– IL SALONE DEL LIBRO SENZA IL CENTRO RODARI –
Sta davvero diventando un problema annoso e noioso questo dell’impossibilità di rendere operativo un bene della città, anzi un motore culturale di quelli veri che non hanno bisogno di presentazioni.
“Sembra quasi che approvare il rilancio del Centro, lasciarmi l’incarico e poi fare di tutto per impaludare sia una strategia Pd da rivendersi alle prossime elezioni. Se fosse vero devono nascondersi dalla vergogna e pagare il danno che fanno alla città.” Lucia Vergaglia
Invece per il famoso Centro Studi Gianni Rodari ancora impasse e false partenze incomprensibili o, ad essere maligni, strumentali a qualche scopo di propaganda politica (mettere in difficoltà il M5S e la portavoce Lucia Vergaglia impedendole di lavorare) o peggio ancora un semplice interesse all’immobile per metterci un ristorantino od un bar con la solita coop a gestirlo. Non ultima la, a nostro avviso strumentale, convocazione della II Commissione per preparare i Consigli Comunali al posto della prima che è titolata a farlo ma al tempo stesso è costituita in Osservatorio per il rilancio del Centro Rodari. Una mossa tattica da per prendere tempo ed arrivare all’estate.

«Era settembre dell’anno scorso quando, fresca di nomina al Centro Studi Gianni Rodari, incontravo amministratori e consiglieri di maggioranza della città di Torino per cominciare a valutare l’interesse nel rilancio del Centro di Orvieto presso le istituzioni che gestiscono il Salone del Libro, ricevendo solo risposte positive, incoraggiamenti ed attenzione. Germani questa vicenda la conosce bene così davvero non mi riesce di capire perchè diavolo stiamo mandando in malora le occasioni. Quali giochi di segreterie politiche stiano interferendo con la maggioranza Pd che è divenuta soltanto ostativa sin dalla campagna referendaria. Da parte dei colleghi nessun sostegno ed anzi qualche fallo di rabbia da parte di Germani come l’aver avocato a se persino le chiavi. A me che sono del Consiglio di amministrazione del Centro viene impedito di avere i brogliacci contabili, di poter organizzare una proposta di rilancio e di avere accesso ai locali se non in via subordinata. Un comportamento gravissimo e lesivo che non ha voluto o saputo fino ad ora spiegare. Vorrei sapere perchè questo danno, perchè questo comportamento anticollaborativo e perchè i ricercatori universitari che contattano il Comune trovano la porta chiusa ed il personale che risponde che il Centro non aprirà, nonostante l’approvazione in Consiglio Comunale del Rilancio. Germani faccia il sindaco di tutti, non sia solo martello del suo Pd contro noi delle opposizioni.» Lucia Vergaglia, Movimento 5 Stelle Orvieto