Cominciano le piogge e gli accessi per persone con disabilità che sono nei giardini delle scuole diventano un pantano. Le scale diventano scivolose e non hanno l’antisdrucciolo.
Ovviamente questo succede solo nelle scuola che non sono a norma. In un recente sopralluogo con la stampa presso le scuole primarie e medie del circondario l’assessore ha ammesso l’esistenza del problema liquidandolo, però, come secondario ed indicando appunto negli accessi di servizio come quelli dai giardini il possibile ingresso per i diversamente abili, o la possibile via di fuga in caso di problemi gravi da edifici che potrebbero diventare trappole.
Ci vorrebbero percorsi drenanti, illuminati, segnalati, ci vorrebbe un comando a distanza per i cancelli troppo spesso chiusi con catenacci e lucchetti le cui chiavi non sono immediatamente alla portata di tutto il personale e la cui replica non è nella disponibilità immediata di tutte le forze dell’ordine, ci vorrebbero anche le strisce antiscivolo in tutte le scalinate negli istituti e palazzi d’epoca.
Abbiamo chiesto attenzione a queste cose e sarebbe necessario un incontro con i portatori d’interesse e che il personale comunale che intenda fare una prossima ispezione sia accompagnato da rappresentanti dei non vedenti e dei non deambulanti per rendersi conto delle tante piccole modifiche che potrebbero, con un impegno di spesa minimo, trasformare le nostre infrastruttura rendendole finalmente accessibili e sicure.
Chiediamo troppo?