Il Crescendo nella Spending Review

Oggi in Conferenza Stato-Città il governo presenta il temibile piano di tagli per oltre due miliardi di Euro. Ad Orvieto, comune già in predissesto, l’assessore Gnagnarini non ha ancora presentato il bilancio preventivo probabilmente anche per questo motivo, per avere chiarezza su trasferimenti e risorse a disposizione. Non c’è nulla di male in questo se nel frattempo, con prudenza si fossero attivate tutte quelle buone pratiche di resilienza e fund rising che tanti osservatori titolati, e le forze politiche come il M5S, stimolano da anni.

spending reviewPurtroppo degli annunci di rivoluzionarie gestioni della cosa pubblica Gnagnarini è passato al piccolo cabotaggio in pochi mesi, e dopo gli stop-and-go dovuti ai tanti problemi tecnici (Sito internet, software per la tari ecc…) e le scelte, da noi combattute, di svalutare il nostro patrimonio mettendo nei bandi prezzi da saldo in tempi contingentati, non solo non abbiamo svoltato ma l’Assessore stesso, che era costantemente presente sui media locali, sembra ormai scomparso.

In questa situazione s’innestano anche le aziende a vario titolo “partecipate” dal Comune, con gli enti territoriali, le Università (e fondazioni universitarie quindi, crediamo, anche il CSCO) che proprio oggi devono inviare alla Corte dei conti i propri «piani di razionalizzazione» ai sensi del cosiddetto piano Cottarella.

E veniamo al problema grosso: il consorzio Crescendo.

Ente dallo scopo sociale di promozione e sviluppo delle attività produttive il consorzio, amministrato nel tempo da noti politici regionali, si è avviluppato in una serie di investimenti fallimentari tali che i soci nel 2013 ne hanno dichiarato la liquidazione. Ovviamente non è così semplice, per liquidarlo vanno appianati i debiti. Chi paga?

Infatti l’ente esiste ancora pur essendo, nella gestione, commissariato dalla partecipata della Regione “Sviluppumbria”. Contemporaneamente era già finito sotto la lente dell’allora commissario alla Spending Review, Carlo Cottarelli e nelle analisi fatte da un giornale certamente non ascrivibile al M5S (La Repubblica) risulta una delle dieci realtà partecipate peggiori d’Italia in termini di ritorno dell’investimento (ROI).

Sicuramente la scure dei tagli arriverà pesante e, se non abbiamo consegnato una nostra controproposta fornendo gli adeguati piani di razionalizzazione, calerà dall’alto senza possibilità di alcun controllo da parte nostra.

Il nostro compito, come forza di minoranza, è quello di pungolare, proporre, controllare e denunciare e noi del MoVimento lo chiamiamo #FiatoSulCollo; nella giornata odierna intendiamo controllare e verificare se le iniziative per renderci resilienti alla Spending Review sono state portate a buon fine o se dobbiamo attenderci tagli indiscriminati a giustificare manovre lacrime e sangue da parte dell’Amministrazione e dall’Assessore competente, il dott. Gnagnarini, che in tal senso formalmente interroghiamo.

Di seguito il testo dell’interrogazione…

All’assessore Dott. Gnagnarini
Al pres. del Consiglio Comunale
Dott. Angelo Pettinacci

Loro Sedi

OGGETTO: Interrogazione a risposta per iscritto “Spending Review partecipate orvietane”

Premesso che

Ai sensi del vigente piano Cottarella di spending review, inserito nella vigente legge di stabilità, le società partecipate quali enti territoriali ed università, avrebbero dovuto inviare alla competente Corte dei conti il proprio «Piano di razionalizzazione» entro il 31 marzo del corrente anno;

considerato che

Tali piani rappresentano lo strumento attraverso il quale gli enti possono “governare” i tagli della spending review che avverrebbero comunque, e quindi rappresentano la miglior salvaguardia degli interessi delle comunità e del territorio in cui gli stessi enti operano rispetto a decisioni “calate dall’alto”;

In particolare che

Il Comune di Orvieto ha numerose partecipazioni in enti territoriali tra le quali il Consorzio Crescendo, il cui pesante debito, accumulato durante la gestione “politica”, è sentito dalla scrivente consigliera quale pericolo e minaccia per la casse e gli interessi della nostra comunità;

Pone formale interrogazione a risposta scritta

alla S. V. chiedendo :

  • Se gli enti territoriali dal Comune partecipati hanno redatto i piani di razionalizzazioni previsti dal Commissario Cottarella ed indicati in legge di stabilità;

  • In caso contrario quali enti non li hanno redatti e perchè;

  • Se è effettivamente avvenuto l’invio alla competente Corte dei conti;

  • In caso contrario quali i nomi dei responsabili;

  • Se la S.V. abbia intenzione di fornirne ulteriori informazioni, o suggerire azioni ulteriori, al Consiglio in relazione a tale spinosa tematica;

In attesa di un pronto riscontro l’occasione ci è gradita per augurare buon lavoro e porgere

Distinti Saluti

Cons. Avv. Lucia Vergaglia