Una delle possibilità rivoluzionarie della rete del Movimento è quella di far arrivare le proposte di legge da discutere in Parlamento direttamente dai cittadini. Questo accade per la prima volta al mondo in Italia e c’è, giustamente, da esserne orgogliosi. Naturalmente non tutte le proposte arrivano in discussione; vanno infatti superati i vincoli formali e sostanziali che la legislazione italiana prevede in termini di legittimità, competenza, costituzionalità e, in aggiunta, è prevista la valutazione in termini di diritto comparato con quanto fanno gli altri paese soprattutto europei. Sono ad oggi circa cinquemila le proposte depositate ed in questa ottava tornata quella sull’autismo della nostra portavoce Lucia Vergaglia e, sottoposta al voto degli iscritti certificati, ha raccolto poco meno di millecinquecento voti arrivando tra le prime venti. Qui di seguito i suoi ringraziamenti.
«L’abbattimento della distanza tra cittadini ed istituzioni è ormai una realtà concreta da quando esiste il Movimento 5 Stelle. Non solo il programma di governo è votato e condiviso in rete con larghissimo anticipo ed una capillare informazione ma, adesso, gli iscritti possono farsi legislatori in prima persona se ne hanno la motivazione, la volontà e la capacità di organizzare le proposte.
Questa possibilità fino ad ora era prevalentemente nelle mani delle segreterie centrali dei partiti, degli onorevoli e di quei gruppi organizzati che chiamano lobby, ora invece non è più così. A firma mia personale sono depositate due potenziali nuove leggi dello stato volte ad avere nuove “Disposizioni in materia di indennizzi delle vittime di reato” ed un “Sostegno delle persone con disturbi dello spettro autistico oltre il limite d’età”.
La prima è piuttosto tecnica ed individua una lacuna della nostra attuale legislazione con cui da avvocato mi sono spesso imbattuta che è quella della necessità di definire un sistema generale per il giusto indennizzo alle vittime di qualsiasi tipo di reato doloso violento, come altri paesi fanno. Tale mancanza è costata all’Italia nel 2014 l’avvio di una procedura d’infrazione europea ed una durissima reprimenda visto che le uniche norme che disciplinano la materia sono quelle relative alle vittime di mafia ma, dal punto di vista della parità di trattamento, bisogna garantire una tutela risarcitoria per alcuni delitti violenti “che allo stesso modo possono avere un forte impatto negativo sul bene giuridico tutelato dell’integrità psico-fisica della persona, come, per esempio, la violenza sessuale” (Yves Bot, Avvocato Generale UE). In effetti l’Articolo 3 Paragrafo 2 del Trattato, che indica l’Unione europea come “spazio di libertà, sicurezza, e giustizia” lega la questione dell’indennizzo per le vittime di reato al principio della “sicurezza”, che gli Stati membri hanno il dovere di garantire a tutti i cittadini Ue all’interno dello spazio comune europeo. E’ stata appoggiata da oltre cinquecento nostri iscritti. Li ringrazio uno per uno tuttavia sono un numero insufficiente per farla entrare da subito nelle discussioni parlamentari tuttavia resta a disposizione dei portavoce alla Camera ed al Senato il materiale per quegli atti di commissione ed ispettivi per tenere il fiato sul collo sugli argomenti.
La seconda proposta, votata da quasi millecinquecento iscritti certificati al movimento che ringrazio di cuore, invece intende sostenere ed assistere i cittadini che soffrono di problemi legati allo spettro autistico ed in particolare di autismo superando gli attuali limiti temporali e, possibilmente, chiarendo che i disturbi autistici non scompaiono con l’età. La Legge 134/15 vuole livelli specifici di assistenza per l’autismo ma oggi il sostegno termina al compimento del 18° anno del malato, mentre il male resta e questo è indegno di un paese civile. Questa proposta resta tra quelle che possono essere inserite direttamente nei lavori parlamentari e sarà in una successiva votazione.
Ecco anche dopo questa esperienza io credo, anzi sono convinta, che il superamento della distanza della politica spesso troppo distaccata dalle necessità di cittadini possa essere se non colmata almeno ridotta con questa iniziativa del M5S.
Non saremo perfetti, siamo solo umani, ma stiamo dimostrando che le leggi non sono più una prerogativa di onorevoli e lobbisti, ma una possibilità per tutti i cittadini di buona volontà.»