Lo abbiamo sempre detto che su proposte chiare e condivisibili ci saremmo sicuramente stati ed alla prova dei fatti lo dimostriamo. Su Reddito di dignità (la proposta dell’Associazione Libera già condivisa dal M5S nazionale), geotermia e piano del traffico firmiamo le proposte di SEL ORVIETO. E se le parole del consigliere comunale Tiziano Rosati (SEL) fanno ipotizzare dei progetti in comune tra le due formazioni non staremo certamente a fare del complottismo alla rovescia. Rosati è chiaro quando dice: «Sinistra Ecologia Libertà Orvieto e il M5S con Lucia Vergaglia porteranno insieme in consiglio comunale un ordine del giorno sul reddito di dignità proposto da Libera, una mozione per esprimere la contrarietà dell’amministrazione di Orvieto rispetto all’impianto pilota geotermico di Castel Giorgio. Infine cercheremo, attraverso un’altra mozione, di far inserire nel nuovo piano di circolazione e di sosta nel centro storico alcune iniziative per il decoro urbano, prima fra tutte la rimozione di tutti i borberi in cemento».
Del resto anche il MoVimento Cinque Stelle è chiaro con proprie proposte sul reddito e con la propria posizione nettamente contraria al Geotermico Speculativo. Quanto alla mobilità ed al piano di circolazione abbiamo espresso soluzioni sullo schema del QSV per quanto riguarda la sosta e la viabilità con il piano Tordi. I nostri obiettivi restano separare la mobilità degli orvietani da quella commerciale e turistica, permettere agli anziani over 65, ai diversamente abili, alle donne in gravidanza o con figli piccoli ed in generale al maggior numero di gruppi familiari possibili di disporre di spazi auto nei pressi delle proprie abitazioni, quanto meno per il carico e lo scarico, ridurre drasticamente il fenomeno della sosta selvaggia lungo il Corso e le arterie principali del centro storico, contribuire a mantenere alto l’appeal del centro storico riducendo l’impatto “visivo” delle auto e razionalizzando il traffico veicolare. Non le abbiamo esposte in forma di piano integrato del traffico urbano per un semplice motivo: dove esistono i Quadri Strategici di Valorizzazione come strumenti di partecipazione pubblica è necessario procedere per parti separate che vanno sintetizzate assieme agli altri partecipanti. Ed a tanto ci atteniamo.
Concludendo i punti di contatto in questi ambiti con SEL ci sono tutti e sposiamo con convinzione queste tre iniziative, concrete ma non rivoluzionarie. Possiamo fare di più? Sicuramente ma intanto cominciamo a lavorare bene. E’ un asse strutturale? Una prova tecnica di alleanza? Questo invece no, restiamo realtà distinte e separate che, stavolta, lavorano assieme.