In Regione, in piena discussione del Documento di Economia e Finanza regionale (DEFR) il consigliere Rometti, dei Socialisti Riformisti, e la Presidente Marini, Partito Democratico, dai banchi della maggioranza si sono sbilanciati esprimendo la disponibilità ad ampliare la discarica di “Le Crete” nonostante la contrarietà degli orvietani espressa dal Consiglio Comunale con apposita delibera.
I motivi sono semplici: dato che in regione non si fa abbastanza differenziata e che il piano regionale non viene rispettato da tanti comuni si rischia di dover aprire la discarica orvietana ai conferimenti persino da Perugia, soprattutto considerato gli interventi della magistratura ed il rischio di chiusura per lunghi periodi o definitiva delle discariche di Borgogiglione e Pietramelina.
Per il M5S la questione neanche dovrebbe esistere, le discariche infatti non dovrebbero trattare quasi per nulla i rifiuti cittadini ma solo parte di quelli speciali (fanghi fognari, ceneri industriali ecc…) e la differenziata dovrebbe essere ai livelli di legge e gestita da un piano rifiuti rispettoso delle direttive europee inclusa quella di fine 2015 detta dell’economia circolare.
Se così non fosse ogni pronunciamento cittadino od addirittura regionale sarebbe superabile in caso di emergenza trasformando gli impianti di “Le Crete” nella pattumiera della regione.
«Per impedire questo scempio non basta la volontà politica, espressa in questo o quell’atto formale o portata avanti in maniera sostanziale e strategica, occorre coinvolgere tutti gli attori della filiera, in questo caso i singoli comuni dell’intera regione, quelli così lontani che poco o nulla potrebbero interessarsi delle remote vicende orvietane. Certo non possiamo contare sulla sensibilità dei singoli esponenti dei potentati politici che ci hanno portato in questa esasperante situazione. Del resto ad Orvieto è noto che dal Capoluogo arrivano più rose che spine e pertanto bene facemmo a non fidarci delle rassicurazioni. Nossignori bisogna agire al livello legale oltre che a quello istituzionale, ragion per cui proporrò l’immediata messa in mora di tutti i comuni della regione che non ottemperino agli obbiettivi di raccolta differenziata e la regione per mancato controllo in modo tale che se, malauguratamente, qualche autorità ritenesse di dover espropriare il Comune della propria potestà sugli ampliamenti della discarica nel territorio sappia anche che ne risponderà economicamente e cospicuamente assieme ai comuni che conferiranno la loro eccedenza qui ad Orvieto, finanche con responsabilità personale degli amministratori. Se fossimo l’Amministrazione agiremo da dopo ma sin da subito poniamo la questione del danno potenziale davanti al giudice ordinario, non al Tar, a cui chiederemo specifica ordinanza restrittiva per il gestore di “Le Crete” fino a quando è in vigore l’attuale piano rifiuti, essendo all’opposizione non possiamo che portare la questione in Consiglio per essere deliberata con un apposita mozione urgente, aperta alla sottoscrizione di tutte le forze politiche della città, per essere immediatamente discussa e resa attiva, per dare anche maggior forza al Sindaco sia nel tavolo Auri che in Regione, come ha sempre garantito di fare. Non è una questione di parti politiche in gioco, è una questione che riguarda tutti e come tale va affrontata con tutti i mezzi, anche i meno convenzionali.» Lucia Vergaglia, MoVimento 5 Stelle Città di Orvieto.
Quindi senza nulla togliere alle tante iniziative, proteste, convocazioni straordinarie e richiami ad indignarsi il M5S propone vie meno ortodosse e, secondo noi, assai più concrete.
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