A MANOVRA APPROVATA RIPORTIAMO PER INTERO “I CONTE SENZA L’OSTE”
Per festeggiare non la manovra in se, che non è quello che volevamo ma il frutto di una (purtroppo) necessaria contrattazione, ma il superamento del primo vero scoglio, il primo vero e proprio banco di prova nel quale si deve dare dimostrazione della capacità di governo. Oggi la manovra del Popolo è legge; essere riusciti in questo non era per nulla scontato.
A nostro avviso molto lo si deve alla grande capacità il professor Conte nel ruolo di Primo Ministro ed a lui è dedicato questo Bellissimo intervento di Marco Travaglio
CON LA DICHIARAZIONE DI GIUNTA INIZIA LA FASE DUE DEL PROGETTO PER PORTARE AD ORVIETO UN PRESTIGIOSO ENTE COMUNITARIO: IL TRIBUNALE UNIFICATO DEI BREVETTI.
Tutto nasce dalla proposta in chiave brexit della Movimento 5 Stelle Orvieto: proporre la ex caserma Piave come sede del prestigioso Tribunale unificato dei brevetti, previsto a Londra. Lucia Vergaglia in approvazione un ordine del giorno con tale obiettivo in consiglio comunale nell’ottobre del 2016 ottenendo la larghissima maggioranza e l’interessamento degli europarlamentari pentastellati.
PRIMI PASSI AVANTI PER RIPORTARE IL TRIBUNALE AD ORVIETO. La facciamo semplice perché tanto la notizia è già sui giornali: il contratto di governo ha aperto qualche spiraglio per tornare alla precedente geografia giudiziaria e quindi per riaprire il nostro tribunale. La cosa potrebbe avvenire seguendo diverse strade e certamente non c’è la bacchetta magica. Quindi abbiamo appoggiato e sostenuto di persona la partecipazione del Comune e dei delegati della ex avvocatura orvietana a partecipare ed essere parte del comitato per la giustizia di prossimità che si è costituito presso il Consiglio Nazionale Forense.
Al netto di ogni tecnicismo questo è un passo importante perché si muovano assieme tutti e 31 i circondari soppressi e si riesca a dare una risposta sistemica e non emergenziale, e che come tale possa durare nel tempo.
Comitato Giustizia di prossimità presso il Consiglio Nazionale Forense
Noi non ci vogliamo limitare a questo, e non vogliamo demandare la questione al solo ministro. Procederemo quindi secondo una road map che coinvolga anche il Parlamento che ha le sue responsabilità nel processo legislativo e nel reperimento delle risorse finanziarie e di personale.
Quindi la nostra adesione convinta alle ragioni del comitato, e la nostra disponibilità all’impegno politico , oltre alla testimonianza di essere dalla parte del Comune indipendentemente dal colore dell’amministrazione e senza partigianeria, sarà solo una parte delle nostre iniziative.
Una delle possibilità rivoluzionarie della rete del Movimento è quella di far arrivare le proposte di legge da discutere in Parlamento direttamente dai cittadini. Questo accade per la prima volta al mondo in Italia e c’è, giustamente, da esserne orgogliosi. Naturalmente non tutte le proposte arrivano in discussione; vanno infatti superati i vincoli formali e sostanziali che la legislazione italiana prevede in termini di legittimità, competenza, costituzionalità e, in aggiunta, è prevista la valutazione in termini di diritto comparato con quanto fanno gli altri paese soprattutto europei. Sono ad oggi circa cinquemila le proposte depositate ed in questa ottava tornata quella sull’autismo della nostra portavoce Lucia Vergaglia e, sottoposta al voto degli iscritti certificati, ha raccolto poco meno di millecinquecento voti arrivando tra le prime venti. Qui di seguito i suoi ringraziamenti.
La nostra portavoce Lucia Vergaglia, che oltre ad essere avvocato collabora con le cattedre di diritto dell’UE e diritto pubblico all’Università di Napoli, è da poco tornata dal Lussemburgo dall’alta Corte che ha il compito di garantire l’osservanza del diritto nell’interpretazione e nell’applicazione dei trattati fondativi dell’Unione europea. In questi giorni dedicati al referendum non c’era ancora stato il tempo di pubblicare un resoconto. Continua a leggere Lucia Vergaglia alla Corte Europea di Giustizia→
Ancora una volta la maggioranza compatta deve correre in soccorso dell’assessore al bilancio che ha portato in discussione, valutazione ed approvazione gli atti contabili ben oltre i termini di legge, assumendo su di se ogni responsabilità.
Anche nel resto della regione è estremamente diffusa la questione della discussione in ritardo dei Bilanci, la stessa Anci ha chiesto al Governo centrale proroga fin al 31 maggio ricevendo un rifiuto. La condizione orvietana, descritta dall’assessore Gnagnarini per la sua eccezionalità dovuto alla sciagurata combinazione di una ispezione e del blocco dei sistemi informativi ci porrebbe però in condizioni diverse da quelle dei tanti comuni della regione che pure hanno discusso in ritardo, come Foligno e Perugia, o che procedono negli stessi tempi orvietani come Spoleto o peggio, come Terni che prevede la discussione nella seconda metà del mese.
Lucia Vergaglia (M5S)
L’Assessore Gnagnarini ha dichiarato di aver incontrato il prefetto ed ha ottenuto deroga di 20 giorni per i gravi motivi che ha illustrato alle forze politiche.
A questo punto però c’è la doccia fredda da parte di Lucia Vergaglia del M5S che costringe i lavori a fermarsi.
«Verremmo meno al nostro dovere di controllo, tipico del nostro ruolo di minoranza se non osservassimo la mancanza della diffida ad adempiere dello stesso prefetto nella documentazione allegata ai puri documenti contabili, solo la diffida ad adempiere prefettizia attesterebbe la legittimità del nostro operato nel continuare la discussione. Se si tratta di un puro errore formale e la diffida e le relative prescrizioni sono disponibili chiedo una capigruppo per analizzare il documento e valutare altrimenti mi trovo nell’obbligo politico e morale di esporre la questione pregiudiziale ritenendo non conforme alla corretta lettura della norma una discussione di un atto con così importante in mancanza della formale e motivata deroga alla scadenza da parte dell’autorità costituita.»
In pratica si chiede di vedere le carte prefettizie per essere legittimati a proseguire. Apriti cielo, non c’è nessun documento dell’autorità che legittimi il ritardo e quando dal Pd rilanciano la palla allo stesso segretario comunale non resta che raccogliere il rilievo dell’essere oltre i tempi legittimi senza nessun documentazione a sostegno.
Non una ma ben due “pregiudiziali”!
La nostra portavoce Vergaglia rincara la dose indicando il ritardo ulteriore della documentazione dei revisori dei conti ed eccependone l’incompletezza nella parte del “controllo di gestione” ma a questo punto la maggioranza compatta decide comunque di respingere la pregiudiziale con la pura forza dei numeri.
«Ovviamente la cosa non ci sorprende, il M5S ritiene di avere il diritto dovere di vigilare sull’operato di chi amministra e siamo pienamente coscienti che non ci sarà mai un voto difforme o di coscienza da parte dei consiglieri del partito di maggioranza o da parte delle liste a sostegno di Germani, in particolar modo la lista civica PAA che non ha mai votato in maniera difforme dal Pd. Sappiamo bene che i numeri fino alle prossime elezioni ci daranno sempre torto ma non per questo ci asteniamo dal fare ciò che è giusto e doveroso. Oggi è andata in scena una sorta di “fiducia” come in Parlamento che impoverisce la dialettica democratica e, a nostro avviso, riduce il rispetto delle regole, da parte di Amministrazione e maggioranza, a formalità opinabili e non necessarie. Sempre pronti in punta di regolamento a bloccare la minoranza, assolutamente flessibili e plastici con la Giunta fino al punto di autoassolversi e non c’entra nulla Gnagnarini, ci fosse un altro al suo posto andrebbe esattamente allo stesso modo. »
L’argomento della cittadinanza agli immigrati, ed ai loro figli nati qui, è uno di quelli scottanti, cavallo di battaglia al limite della xenofobia da un lato e troppo spesso della strumentalizzazione dall’altro ma sta di fatto che la discussione dello Ius soli e dello Ius culturae sta andando avanti molto rapidamente in Parlamento.
Lo Ius soli (in latino «diritto del suolo») è un’espressione giuridica che indica l’acquisizione della cittadinanza di un dato Paese come conseguenza del fatto giuridico di essere nati sul suo territorio indipendentemente dalla cittadinanza dei genitori ed è applicata in larga parte del mondo americano avanzato senza condizioni ed anche in parte d’Europa sebbene secondo alcune condizioni. Lo Ius culturae riguarda invece per coloro che arrivano nel nostro paese entro i 12 anni di età e poi frequentano le scuole per cinque anni acquisendo padronanza di lingua e cultura certificata dal percorso scolastico.
In conseguenza di ciò chi acquisisce la cittadinanza italiana in questo modo diventa cittadino italiano ed europeo con pieni diritti e può ad esempio chiedere, attraverso i propri tutori se minori, anche il ricongiungimento familiare con i genitori. Ora, al di la delle Continua a leggere Ius soli ad Orvieto→
Movimento 5 Stelle, promotrice Napoli città per la Costituzione, politica e territorio.
Alla negazione della libertà, e perfino della possibilità della libertà, corrisponde la concessione di libertà atte a rafforzare la repressione. H. Marcuse