Soddisfazione per il M5S, deludente l’ex maggioranza…

Incassiamo con soddisfazione le risposte positive alle interpellanze presentate.

Gli argomenti erano caldi e molto sentiti con la spinosa questione del “Pinicidio” di Ciconia, che vedrà una soluzione, e l’importante questione delle locazioni passive, che grazie alla norma anti – “affitti d’oro” del M5S, possono essere risolti entro il 31 luglio prossimo liberando così risorse in bilancio razionalizzando la disposizione degli uffici nei locali di proprietà del Comune.

MaggioranzadellaMinoranza

Il Consiglio, attraverso il capogruppo Pd, prende tempo invece sulla nostra mozione d’adozione della “Carta di Pisa”, la nostra prima proposta di legalità. Data l’importanza del passo, che non ha nulla di simbolico ma impegna profondamente amministratori ed operatori, avremmo voluto fare un pressing maggiore ma l’assenza, contemporanea, dei tre capigruppo di minoranza di “gruppo misto”, “Identità e Territorio” e di “Forza Italia” ha reso le posizioni della maggioranza inattaccabili ed abbiamo dovuto cedere al rinvio. A questo proposito vogliamo ricordare che codesti assenti in settimana scorsa avevano fatto una conferenza stampa congiunta nella quale avevano promesso un’opposizione ferma e contreta, costruttiva ma molto dura. Eppure già latitavano dal successivo incontro di commissione, lamentavano orari eccessivi ed ora, nella sede della politica, con la loro assenza hanno lasciato il campo libero al Pd.

Un’autentica debacle per loro. Noi avremmo preferito che tutte le minoranze si orientassero nella politica basandosi sul provebio di saggezza popolare che recita “Chi ben comincia è a metà dell’opera” dando un esempio del tanto vantato spirito di servizio, proponendo una prospettiva ed un’agenda politica. Noi, pur con tutti i nostri limiti, lo stiamo facendo, ma questi dell’ex maggioranza decisamente no; da loro nessuna traccia di attività politica, neanche del piccolo cabotaggio di sopravvivenza, eccezion fatta il mettere in cassaforte le proprie nomine personali. Un’autentica delusione che lascia senza rappresentanza più di un terzo dell’elettorato.