ALDO MORO FU ASSASSINATO IL 9 MAGGIO DEL ’78. FU UN CAPITOLO BUIO DELLA STORIA RECENTE DEL NOSTRO PAESE CHE NON BISOGNA DIMENTICARE. A MORO VA DATO IL SUO SPAZIO AD ORVIETO.
《Orvieto è la città per la Costituzione per volontà unanime del Consiglio Comunale e, per quel che possa valere, su mia personale proposta.
Aldo Moro è stato un politico, accademico e giurista italiano, segretario politico e presidente del consiglio nazionale della Democrazia Cristiana. Tra i fondatori della Democrazia Cristiana e suo rappresentante alla Costituente, ne divenne segretario e presidente. Ucciso del 1978 dalle Brigate Rosse punto questo nella sua stringatezza il curriculum che non può descrivere l’uomo e non può descrivere quello che senti in modo i cittadini quando lo Stato affrontò uno dei momenti più bui della nostra storia recente. Io, che ero solo una ragazzina, me lo ricordo bene. E lo rivivo oggi qui ad Orvieto città per quella Costituzione di cui fu uno degli artefici.
E noi che siamo divenuti città per la Costituzione abbiamo giustamente dato un proprio spazio a Sandro Pertini che quando divenne Presidente volle ricordare Moro così:
“… un amico a noi tanto caro, di un uomo onesto, di un politico dal forte ingegno e dalla vasta cultura: Aldo Moro. Quale vuoto ha lasciato nel suo partito e in questa Assemblea! Se non fosse stato crudelmente assassinato, lui, non io, parlerebbe oggi da questo seggio a voi.”
Oggi, nella giornata di questo triste anniversario, dobbiamo giustamente considerare la mancanza di un riferimento visibile proprio ad Aldo Moro, uno spazio degno di commemorazione , un riferimento ad un uomo che ha segnato un’ epoca ed ha contribuito ad incidere in maniera indelebile nel nostro tessuto sociale, culturale ed istituzionale quei principi di civiltà dei quali giustamente andiamo fieri. Se avessi un ruolo pubblico probabilmente proporrei all’assemblea di rappresentanza cittadina , al Consiglio comunale , di prendere in considerazione questa situazione e lavorare per trovare insieme la giusta dimensione da dedicare allo statista di cui oggi ricordiamo la scomparsa per mano del terrorismo. Sottolineo insieme, qualora si faccia non deve essere un atto di parte. Da cittadina non mi aspetto niente di meno dai nostri rappresentanti, pur con le comprensibili distinzioni per le diverse provenienze partitiche e sensibilità personali.》Lucia Vergaglia, consigliere comunale uscente Orvieto.