IL SONNO DELLA RAGIONE GENERA MOSTRI E NOI LASCIAMO “DORMIRE” L’OSSERVATORIO DIPENDENZE.
Orvieto il comune capofila della zona sociale 12 della nostra regione e dovrebbe ospitare un attrezzato osservatorio contro le dipendenze vecchie e nuove ed oggi, nella Giornata internazionale contro l’abuso e il traffico di stupefacenti , le mancate adunanze e convocazioni di tale importante strumento fanno ancora più male. Ricordiamolo che la tossicodipendenza continua a essere una grave minaccia per la salute pubblica in Europa: ogni anno si registrano fra 7000 e 8000 vittime di overdose. Il fenomeno sta cambiando volto in Europa: aumentano infatti i problemi connessi all’uso di sostanze stimolanti, come la cocaina, mentre nuove sostanze fanno la loro comparsa sul mercato europeo.
La prevenzione dell’uso di droghe e l’offerta di trattamenti efficaci per l’abuso di stupefacenti sono i pilastri della risposta dell’Europa a questo problema. Un’importante novità rispetto agli anni Novanta è stato il potenziamento delle terapie per prevenire decessi e infezioni virali fra i tossicodipendenti. Nell’UE almeno un milione di persone all’anno ricevono un trattamento per problemi di tossicodipendenza, mentre a chi fa uso di stupefacenti sono distribuiti fra 50 e 100 milioni di aghi e siringhe puliti.
La situazione è migliorata non solo sul piano quantitativo ma anche qualitativo. Oggi gli interventi si basano su prove più solide che in passato e la valutazione è diventata un elemento fondamentale della politica antidroga in molti paesi. Lo stesso avviene anche a livello europeo, dove la strategia dell’Unione europea in materia di droga (2005€“2012) è attualmente oggetto di una valutazione esterna. L’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (OEDT) contribuiscce alla valutazione con una relazione che illustra i principali cambiamenti registrati in questo periodo nel settore delle tossicodipendenze e nelle politiche adottate dai governi nazionali.
Ed anche gli osservatori locali come il nostro posso fare molto, soprattutto sollevando la questione dell’impatto delle nuove Smart drugs in diffusione locale e sull’impatto sociale se ne deriva contribuendo così alle scelte di decisioni politiche sul territorio che possano creare ostacolo alla diffusione e creare le condizioni di rimozione delle cause di dipendenza.
Tuttavia c’è bisogno non solo della volontà ma anche della capacità organizzativa che in questo momento il comune capofila sembra davvero non avere nonostante le (nostre) pressanti richieste.