Vergaglia: #Europeday #FestadellEuropa 2019

OGNI ANNO NELL’ANNIVERSARIO DELLA DICHIARAZIONE SCHUMAN VOGLIO RICORDARE CHE LE RADICI DELLA MODERNA UNIONE SONO PIÙ REMOTE E LEGATE AL LAVORO DI NOI ITALIANI.

‪Oggi è l’#EuropeDay: il 9 maggio è un giorno che unisce, nel ricordo della Dichiarazione di Robert Schuman che avviò simbolicamente l’integrazione europea. ‬ Ma non è la data reale. Il momento fondante a mio personale avviso risale ai tempi degli accordi braccia per Carbone le quali i nostri concittadini divennero per la prima volta cittadini d’Europa con libera circolazione e accesso ai Diritti Sociali ed al welfare dei paesi nei quali andavano a lavorare. Fu su quella base che in realtà Si venne a stratificare trattato dopo trattato, pronunciamento della Corte di Giustizia dopo pronunciamento, l’attuale struttura su cui si basa la Unione Europea. Fummo noi italiani i primi a gettare con il nostro duro lavoro le basi autentiche ed essenziali delle Infrastrutture su cui poi in seguito è nata l’Unione. Quello spirito Sì è andato via via assottigliando per lasciare spazio e ad eccessi burocratici ed a un sistema di mercato e monetario la cui invasività sta generando la reazione degli Stati componenti e l’affermarsi delle richieste di sovranità. Queste ultime assolutamente assenti nei periodi in cui ci si affacciava alla Europa Unita delle comunità, uno spirito decisamente più ottimista e sostanzialmente più promettente. Allora in questa giornata quali dovrebbero essere i nostri proponimenti?

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Vergaglia. Aldo Moro dovrebbe avere un suo spazio ad Orvieto

ALDO MORO FU ASSASSINATO IL 9 MAGGIO DEL ’78. FU UN CAPITOLO BUIO DELLA STORIA RECENTE DEL NOSTRO PAESE CHE NON BISOGNA DIMENTICARE. A MORO VA DATO IL SUO SPAZIO AD ORVIETO.

《Orvieto è la città per la Costituzione per volontà unanime del Consiglio Comunale e, per quel che possa valere, su mia personale proposta.
Aldo Moro è stato un politico, accademico e giurista italiano, segretario politico e presidente del consiglio nazionale della Democrazia Cristiana. Tra i fondatori della Democrazia Cristiana e suo rappresentante alla Costituente, ne divenne segretario e presidente. Ucciso del 1978 dalle Brigate Rosse punto questo nella sua stringatezza il curriculum che non può descrivere l’uomo e non può descrivere quello che senti in modo i cittadini quando lo Stato affrontò uno dei momenti più bui della nostra storia recente. Io, che ero solo una ragazzina, me lo ricordo bene. E lo rivivo oggi qui ad Orvieto città per quella Costituzione di cui fu uno degli artefici.

E noi che siamo divenuti città per la Costituzione abbiamo giustamente dato un proprio spazio a Sandro Pertini che quando divenne Presidente volle ricordare Moro così:

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