneggiare le specifiche caratteristiche che dovrebbero avere gli eletti in Regione.

Per questo mi sono candidata con consapevolezza, e non solo per entusiasmo o voglia di partecipare.

Per questo vi chiedo di seguirmi passo dopo passo verso l’Umbria del terzo millennio, bella come nel passato ma più prospera, sicura e ricca di prospettive.

Insieme.

Casaleggio: oltre ai nomi c’è il programma.

IL MOVIMENTO 5 STELLE HA COMPLETATO LE PROPRIE REGIONARIE. COMPLIMENTI A TUTTI I PARTECIPANTI MA ADESSO SI GUARDI AL PROGRAMMA.

Molti volti noti della M5S assieme alla nostra Lucia Vergaglia nelle prime posizioni nella lista che sarà, molto probabilmente, quella definitiva per le elezioni regionali Umbria 2019. Inoltre il movimento si è espresso per il patto civico come strumento per individuare un candidato presidente anche al di fuori del M5S, oltre alla possibilità di collaborare con le liste civiche in coalizione.

Ma ma ci sembra che si parli troppo dei nomi è troppo poco di quello che è il programma.

Qui qui di seguito il commento della Lucia Vergaglia:

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Le striscie blu non erano in programma.

ALL’ANNUNCIO DELLA TRASFORMAZIONE IN PARCHEGGIO DI PARTE DI PIAZZA DEL POPOLO VOGLIAMO SOTTOLINEARE UNA QUISQUILIA…

Risponde al regalo che l’attuale sindaco Roberta Tardani avesse annunciato che avrebbe riportato i parcheggi a Piazza del Popolo. Era nel suo programma di restituire quella parte della città alla mobilità privata dei cittadini. Anche se (nel 2020) dovrebbe essere la piazza degli eventi e rappresentare un punto di riferimento del centro storico di una città d’arte importante, e pertanto godere di quella mobilità pubblica alternativa e di ampi spazi pedonalizzati, l’attuale sindaco ha davvero tutto il diritto di farlo.

Ci sono delle regole tuttavia. Il programma elettorale viene trascritto come atto politico ed approvato in Consiglio comunale: sono le famose linee di indirizzo politico della amministrazione.

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Regionarie Umbria 2019

IN VISTA DELLE ELEZIONI REGIONALI RINNOVIAMO L’APPELLO ALLA PARTECIPAZIONE ALLA SELEZIONE DEI CANDIDATI NELLE #REGIONARIE PER #UMBRIA2019.

Per per tutti coloro che non hanno ancora risposto scattano le ultime ore per la propria candidatura sul sistema Rousseau del M5S. Le elezioni regionali che si avvicinano avranno grande influenza nelle scelte che verranno fatte nei territori in ordine ha moltissime questioni che riguardano la vita di tutti i giorni come mobilità, lavoro e sanità. Per questo vale la pena che i cittadini si impegnino in prima persona.

Ognuno avrà modo di giudicare quale candidato sia meritevole di far parte della lista M5S Umbria, anche alla luce del nuovo governo Conte 2, che vede il M5S tra i protagonisti con i quali interfacciarsi.

Come al solito il suggerimento è di premiare l’impegno, il merito e l’aver dimostrato di avere le mani libere. Di saper costruire e trovare soluzioni oltre alla giusta fermezza sui temi etici e fondanti, ed in questa nuova fase del MoVimento anche il sapersi interfacciare nel rispetto del programma e dei Patti con i cittadini.

Questa volta infatti si va per governare.

Ipse dixit Noam Chomsky: il controllo sociale.

LE 10 REGOLE PER IL CONTROLLO SOCIALE.
Di Noam Chomsky.

L’elemento principale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel distogliere l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche.

1 – La strategia della distrazione. L’elemento principale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel distogliere l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche utilizzando la tecnica del diluvio o dell’inondazione di distrazioni continue e di informazioni insignificanti.
La strategia della distrazione è anche indispensabile per evitare l’interesse del pubblico verso le conoscenze essenziali nel campo della scienza, dell’economia, della psicologia, della neurobiologia e della cibernetica. “Sviare l’attenzione del pubblico dai veri problemi sociali, tenerla imprigionata da temi senza vera importanza. Tenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza dargli tempo per pensare, sempre di ritorno verso la fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).

2 – Creare il problema e poi offrire la soluzione. Questo metodo è anche chiamato “problema – reazione – soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” che produrrà una determinata reazione nel pubblico in modo che sia questa la ragione delle misure che si desiderano far accettare. Ad esempio: lasciare che dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, oppure organizzare attentati sanguinosi per fare in modo che sia il pubblico a pretendere le leggi sulla sicurezza e le politiche a discapito delle libertà. Oppure: creare una crisi economica per far accettare come male necessario la diminuzione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici.

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Meetup Orvieto. M5S vs “la legge di Murpy della futilità”

LEGGE DELLA FUTILITÀ – NESSUN ESPERIMENTO È MAI COMPLETAMENTE FALLITO: PUÒ SEMPRE SERVIRE DA ESEMPIO NEGATIVO. E LE RECENTI ELEZIONI LO HANNO DIMOSTRATO

Quando si è deciso di non permettere alla nostra piccola lista nella città di Orvieto in Umbria di procedere in continuità con la consigliatura e tentare la competizione elettorale che coinvolgeva oltre 3800 comuni. Questo senza spiegarci Per quale motivo fosse avvenuto.

La storia la conoscete, ce ne siamo assunti anzi se ne è assunta la responsabilità politica la portavoce Lucia Vergaglia che molto signorilmente , nel silenzio delle figure apicali regionali, ha incontrato i cittadini e si è scusata. Cioè ha fatto un atto che nessun politico solitamente fa. E no, nessuno di noi l’ha presa bene. Poi sono cominciati gli sciacallaggi e le contrapposizioni tra le guardie pretoriane delle liste che avevano certificazioni attive che alle nostre legittime domande rispondevano in modo irridente. Fino al giorno dello spoglio almeno. Ma nel frattempo ci eravamo accorti che il problema non era soltanto nostro.

Praticamente il 92% delle realtà locali, cioè oltre 3500 comuni, non avevano liste a 5 stelle… non so se è ben chiaro questo numero. Si tratta di quasi la metà dei comuni italiani che è andata al voto e non aveva una lista con il simbolo del MoVimento 5 Stelle quindi nel corso di questi anni non è stata sensibilizzata a sufficienza da formare una base di attivisti tale da produrre almeno una se non più di una proposta politica locale. A questo dobbiamo aggiungere che dove esistevano, come qui ad Orvieto, c’è stato invece l’abbandono. Il futile sperpero di ciò che si era faticosamente creato. E guardando ai risultati ci si chiede a quale scopo tale livello di danneggiamento. Quella che segue è la descrizione legale dei “Futili motivi”, così per farvelo sapere:

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Meetup Orvieto. Preparare le proposte per le elezioni regionali in Umbria

LA LEGGE ELETTORALE REGIONALE PRATICAMENTE TAGLIA FUORI DALLA POSSIBILITÀ DI INCIDERE IL NOSTRO TERRITORIO SULLE PERSONE. RESTA LA POSSIBILITÀ DI AVANZARE PROPOSTE PER IL M5S SU ROUSSEAU.

(di Meetup Orvieto)

Per le precedenti elezioni del 2015 avevamo cominciato a preparare il programma e le famose graticole già da molti mesi prima della data delle elezioni.
Ogni gruppo locale aveva preparato e documentato le necessità anche in relazione al proprio territorio.
C’erano state anche delle discussioni su chi doveva far parte dei gruppi di lavoro e sull’evitare conflitti di interesse.
E comunque a 4 mesi di distanza erano ben chiari i ruoli e le meccaniche che si sarebbe dovuto seguire. Sì erano addirittura già cominciati a raccogliere i fondi.

Non possiamo certo attendere Italia 5 Stelle per decidere cosa fare.

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