Rifiuti. Occorrono diligenza e controlli. La normativa nazionale e regolamenti locali non bastano; per non avere sorprese nella gestione dei rifiuti occorre formazione, impegno e diligenza. Lucia Vergaglia(M5S):«Mentre la politica appare concentrata sulla discarica lo scandalo dei metalli contaminati ce lo fanno sotto il naso. Così non va.».
Autorizzazioni ed albi gestiti dalle provincie in via di dissoluzione, il piano rifiuti organizzato dalle regioni, uno Stato che non aiuta sopprimendo i corpi forestali e tagliando i trasferimenti ai Comuni responsabili per il primo controllo del territorio ed in via diretta del sistema di autorizzazioni alle attività; insomma un quadro complesso in cui spesso troviamo il malaffare ed in più di qualche caso anche la criminalità organizzata. Ciò che sorprende è l’atteggiamento inerte delle amministrazioni e della politica che, essendo a conoscenza dei problemi, ne prende le distanze invece che organizzare, anche in via sussidiaria, sistematici controlli e rapporti scritti e pubblici sulle attività svolte in modo da rendere un territorio meno appetibile da chi ha intenzione di compiere operazioni ai limiti della legalità od addirittura, come appare dalle notizie che giungono dal fronte giudiziario, compiendo dei veri e propri crimini che danneggiano la nostra terra e le qualità che da sempre vantiamo.
Sul piano politico il Movimento 5 stelle è da sempre in prima linea avviando percorsi istituzionali volti a risolvere e prevenire i problemi ambientali senza al contempo ledere l’immagine di alta qualità che sostengono le nostre produzioni ed attraggono turisti e visitatori, di contro c’è un’amministrazione che tende ad impaludare e non si assume la responsabilità di passi concreti e politici che gridano allo scandalo continuamente salvo poi tacere quando si devono affrontare i problemi concreti. Anche per questo siamo arrivati alla ridicola situazione che mentre si guardava a “Le Crete” i problemi erano pochi chilometri ad est, in zona industriale, presso aziende che avevano presentato agli sportelli del nostro comune richieste e certificazioni per poi operare in assenza di quei controlli che una due diligence vorrebbe siano di quando in quando, almeno a campione, portati avanti ostacolando le attività illecite e prevenendo scandali che poi danneggiano tutti noi.
La portavoce Lucia Vergaglia, Movimento 5 Stelle
«Occorrono almeno due cose oltre al doveroso rispetto della norma per la quale si verificano le assunzioni di responsabilità nelle dichiarazioni e la correttezza formale di atti certificatori: servono diligenza e controlli. La cosiddetta “due diligence”, o dovuta diligenza, previene i rischi approfondendo le informazioni ricevute, e tra i rischi, non bisogna dimenticarlo, c’è anche quello di una attività che sfocia negli illeciti o nel crimine. Poi occorrono i controlli, verifiche ed ispezioni senza preavviso formando e ruotando il personale coinvolto; anche se non sempre basta per evitare i problemi almeno la presenza di personale della vigilanza esperto in questo tipo di verifiche rende meno appetibile il coinvolgimento di uno specifico territorio in attività non del tutto trasparenti oppure criminali. Ai tempi della nascita dell’autorità AURI ne abbiamo parlato molto ed abbiamo ricordato al Sindaco Germani che occorre che il Comune sia un vero osservatorio delle attività relative ai rifiuti, questo al netto delle differenze di partito perchè questo argomento riguarda comunque tutti noi.» Silvio Torre, Meetup Orvieto 5 Stelle
«Il Comune è ridotto a passacarte? Un impianto in zona alluvionale chiede alla Provincia di essere iscritto nell’albo di coloro che fanno trattamento rifiuti e gli uffici locali approvano automaticamente la nuova attività? Io credo che così non vada bene. In mancanza di quella dovuta diligenza che prevede approfondimenti e quindi risorse di tempo ed anche, perchè no, economiche a disposizione degli uffici gli unici controlli risulteranno quelli burocratici ed in Italia proprio non ce lo possiamo permettere. Troppo spesso scopriamo che le bonifiche, i trattamenti disinquinanti ed i lavori di messa in sicurezza per l’ambiente esistono solo sulla carta, anche se bollata. E questo è dovuto alle scelte scellerate che hanno confuso la semplificazione per semplice inerzia degli enti pubblici ed anche parte di responsabilità di quelle amministrazioni che non scelgono di non assumersi la responsabilità di guardare oltre e di limitarsi al minimo che prescrive la legge. E ciò per tutelare la salute, l’ambiente ed il valore del nostro territorio. Germani batta un colpo su questo punto e stia tranquillo che noi non gli daremo dello sceriffo ma piuttosto lo sosterremo.» Lucia Vergaglia, M5S Orvieto
Alla negazione della libertà, e perfino della possibilità della libertà, corrisponde la concessione di libertà atte a rafforzare la repressione. H. Marcuse
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