Orvieto Civica partecipa al convegno nazionale che Education 2.0 organizza per il terzo anno a Firenze; l’obiettivo resta quello di dare alle scuole un luogo per discutere e riflettere su quello che stanno facendo, quello che scoprono nel lavoro quotidiano e sulle esperienze che ritengono utile mettere in comune.

Il principio organizzativo, ma soprattutto la nostra ispirazione, rimangono sempre gli stessi: dare voce alle scuole e agli insegnanti, alle loro idee e, soprattutto, alle loro esperienze per far emergere costantemente la progettualità e le pratiche innovative.
I TEMI
Le scuole sono libere di scegliere i temi e le esperienze che vogliono presentare. Il quadro di riferimento è quello delle grandi questioni che la scuola sta affrontando in questi anni:
• Le scelte dell’inclusione, dell’integrazione e dell’intercultura come risposta ai problemi posti da una società caratterizzata da differenze sociali e territoriali ancora molto ampie, dalla crescita dell’immigrazione, dalla dinamica delle culture e delle aspettative giovanili.
• L’orientamento come pratica continua e integrata nei curricoli, sia per la ricerca del massimo successo di ciascuno, sia per la preparazione al lavoro.
• Il confronto con le finalità culturali e professionali che vengono proposte alla scuola, a tutti i livelli, dalle recenti riforme e riordini. E, in questo quadro, il lavoro di ricerca sui saperi, gli assi culturali, la loro integrazione.
• Il tentativo di rispondere, con nuove soluzioni curricolari e metodologico-didattiche, alle finalità culturali e professionali, ma tenendo conto della complessità dei comportamenti e delle aspettative giovanili, che reclamano varietà di approccio, possibilità di scelta, impegno teorico e pratico.
• La voglia di dare una risposta forte a tutto quello che prospettano le tecnologie digitali, in termini di nuovi comportamenti degli studenti, nuovi saperi e nuovo modo di trattare i vecchi, opportunità per l’innovazione didattica.
Tutti i livelli scolastici sono coinvolti da tali questioni e tutti saranno presenti nel convegno che seguiremo interessati.
I NUOVI CURRICOLI

Un’attenzione particolare l’avrà l’applicazione dei nuovi curricoli previsti dal riordino della secondaria superiore, dato che in questo anno scolastico si conclude il primo biennio della loro attuazione e già in questa fascia, che poi è la conclusione dei 10 anni di istruzione per tutti, le scuole si sono dovute confrontare con tutta una serie di problemi organizzativi, culturali curricolari e didattici. Fra questi due temi emergono, a nostro avviso:
• l’integrazione dei vari assi culturali e la sua realizzazione in un disegno di percorsi che attraversano varie discipline o almeno ne richiedono il coordinamento.
• La laboratorialità, come principio didattico permanente per tutte le discipline e in ogni ordine di scuole
Il fatto che questi due principi, il secondo in particolare, si dimostrino validi per tutti gli ordini di scuola (questa non è una affermazione di principio, ma è il risultato di quanto continuamente ritroviamo nei contributi offerti alla rivista) crea una utile contaminazione fra le loro culture.
LA SCALETTA DEI CONTRIBUTI
Il contributo si riferisce a una esperienza scolastica già realizzata, che abbia coinvolto gran parte della scuola. Il contributo seguirà la seguente scaletta:
1) Il problema di partenza
In quale questione generale si inquadra l’esperienza e, soprattutto, da quale problema culturale/formativo o di contesto si è partiti.
2) L’esperienza
Perché l’esperienza è stata scelta come risposta al problema e come è stata condotta: programmazione, metodi, strumenti, documentazione, valutazione
3) Le riflessioni
Come si valuta l’esito dell’esperienza: efficacia rispetto al problema posto, limiti o insuccessi, prospettive di continuazione e modifiche, trasferibilità nella scuola o in altre scuole.
LE PAROLE CHIAVE
• inclusione,
• integrazione,
• intercultura,
• curricolo verticale,
• trasversalità,
• interdisciplinarità,
• assi culturali,
• laboratorialità,
• tecnologie e didattica digitale,
• saperi teorici e competenze pratiche,
• organizzazione all’interno dell’autonomia,
• valutazione,
• lavoro (avviamento e orientamento),
• competenze,
• scienze e umanesimo,
• progettazione didattica,
• ricerca,
• motivazione di insegnanti e studenti.
Speriamo che questo incontro sottolinei quelli che sono i problemi di oggi ma soprattutto quelli che ci aspettano, perchè si sente parlare troppo spesso di aule informatizzate, studenti con i tesserini per entrare a scuola, aumento delle ore degli insegnanti, ma non è impersonalizzando che si migliora la qualità dell’istruzione, i nostri studenti ed i nostri insegnanti non sono dei numeri ma delle persone ognuna con esigenze diverse e solo la vera innovazione può migliorare una situazione già fin troppo precaria.