Gnagnarini imbarazzante

Alle anticipazioni sul Bilancio dell’attuale assessore Massimo Gnagnarini, il quale in passato fu gran fustigatore dei precedenti assessori, avevamo risposto evidenziando l’assenza evidente di una  concreta strategia europea ed il mancato avviamento di un’attività di europrogettazione nel periodo 2014 in cui avevamo un avanzo dichiarato di oltre un milione di Euro.

Apriti cielo! L’assessore ha voluto rispondere pubblicamente, in maniera scomposta, confusa ed inutilmente infamante, accusando la portavoce Lucia Vergaglia di ogni e qualsiasi colpa  per l’atto (di lesa maestà?) d’aver espresso considerazioni politiche sul bilancio, in particolare sull’impostazione annunciata dallo stesso assessore, di contro il deludente signor Gnagnarini è scaduto in un turpiloquio indecente e vergognoso, trascinando nel fango con se anche la amministrazione tutta se non vorrà prendere le distanze da tale indecoroso comportamento.

«Se Gnagnarini se svolgesse con sapienza e coscienza l’incarico ricevuto non sarebbe un assessore in evidente difficoltà appena viene colto in castagna sulla totale inesistenza dell’opera di ricerca e sequenza di effettiva progettazione in particolare in materia di fondi europei.

Tradisce invece, la tensione del tempo che ineluttabile gli passa come sabbia tra le dita e reagisce sguaiatamente alle critiche. Poi, conscio della maggior debolezza postelettorale dei propri padrini politici che con emblematici accordi nelle retrovie l’ha supportato e scelto e nominato nella squadra dell’esecutivo, si lancia in pindarici atti di servile adulazione al Pd, sperando di trovare assoluzione e conferme. Che senta odor di rischio incombente?

Nel leggere la forma dell’attacco che mi porta Gnagnarini, e che porta al MoVimento, non sono rimasta  affatto sorpresa , ma certamente sono delusa dalla pochezza di spessore dell’amministratore e dalla squalificante mancanza di stile in persona del sig. Geometra Massimo Gnagnarini. In merito al contenuto, in questa necessaria risposta non voglio scendere nel dettaglio tecnico – ci sarà modo  di farlo dallo scranno consiliare che occupiamo, noi si, con serietà e dunque onore – ma l’assenza della programmazione europea è semplicemente conclamata e confermata dallo stesso assessore.  Si ripetono i soliti piagnistei circa ineluttabilità della condanna in perpetuo all’auto sostentamento di Orvieto provenienti quasi esclusivamente, i rubinetti della regione, a suo dire in conferenza capigruppo, sono praticamente chiusi per  le nostre casse,  dalle entrate orvietane a carico evidente dei cittadini e dalle flottanti risorse apportate dalle voci del comparto turistico:  solita minestra riscaldata e vagamente irrancidita, ormai. In breve, a suo dire, procediamo e procederemo con un regime di consapevole e voluto isolazionismo, una sorta di sconsolata autarchia, commiserandoci per i mala tempora che viviamo. Quale affascinante prospettiva! Gnagnarini infatti, richiamato personalmente sulla essenzialità di ricorrere ai sostegno di fonti esterne, si limita ad arrogarsi una posizione meritoria che non ha. I progetti ed iniziative Contratto di Fiume ed Aree Interne, che, non sono certo di matrice comunale, né tanto meno opera del suo impegno istituzionale, partono in tempi ben lontani e su cui, mi si conceda di fare la mia professione di avvocato, chiamo a testimone l’ex Sindaco Toni Concina a conferma di quanto noto a tutti. Di questo passo Gnagnarini si vanterà con sproposita vanagloria anche dei fondi intercettati dalla provincia e regione? Sarebbe ancora più risibile tale appropriazione politicamente indebita di risultati altrui. Allora,  che in questo senso,  l’attacco portato contro il M5S portato avanti con toni che sfiorano un ingiustificato ed incomprensibile livore tradisce l’insicurezza data dalla inesistenza di progettualità e soprattutto un’approssimazione che si limita ad una politica economico-finanziaria condotta come si trattasse del reparto acquisti da concessionaria di automobili: ritiro dell’usato, leasing con eventuale patto di riscatto, sconto promozionale della casa madre ed infine negoziazione e dilazione delle rate del finanziamento. Se così si intende <<..ANDARE AVANTI>> un impiego da consulente commerciale dell’ufficio contabilità di una ditta risulterebbe essere più che sufficiente e sicuramente meno dispendioso ! Non può e non deve essere tutto qui svolgere una delega pubblica in settore di vitale importanza come quello del bilancio comunale, ma alla luce dei fatti fin qui non praticati Gnangnarini sembra non sapere quali siano o comunque, come è suo dovere, palesarle in maniera chiara e leggibile al Consiglio e dunque ai cittadini tutti. Persino a coloro che gli hanno concesso una cambiale in bianco sine die è troppo chiedere un’assunzione di responsabilità delle sue azioni e omissioni?
Quando nei mesi scorsi denunciavamo un problema di lassismo, di navigazione a vista, il nostro era un grido d’allarme alla cittadinanza ed all’Amministrazione,  al fine di correggere la rotta in tempi rapidi. Dal nostro Comune, per il nostro Comune c’è qualcosa in arrivo da Bruxelles, qualcosa che abbiamo chiesto dai nostri uffici col nostro lavoro? Esiste una programmazione del nostro Comune? Sui fondi “diretti”, come l’Urbact sfruttato dal gruppo CittàSlow, previsti dalla programmazione 2014-2020 abbiamo risposto a qualche “call”, a qualche bando? Signori, tra qualche mese comincia il 2016, ce la facciamo ad elaborare qualche idea-progetto con un piano di fattibilità? Abbiamo avviato la ricerca di una serie di paesi comunitari con i quali intraprendere un’azione di partenariato, fattore indispensabile secondo la Commissione Europea, e provare almeno a sottoporla al loro esame e magari beneficiare di eventuali correttivi suggeriti dai funzionari preposti?

Bastava rispondere, invece di insultare, invece di definire “marchetta” (questo è il galantuomo che occupa quella sedia affidatagli da Germani e dai suoi) ed “atteggiamento antisistema” il chiedere conto dei fondi europei.

Francamente è svilente questo declino di ruolo e funzioni di chi si proponeva ( ah, da quanti lustri si attendeva quel posto in Comune!) e prometteva impegno, competenza e preparazione e poi nei fatti non riesce ad imprimere la svolta necessaria alla politica di bilancio comunale rimanendo legato a vecchie logiche e metodi. Ma il tempo è ancora dalla sua, nei prossimi giorni aspettiamo le carte e speriamo di leggere qualcosa di diverso dalle autolesionistiche anticipazioni e dalle risposte schiumanti di rabbia contro chi chiede conto, in virtù del mandato elettorale conseguito, e come noi è tenuto a valutare, giudicare,  e se del caso censurare le politiche economiche, sviluppo ed accesso a quelli che in fondo, anche se vengono da Bruxelles, sono i soldi delle nostre tasse e del nostro lavoro. Siamo ottimisti e continuiamo ad aspettarci che si possa mettere da parte l’ambizione personale e vi sia l’umiltà di studiare e confrontarsi con propri limiti e magari fare anche un ripasso di un minimo d’educazione sarebbe più che opportuno.» Lucia Vergaglia, M5S Orvieto.

PS
Osserviamo che “contemporaneamente” alla risposta di Gnagnarini è stato ripubblicato in albo pretorio l’indagine di mercato per Aree Interne ed organizzato un incontro pubblico sui Contratti di Fiume.  Alè, la magra soddisfazione è che almeno li costringiamo a darsi una mossa. Però ci domandiamo chissà se a quest’incontro ci saranno anche i pasticcini?

Nel caso, ovviamente, gli orvietani se li dovranno dividere con tutti i comuni partecipanti, con i privati e gli altri enti. Buona fortuna.