LE PRIME IMMAGINI CHE ABBIAMO DELLE POSSIBILI CANDIDATURE PER IL M5S IN UMBRIA HANNO IN PRIMO PIANO LE DONNE.
Una piacevole sorpresa non del tutto inattesa per chi segue la politica regionale e conosce la preparazione e le capacità di molte delle candidate sul portale Rousseau.
Fermo restando che non siamo dei fautori delle quote di genere, ma piuttosto siamo al merito, non possiamo non notare che in linea di massima la presenza femminile che è indispensabile ben difficilmente va al di sopra del 50% ed in genere è molto bassa.
VERGAGLIA: NEL 2014 UNO DEI MIEI PRIMI INTERVENTI FU PER DARE IL VIA ALLA COMMISSIONE PARI OPPORTUNITÀ PREVISTA DALLO STATUTO MA ANCORA FERMA. ROBERTA TARDANI ERA CON ME…
Fu uno dei primi atti del M5S Orvieto nel 2014 quello di chiedere uno spazio fisico e l’attivazione della commissione statutaria pari opportunità ferma da troppo tempo, ma questo divenne quasi subito un motivo di Braccio di Ferro con il vicesindaco Cristina Croce attualmente consigliere all’opposizione. Tuttavia in quei primi momenti ed alle riunioni iniziali partecipava anche l’attuale sindaco Roberta Tardani.
Oggi la stessa Roberta Tardani è sotto minaccia di un ricorso al TAR per la decadenza della Giunta che non risponde ai requisiti di parità di genere previsti anche dal nostro Statuto cittadino oltre che dalla normativa. Tuttavia, a mio avviso, ci sono i tempi tecnici per attivare la commissione statutaria e proporre una via alternativa e meno traumatica del rischio di perdere sia al TAR che al Consiglio di Stato, col pericolo anche del commissariamento del Comune di Orvieto, e lavorare utilizzando il pieno potenziale della Giunta quanto meno per una parte della consiliatura.
SI CHIAMA PEBA ED È LO STRUMENTO DA ATTIVARE APPENA I COMUNI BATTERANNO UN COLPO.
A febbraio 2018 è stato approvato all’unanimità l’ordine del giorno proposto dalla capogruppo M5S, Lucia Vergaglia, con il quale si impegnava il sindaco e la giunta ad avviare immediatamente ogni attività necessaria a giungere all’adozione del Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA) aggiornato per il Comune di Orvieto, recentemente dichiarato dal consiglio all’unanimità “Città per la Costituzione” ed ad avviare, in seno al sistema delle “Aree Interne” una discussione pubblica volta ad iniziative comuni per la redazione di attività e piani di dimensione extracomunali che possano convergere nei singoli PEBA come previsti per legge. Ad oggi tuttavia nulla risulta fatto e l’elenco dei problemi che vivono i disabili e le loro famiglie è molto lungo: diritti ignorati, barriere architettoniche che impediscono la mobilità, una scuola non sempre inclusiva, fondi pubblici insufficienti per garantire una qualità di vita dignitosa, oltre che mancanza di politiche sociali strutturali che rappresenterebbero in senso più ampio le pari opportunità per non lasciare indietro i cittadini più fragili.
Lucia Vergaglia, ex consigliere comunale M5S promotrice del piano territoriale di abbattimento per le barriere architettoniche nelle aree interne
Per una serie di buoni motivi, tra i quali quello che specifici fondi europei possono essere richiesti solo se si è raggiunta una massa critica di
SIN DALLA CARTA DI FIRENZE DEL 2007 SIAMO DETERMINATI A RENDERE ACCESSIBILI LE NOSTRE CITTÀ, PER TUTTI.
Uno dei temi portanti di quella che è stata l’azione politica di Lucia Vergaglia e del MoVimento 5 Stelle Orvieto è stato il tentativo, non riuscito, di sensibilizzare che L’amministrazione e rendere effettivamente partecipi ed onestamente inclusivi i tavoli delle pari opportunità a chi soffre di disabilità. Al tempo stesso abbiamo ottenuto una serie di atti per la rimozione delle barriere architettoniche a più riprese denunciate in questi anni.
Atti che però non sono divenuti fatti concreti anche se approvati all’unanimità. L’amministrazione infatti ha deciso di ignorare per rallentare le operazioni del Consiglio Comunale svuotandole di efficacia. Purtroppo se nel 2019 non saremo in maggioranza potremmo assistere nuovamente allo stesso tipo di teatro nel quale il Consiglio lavora, propone ed ottiene gli atti che permettono di operare ma chi è al governo fa tutt’altro. E così in questi quattro anni chi vive i drammi delle difficoltà dovute alle disabilità non ha potuto neanche fare sentire la propria voce se non attraverso le promesse di qualche intermediario di partito prima della tornata elettorale.
Per noi invece quelle parole guerriere di Beppe Grillo che ricordava la necessità di uscire dal buio ed il fatto che nessuno deve rimanere indietro sono tuttora un punto di riferimento a cui intendiamo attenerci fedelmente.
Fino all’ultimo giorno di maggio 2019 continueremo a provare a trasformare che in realtà quanto siamo riusciti a fare approvare in questi anni da giugno invece, se avremo l’onore e la responsabilità di governare la città, quello del piano di abbattimento delle barriere architettoniche è sicuramente da inserire tra il programma dei primi 100 giorni.
UNA CITTÀ SENZA BARRIERE ARCHITETTONICHE O FORMALI PER I CITTADINI PIÙ IN DIFFICOLTÀ È IL CONTRARIO DI UNA CITTÀ FATTA DI OBBLIGHI E DIVIETI CONTRADDITTORI. LA CITTÀ DEVE ESSERE ACCESSIBILE. SEMPRE.
Abbiamo dato spazio alla riflessione sul tema dell’accessibilità intesa in senso fisico,sensoriale, cognitivo, culturale, economico,sociale.
Abbiamo avuto più di un’ occasione per conoscere esperienze condotte in diverse Città italiane e internazionali: Montreal, Graz, Copenaghen, Roma, Pesaro, Milano, Carrara, Bologna, Fabriano ed Alba. Ci siamo Confrontati con esperti e con persone che vivono le difficoltà di accessibilità giorno dopo giorno per approfondire quei fattori e le relative dinamiche che possono favorire o ostacolare la fruizione e la partecipazione delle istituzioni a programmare assieme ai cittadini quegli interventi necessari a rendere le città sempre meno inaccessibili ed i servizi sempre più alla portata dei cittadini con maggiori fragilità.
POLITICHE PER LA FAMIGLIA E PARI OPPORTUNITÀ ASSENTI INGIUSTIFICATE ANCHE NELLA GIORNATA MONDIALE DELLA POPOLAZIONE.
La Giornata delle Nazioni Unite della popolazione mondiale ogni anno viene celebrata l’11 luglio per riaffermare il diritto umano di pianificare per una famiglia. Essa incoraggia attività , eventi e informazioni per contribuire a rendere questo diritto una realtà in tutto il mondo.
Come prima interrogazione all’atto dell’insediamento Movimento 5 Stelle Orvieto a posto la questione di una commissione pari opportunità all’interno del comune nel quale i cittadini avrebbero potuto trovare risposte, informazione e proposte che riguardano anche tutti questi aspetti familiari sui quali e attraverso i quali si contribuisce allo sviluppo della società civile nella quale tutti noi viviamo. È tutto invece diventa un luogo di scontro invece che di confronto tra le diverse sensibilità politiche presenti nelle istituzioni comunali e questo ha letteralmente impedito che avesse un senso positivo e fattivo. Che in qualche modo contribuisce al benessere della popolazione della quale oggi ricorre un importante momento di attenzione da parte delle Nazioni Unite che, tra l’altro, nel loro programma mettono a disposizione una quantità di Fondi e l’accesso a progetti che un territorio come quello di Orvieto (che ha un indice di vecchiaia oltre il 2,4 e cioè presenta oltre due anziani e mezzo per ogni under 14, ed i giovani che forma li vede praticamente tutti andar via) ha un inespresso, inascoltato e disperato bisogno.
Pari opportunità
Nel dettaglio la Giornata Mondiale della Popolazione mira ad aumentare la consapevolezza della gente su questioni demografiche diverse, quali l’importanza della pianificazione familiare, tra cui la parità di genere, la povertà , la salute materna e diritti umani. La giornata si celebra in tutto il mondo da gruppi d’affari, organizzazioni comunitarie e gli individui in molti modi.
Il 2018 segna infatti il 50° anniversario dellaConferenza internazionale sui diritti umanidel 1968: per la prima volta la pianificazione familiare è stata definita un diritto umano.
Il documento finale, noto come ilProclama di Teheran, stabilisce il diritto di uomini e donne di scegliere liberamente e in modo responsabile se, quando e quanto spesso avere figli. Decidere il proprio futuro in questo senso è un diritto umano fondamentale del quale dovrebbero poter avvalersi tutti gli individui.
La Conferenza ha adottato laRisoluzione XVIII, intitolata “Aspetti dei diritti umani nella pianificazione familiare”, che è strettamente legata al rispetto della dignità e del valore dell’essere umano e allo status della donna per quanto concerne l’accesso alla pianificazione familiare.
Il diritto umano alla pianificazione sostiene i seguenti principi:
Non-discriminazione: le informazioni e i servizi riguardanti la pianificazione familiare non possono essere limitati su basi discriminatorie.
Disponibilità e accessibilità: i paesi devono accertarsi che i servizi di pianificazione familiare siano accessibili a tutti.
Accettabilità: informazioni e servizi di contraccezione devo essere forniti nel rispetto degli standard medici e culturali.
Buona qualità: le informazioni relative alla pianificazione familiare devono essere comunicate chiaramente ed essere scientificamente accurate.
Scelta informata: ogni persona deve essere messa in condizione di compiere le proprie scelte riproduttive in piena autonomia e senza coercizioni.
Privacy e confidenzialità: il diritto alla privacy deve essere garantito per tutti coloro che richiedono informazioni e servizi riguardanti la pianificazione familiare.
Partecipazione: i paesi hanno l’obbligo di assicurare la partecipazione attiva e informata degli individui nelle decisioni che li riguardano, incluse le questioni sanitarie.
Responsabilità: i sistemi medici, educativi, i leader e i decisori politici devono essere responsabili verso le persone che servono, nello sforzo di realizzare il diritto umano alla pianificazione familiare.
Il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (United Nations Population Fund,UNFPA) supporta molti aspetti della pianificazione familiare volontaria: l’accesso alla contraccezione, la formazione di personale specialistico sanitario che possa consigliare adeguatamente le coppie e la promozione dell’educazione sessuale nelle scuole.
La pianificazione familiare riveste un ruolo fondamentale nell’eliminazione della povertà e nel promuovere lo sviluppo. In primo luogo, essa contribuisce all’emancipazione della donna.. Nel momento in cui le donne sono però messe nella condizione di scegliere in modo autonomo se e quando avere figli, hanno maggiori possibilità di completare gli studi e di conseguenza aspettative di sostentamento più alte. Attraverso una pianificazione consapevole e informata si possono dunque accrescere la sicurezza economica e il benessere delle famiglie.
Secondo il rapporto diffuso nel 2018 dal Forum Parlamentare Europeo sulla Popolazione e lo Sviluppo (European Parlamentary Forum on Population and Development, EPF), in Europa il 43% delle gravidanze non è pianificato. Ciò mostra come, a fronte di un adeguato accesso alla contraccezione, la pianificazione familiare resta ancora prerogativa di una fascia ristretta di donne. Ed al tempo stesso in Italia accade anche l’opposto in cui piuttosto si rinuncia a famiglia e figli con un trend sempre più preoccupante. Occorre quindi declinare sul territorio quelle che sono le iniziative e le politiche rilevanti nate su scala internazionale. Purtroppo al di là di tante belle parole e di proclami spesso ideologici non possiamo non registrare l’assenza di ogni tipo di iniziativa e di totale lassismo di chi avrebbe la responsabilità di agire mentre invece preferisce navigare a vista e ripetere ciò che fino ad oggi non ha funzionato demandando ad uffici o appaltando ad enti esterni in uno stanco ripetersi di cose già viste.
《Noi non avremmo lasciato inascoltato un tale appello. E come diciamo nel Movimento 5 Stelle “nessuno deve rimanere indietro”, tantomeno le famiglie.》 Lucia Vergaglia, capogruppo M5S
– Alla vigilia del 70° anniversario della Costituzione i Cinque Stelle depositano una mozione che leghi indissolubilmente la carta fondamentale al Comune di Orvieto –
Ascoltate il discorso di Calamandrei ai giovani e poi di seguito leggete le parole dalla nostra consigliera portavoce.
La portavoce Lucia Vergaglia, Movimento 5 Stelle
«Settanta anni portati splendidamente quelli della Costituzione dei diritti e dei doveri, quella che rappresenta lo spirito del popolo italiano, operoso e lavoratore, e dello Stato repubblicano che ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie tra i popoli. Quella decantata da Calamandrei nel discorso ai giovani del 1955 quando ricordava a chi era a scuola che nello spirito della Carta Costituzionale nessuno è solo ma anzi siamo in più e parte di un tutto nell’Italia e nel mondo grazie ad essa. Quella delle pari opportunità perchè fu la prima volta che parteciparono le donne ad un’assemblea legislativa e che tale eco riverbera all’interno dello scritto costituzionale. Quella che si esprime nettamente contro la pena di morte. Quella che a ben leggere spiega che le Amministrazione locali sono luogo di massima vicinanza tra Stato, Territorio, Popolo e Comunità e, quindi, secondo noi è doveroso che esse ne siano protagoniste nel sostenerne e promuoverne i valori e la rappresentazione che viene data dei diritti inviolabili dei cittadini e dei non meno importanti doveri inderogabili. E’ grazie ad essa ad esempio che godiamo del diritto costituzionalmente garantito di decidere col voto come è noto a tutti o del diritto, non un bonus od una concessione, ad una educazione ed un avviamento professionale anche se si è diversamente abili indipendentemente dalla gravità socialmente riconosciuta dei problemi come recita l’articolo 38 al suo terzo comma. Sono diritti, e doveri, che vanno conosciuti e resi vivi ed attuali. Pertanto ho depositato una proposta in sette punti a costo praticamente nullo che possa incentivare la conoscenza della Costituzione sin dalle scuole di competenza comunale aiutando la miglior formazione dei cittadini di domani, che possa aumentarne la consapevolezza per individui e comunità e quindi ridurre quella distanza tra stato e persone che ha tra i suoi effetti il generale sentimento di sfiducia ed anche i macroscopici numeri delle astensioni elettorali ed infine promuoverne l’approfondimento ed il confronto tra studiosi sul territorio per rendere davvero “Orvieto città per la Costituzione”. Ma per fare questo e trasformarlo da buone intenzioni a realtà vivente oltre la modesta iniziativa politica dell’unica forza compresa tra ex maggioranza e maggioranza occorre anche i sostegno di quei cittadini che si riconoscono in tale approccio, docenti scolastici, avvocati e magistrati che curano localmente le formazioni continue od iniziative di approfondimento su tale materia come ha inteso fare, e di questo lo ringrazio, anche un esponente della Giunta Germani come l’avvocato Andrea Vincenti con i suoi recenti seminari all’Unitre. Spero che quindi si possa passare dalle iniziative singole, sempre benvenute, ad un’architettura cittadina di promozione del dettato della Costituzione repubblicana che possa superare le consiliature e le alternanze e dare nel tempo frutti sempre migliori.» Lucia Vergaglia, capogruppo Movimento 5 Stelle Orvieto.
Mentre a Roma si chiude, finalmente, l’annosa questione di dare almeno un minimo quadro giuridico a quelle situazioni affettive che non possono o non vogliono ricorrere al matrimonio tradizionale nella cittadina umbra di Orvieto i pentastellati hanno ottenuto le unioni civili sin dal 2014.
Con Lucia Vergaglia tracciamo un quadro della situazione vista nella dimensione territoriale del piccolo centro di grande fermento politico e culturale:
Li chiamano “parcheggi rosa” o “parcheggi di cortesia”, sono quelli riservati alle donne in gravidanza od a genitori con bambini piccoli, e sono posizionati in luoghi strategici delle città più moderne ed evolute che dimostrano una particolare attenzione alle future mamme od ai genitori di bimbi piccoli.
Alcune amministrazioni hanno scelto di riservare specifici posti auto situati nei luoghi che debbono essere visitati con più frequenza, come gli ospedali, gli uffici pubblici, gli studi di ginecologia e le farmacie mentre altre, di solito le più grandi, distribuiscono permessi per parcheggiare gratuitamente (per un’ora) in qualunque punto all’interno della città.
Altre ancora indicano alcuni posti auto come preferenziali, affidandosi al senso civico ed alla buona educazione dei cittadini. In sostanza i parcheggi rosa nelle zone in cui è previsto il parcheggio a pagamento, conservano la tradizionale tariffa, ma con una segnaletica speciale per te che invita gli automobilisti a un gesto di cortesia verso le donne in gravidanza. E’ così possibile parcheggiare più facilmente.
Tutte queste iniziative sono da elogiare, e con esse, tutti quegli sforzi che puntano a facilitare la vita delle persone. Fra questi tutte quelle misure che tendono a offrire una maggiore sicurezza, come per esempio riservare alle donne in gravidanza ed ai genitori con bimbi i parcheggi meglio illuminati o i posti auto in prossimità delle entrate e delle uscite pedonali nei parcheggi coperti e in quelli vicino alla fermata del bus.
Ad Orvieto, che negli spazi pubblici aveva quei due due stalli rosa voluti dall’ex assessore Luciani a piazza Olona e quelli all’ospedale, purtroppo non sembriamo, amministrativamente parlando, così sensibili e così attenti a queste necessità di chi, anche se solo temporaneamente, ha bisogni aumentati e diversi da quelli di un normale cittadino adulto per cui, in tal senso il MoVimento 5 Stelle cittadino ha depositato una mozione, cioè un atto d’impegno da discutere e far deliberare in Consiglio, per fare passi avanti concreti alla nostra comunità, con maggiore cura di chi vive quotidianamente l’esperienza e l’emozione della gravidanza e la genitorialità. Continua a leggere Parcheggi rosa→
Ad Orvieto la “Commissione pari opportunità” è prevista per Statuto cittadino, era stata messa a naftalina nei precedenti anni di consiliatura ed è ripartita grazie alla pressione di Lucia Vergaglia che ne chiese l’attivazione sin dal primo giorno d’insediamento del Sindaco Germani. Formata a fine 2014, e solo dopo aver minacciato l’intervento della Commissione di Garanzia in una lettera aperta, quale Commissione paritaria ad oggi composta da Pettinacci (Pd), Tardani (Forza Italia), Timperi (PD) e Vergaglia (M5S) ha cominciato a lavorare ed esattamente un anno fa si è formalmente insediata; sin dal primo giorno il M5S, che è decisamente rompiscatole come gruppo, ha posto l’attenzione al non limitarsi alla parità di genere: per noi è necessaria un’agenda d’inclusione delle politiche ugualitarie e di sostegno e la stipula di un patto cittadino contro ogni barriera, a partire da quelle architettoniche fino a quelle culturali. Continua a leggere Scontro pari opportunità→
Movimento 5 Stelle, promotrice Napoli città per la Costituzione, politica e territorio.
Alla negazione della libertà, e perfino della possibilità della libertà, corrisponde la concessione di libertà atte a rafforzare la repressione. H. Marcuse