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Proclamazione eletti

La prossima settimana a Napoli ci sarà la proclamazione dei nuovi eletti e l’insediamento del Consiglio e della Giunta.

Il successo, straordinario, al primo turno c’è stato grazie ad un gran gioco di squadra in cui le forze politiche non si sono sovrapposte le une sulle altre, limitando i protagonismi. Qualche sbavatura c’è stata ma capita e non ci sono stati strascichi, ora bisogna realizzare quel cambiamento che i cittadini hanno chiesto nei fatti. E c’è una macchina amministrativa da rilanciare per renderlo possibile.

E ci sono situazioni da sanare, importanti.

Napoli

Dunque c’è molto da fare.

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Una città “faro”

Napoli è la città del Grand Tour, la capitale del mediterraneo ed il ponte tra le culture ma gli amministratori lo dimenticano.

Si vive da troppo tempo in una situazione d’emergenza perenne, di crisi costante e di pericoli incombenti anticipati dai media, dai social. Così gli amministratori, la politica in genere, scelgono la facile risposta di soluzioni immediatamente percorribili che non rimuovono il problema alla base e che stratificandosi nella logica emergenziale impediscono di andare oltre la navigazione a vista, oltre il giorno per giorno.

Anche a Napoli è successo e succede, ed è un circolo vizioso da interrompere, forti anche dell’occasione unica del PNRR, il Recovery Fund, per dare vita finalmente ad una stagione non più improntata a urgenza ed eccezionalità ma di, come ama ripetere Gaetano Manfredi, straordinaria normalità.

Con Gaetano Manfredi, ex ministro e rettore dell’Università Federico II, candidato a Sindaco di Napoli

La scelta di agire guardando a progetti che vanno oltre la dimensione della soddisfazione immediata o del calcolo elettorale è la strada maestra per liberare le forze che non aspettano altro che l’occasione di misurarsi con il futuro. Quando mi chiedono cosa voglio per questa città infatti io rispondo proprio questo.

“Abbiamo bisogno di futuro, che la città possa tornare a risplendere ed essere faro e guida nel mediterraneo, tra le tante culture del mondo globalizzato e torni ad essere meta fissa dei decisori di oggi e delle classi dirigenti che verranno. Lo abbiamo sempre avuto nel Dna, la storia ce lo insegna, me per tornare ad esserlo dobbiamo saper coniugare l’oggi con la prospettiva, la risoluzione del problema immediato con la volontà di gettare le fondamenta per chi verrà dopo. “

Lucia

Lucia Vergaglia

Già portavoce e candidata M5S al Comune di Napoli, promotrice Città per la Costituzione.

https://www.facebook.com/Vergaglia/

Distanze politiche

“LA DISTANZA PIÙ IMPORTANTE DA RIDURRE IN POLITICA È QUELLA TRA IL DIRE E IL FARE.” (Lucia Vergaglia)

Alla domanda classica sulle distanze che separano una forza politica da un’altra Chi sostiene come noi il M5S ha sempre risposto che ci sono buone idee e buona politica, e che queste non sono necessariamente di destra o di sinistra. In molti stati del mondo ad esempio il reddito minimo garantito gliele proposto dalle forze conservatrici mentre in altri da quelle progressiste. Per noi è semplicemente una buona idea.

E non è quello che fa la distanza tra il nostro modo di fare politica e quello di altri. La differenza è nella volontà di realizzare le cose che promettiamo, di trasformare le belle parole in atti politici e fatti concreti.

Nel nostro osservatorio privilegiato sulla politica locale in Umbria, in particolare nel territorio orvietano, abbiamo visto troppe volte scomparire impegno dopo campagne elettorali fatte di grandi proclami.

Al al contrario noi siamo sempre stati conseguenti oppure a quanto si decideva insieme attraverso quei meccanismi di democrazia partecipativa come ad esempio il Rousseau del M5S. Il caso emblematico è stato l’avere ottenuto le unioni civili qui ad Orvieto dopo la scelta fatta dai cittadini convocati da Beppe Grillo sul portale del MoVimento. Oppure la scelta condivisa, attraverso il nostro ben più modesto blog, di proporre una via di uscita contro l’accattonaggio forzato che è ben presente qui ad Orvieto.

Qui qui di seguito le parole di Lucia Vergaglia, promotrice di Orvieto città per la Costituzione.

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Regionarie Umbria 2019

IN VISTA DELLE ELEZIONI REGIONALI RINNOVIAMO L’APPELLO ALLA PARTECIPAZIONE ALLA SELEZIONE DEI CANDIDATI NELLE #REGIONARIE PER #UMBRIA2019.

Per per tutti coloro che non hanno ancora risposto scattano le ultime ore per la propria candidatura sul sistema Rousseau del M5S. Le elezioni regionali che si avvicinano avranno grande influenza nelle scelte che verranno fatte nei territori in ordine ha moltissime questioni che riguardano la vita di tutti i giorni come mobilità, lavoro e sanità. Per questo vale la pena che i cittadini si impegnino in prima persona.

Ognuno avrà modo di giudicare quale candidato sia meritevole di far parte della lista M5S Umbria, anche alla luce del nuovo governo Conte 2, che vede il M5S tra i protagonisti con i quali interfacciarsi.

Come al solito il suggerimento è di premiare l’impegno, il merito e l’aver dimostrato di avere le mani libere. Di saper costruire e trovare soluzioni oltre alla giusta fermezza sui temi etici e fondanti, ed in questa nuova fase del MoVimento anche il sapersi interfacciare nel rispetto del programma e dei Patti con i cittadini.

Questa volta infatti si va per governare.

Essere vincenti anche se in minoranza. L’esperienza M5S Orvieto, Umbria

SE NON NEL 2014 AVESSIMO SCELTO DI NON PARTECIPARE PER IL RISCHIO DI FINIRE IN MINORANZA AVREMMO CERTAMENTE FATTO UNO SBAGLIO.

Siamo stati in consiglio comunale ad Orvieto compressi con il nostro unico voto tra la ex maggioranza (5 voti + tutte le cariche di garanzia) e la maggioranza (9 voti + il voto del Sindaco + tutti i ruoli e le cariche principali).
Un confronto talmente platealmente sproporzionato e tutti gli osservatori avevano giudicato come una situazione nella quale non avremmo potuto avere alcuna voce in capitolo, soprattutto se privi delle cariche di garanzia che dovrebbero essere date di base alla effettiva minoranza.
Invece con impegno ed abnegazione siamo riusciti a dettare una agenda politica ponendo questioni rilevanti

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Orvieto, Umbria. Deleghe assessorili e loro significato pratico

CON L’INSEDIAMENTO DELLA NUOVA GIUNTA DEL SINDACO TARDANI CI CHIEDONO UNA PRIMA ANALISI DELLA RIPARTIZIONE DI RESPONSABILITÀ E DELEGHE.
(di Meetup Orvieto 5 Stelle).

Sono stati presentati gli assessori fiduciari del Sindaco Tardani ed, al netto delle valutazioni personali e politiche in quanto siamo ancora in attesa delle linee di governo del primo cittadino, cerchiamo di capire cosa dovrebbero fare e con quali impatti sul sistema amministrativo. Innanzitutto va detto che la La Giunta Comunale (cioè gli assessori) ha alcune specifiche competenze tra le quali spicca il fatto che collabora con il Sindaco nell’attuazione degli indirizzi generali del Consiglio (cioè è subordinata al Consiglio), riferisce annualmente al Consiglio della propria attività e svolge attività propositive e di impulso nei confronti dello stesso. Inoltre i singoli assessori si vedono solitamente attribuire una o più “deleghe” per un determinato settore dell’attività amministrativa dell’ente in virtù della quale l’assessore, oltre a riferire in giunta sulle questioni afferenti al suo settore e a fungere da relatore per le relative deliberazioni, sovrintende ad un insieme di uffici dell’ente che nella prassi è denominato assessorato. Queste deleghe non sono esclusive ma concorrenti con l’attività del Sindaco ove concesso dalla normativa, alcune prerogative del Sindaco tuttavia non sono delegabili. A scanso di equivoci sia però chiaro che i comuni godono di autonomia statutaria e regolatoria quindi c’è una ampia libertà in ogni ente locale su come organizzarsi ed in sintesi molte differenze tra un comune ed un altro. Per esempio ad Orvieto spesso vediamo un assessorato comunale alla Sanità, ma la sanità è una responsabilità statale e regionale per la quale non è prevista la sussidiarietà comunale e del resto il sindaco è autorità sanitaria locale ma in qualità di “ufficiale di Stato” in questa veste, ai sensi dell’art. 32 della legge n. 833/1978 e dell’art. 117 del D.Lgs. n. 112/1998, e può anche emanare ordinanze contingibili ed urgenti, con efficacia estesa al territorio comunale, in caso di emergenze sanitarie e di igiene pubblica, ma per queste non è prevista delega ma al massimo in caso di sua mancanza la sostituzione dall’eventuale facente funzioni di sindaco (Vicesindaco, assessore anziano o commissario di Governo). Quindi la delega sul comparto Sanità quale efficacia giuridica può avere e quali responsabilità pratiche comporta?  Ben poche, senza dubbio. Ma può avere un senso “politico” nelle relazioni con la cittadinanza e con gli enti come Asl ed Ospedale, soprattutto in vista di progetti come le “Case della salute“.

Spesso si fa questo paragone: il comune è come lo Stato. Il Sindaco è il capo del governo che è la giunta, mentre gli assessori sono per così dire i ministri. Il Consiglio comunale è come un Parlamento che approva o respinge i bilanci, indirizza l’azione di Governo (quindi delle giunte)  e delibera sui temi più vari regolamentando l’attività dell’ente e dei cittadini quasi come se legiferasse. Fin qui la metafora funziona. Volendo approfondire lo Stato però è enormemente più articolato, ricco di corpi intermedi e dotato di maggiore autonomia (i ministeri per esempio sono totalmente autonomi, gli assessorati no e decidono solo giunta). Inoltre lo Stato ha tra le proprie attribuzioni specifiche il potere giudiziario e quello militare, non solo quello legiferativo ed esecutivo.

Torniamo ad Orvieto città per la Costituzione ed andiamo a guardare le deleghe nel loro complesso e come rispecchino la disposizione degli uffici, dei capitoli economici ed operativi così come organizzati in “missioni e programmi” dalla normativa. La Giunta Comunale appena insediatasi ad Orvieto è composta da: Continua a leggere Orvieto, Umbria. Deleghe assessorili e loro significato pratico

Il countdown elettorale è terminato. Vergaglia, si vota.

AAA CERCASI SINDACO CHE NON SPRECHI GLI SFORZI DI QUESTI ANNI.

Sì va finalmente al voto ed anche se la cosa che vi dicono e quanto sia importante scegliere i candidati delle europee la cosa che in realtà può fare la differenza e cosa sceglierete tra le idee di amministrazione pubblica del vostro e del nostro comune.

Per quanto riguarda Orvieto ci sono cinque candidati a sindaco. Con 3 di questi la nostra portavoce Lucia Vergaglia ha lavorato in questi ultimi cinque anni.

Sono stati 5 anni in cui il comune di Orvieto anche per una serie di congiunture positive è riuscito ad incassare risultati importanti raggiungendo stando alle classifiche che potete trovare nell’osservatorio dei conti pubblici diretto da Cottarelli (l’economista presidente della commissione Spending Review).

Questo è confortante ma solo se vogliamo investire nella prospettiva della prosperità. I servizi ci sono? Certo ma non ci accontentiamo del teatro piccola della biblioteca, della navetta gratuita in rupe oppure della presenza di un servizio scuolabus anche nelle frazioni meno raggiungibili. Occorre che l’ecosistema economico orvietano torni ad essere attrattivo per gli investimenti , per attrarre giovani coppie a ripopolare certe specifiche aree e per prevenire la fuga dei giovani.

Il commento di Lucia Vergaglia.

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Vergaglia (M5S Orvieto): troppa opacità sulla governance.

MANCANO DEL TUTTO I MEZZI INFORMATIVI PER VALUTARE IN QUESTI 5 ANNI COME SI È AMMINISTRATO E QUALE RUOLO HANNO AVUTO MAGGIORANZA ED OPPOSIZIONI. QUESTA È OPACITÀ.

I cittadini devono poter valutare la qualità dell’amministrazione. Per farlo occorre che le informazioni non siano nascoste oppure seppellite all’interno di documenti complessi e articolati per soli addetti ai lavori. Si dovrebbe avere il coraggio e la decenza di pubblicare gli indici di efficacia ed efficienza invece dei comunicati stampa di autoelogio oppure videocomizi a senso unico del Sindaco Germani. Tuttavia la amministrazione non è la sola responsabile di questa situazione dato che esiste una specifica Commissione consiliare che di diritto è presieduta da un rappresentante delle opposizioni il cui ruolo è esattamente quello di verificare se il sindaco è la sua giunta a mini strano seguendo i principi da loro stessi presentati nelle linee di indirizzo e di governo della città. Come Movimentocinquestelle avevamo chiesto di avere la presidenza di questa commissione, la “III Commissione di garanzia”, tuttavia con grande scandalo non solo ci venne negata dalla ex maggioranza ma ci venne anche negato l’accesso all’altra carica diritto delle minoranze cioè la vice Presidenza del Consiglio Comunale. In pratica la ex maggioranza si divise le cariche indipendentemente dal fatto che probabilmente l’unica minoranza era era il MoVimento 5 Stelle compresso per l’appunto ex maggioranza e maggioranza. In termini etici avrebbero dovuto agire diversamente ed in termini pratici la vicepresidenza Meffi è stata assenteista ed impalpabile, mentre la presidenza della commissione di garanzia da parte di Sacripanti ha convocato questo Ente una volta all’anno e non ha mai preso alcun provvedimento, anche solo informativo, sulla aderenza della amministrazione Germani alle proprie linee programmatiche. La gravità di questa situazione si misura semplicemente col fatto che adesso i cittadini devono dedurre l’efficacia e l’efficienza dell’amministrazione in via in diretta senza avere la possibilità di disporre dei dati in maniera semplice e ragionata. Ma c’è di più per quanto riguarda il comportamento degli istituti di garanzia occupati dalla ex maggioranza: non avendo sollevato questioni relative alla lontananza dell’azione amministrativa rispetto a quanto promesso nelle linee programmatiche adesso quelle stesse forze politiche che gestiscono gli istituti di garanzia dovrebbero astenersi dal sollevare questioni relative alla contraddittorietà del comportamento di Germani altrimenti denuncerebbero se stesse come lassiste e distratte o, peggio, collaterali all’amministrazione.

Su questo tema Lucia Vergaglia si è spesa molto fin dai primi giorni del 2014 denunciando queste mancanze ed andando oltre formulando alcune proposte che senza dubbio faranno parte del programma per Orvieto 2019 e del dibattito elettorale

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Ma davvero Orvieto cade a pezzi?

LEGGIAMO PRESE DI POSIZIONE PREOCCUPATE, COMMENTI PIENI DI ANSIA PER IL FUTURO DA PARTE DI CHI, DA ANNI, APPARTIENE ALLA POLITICA ORVIETANA

Peccato solo che abbiano governato o con il centro-destra o con il centro-sinistra e che quindi, molto probabilmente, costoro non fanno parte della soluzione ma del problema.

Che strano però… adesso emergono tanti personaggi che dicono di avere le soluzioni per problemi che si sono stratificati nel corso degli anni. Eppure mentre i problemi si accumulavano non abbiamo sentito alcuna loro proposta e neppure alcun incitamento a perseguire questa o quella strada, nessuna parola di sostegno quando presentavamo le iniziative a favore del Commercio Oppure quelle a favore delle denominazioni comunali oppure un mentre facevamo modificare lo statuto cittadino per imporre tra i principi di attività quello della maggiore occupazione possibile per un lavoro di qualità , a cui abbiamo affiancato tutte quelle iniziative che permettono al comune di far parte del sistema delle politiche attive per il lavoro messe a disposizione da parte dello Stato, cosa che prima Semplicemente non era possibile. Quando siamo stati gli unici a presentare il decalogo per ridurre e prevenire le liste di attesa nella sanità nessuno di coloro che oggi dichiarano di avere tutte le soluzioni si è fatto avanti. Quando abbiamo proposto di discutere il ruolo della fondazione della Cassa di Risparmio in relazione al fatto che aveva contrattualmente la possibilità di intervenire sulla governance e sulla proprietà stessa della CARIOrvieto hanno al massimo creato un loro comitato per intervenire e sovrapporsi. Un comitato che ora si vuole trasformare in lista civica. E poi

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Marzo 2019. Lucia Vergaglia M5S Orvieto presiede la II Commissione

ANCHE A QUESTO GIRO LUCIA VERGAGLIA È PRESIDENTE VICARIO DELLA COMMISSIONE REGOLAMENTI E SI DISCUTE UN ATTIMINO IL PIANO REGOLATORE E L’ARMAMENTO DELLA POLIZIA LOCALE.

Ci tocca quindi una presa in carico di responsabilità e momento in cui bisogna discutere argomenti sensibili torni quali nascono interessi particolari e considerazioni etiche oltre che operative qui nel comune di Orvieto. Molta la carne a cuocere.

URBANISTICA – Relatore Assessore Custolino
Variante parziale al P.R.G.S. (Piano Regolatore Generale – Parte Strutturale) e al P.R.G.O. (Piano Regolatore Generale – Parte Operativa), ai sensi dell’art. 32 comma 4 lett.a, della L.R.21 gennaio 2015, n. 1 “Testo unico governo del territorio e materie correlate” e s.m.i., per la valorizzazione e la riqualificazione dell’abitato della Svolta e per l’introduzione e per lo stralcio di alcune altre previsioni. Controdeduzioni alle osservazioni. Approvazione;

Presa in carico definitiva delle opere di urbanizzazione primaria “Lottizzazione e La Madonnuccia” in Loc. Canale Nuovo – Convenzione Rep. N. 24424 del 17/06/1966 e n. 43425 del 15/10/1999;

BENI E ATTIVITA’ CULTURALI – Relatrice Assessore Cannistrà
“Strada della Ceramica – Umbria Ceramic Way”. Realizzazione del Programma strategico di sostegno al rilancio e allo sviluppo dei territori e dei distretti produttivi locali. Costituzione dell’Associazione “La Strada della Ceramica in Umbria – Umbria Ceramic Way” ed approvazione dello Statuto;
POLIZIA LOCALE – Relatore Assessore Vincenti
Approvazione Regolamento per la disciplina dell’armamento del Corpo di Polizia Locale;

Come sempre durante le attività istituzionali la presidenza deve garantire il massimo equilibrio tra le forze in campo e la maggiore disponibilità di accesso alle informazione ed agli approfondimenti da parte di quelle che sono le forze di minoranza. I voti in commissione sono ponderati, cioè dipendono da quanti consiglieri sono rappresentati da ogni singolo delegato e la seduta è in questo caso pubblica alle ore 17:00 del giorno 7 marzo 2009.

Due parole in breve su questi argomenti.

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