DOMENICA FARÒ COME DICEVANO IN UN FILM E NON VOTERÒ NESSUNO DEI SUDDETTI, “NONE OF THE ABOVE”, MA SOPRATTUTTO NON VOTERÒ…
• Per chi rivendica con leonina fierezza che quando decenni fa amministrava personalmente la cosa pubblica Orvieto era al centro di prospettive, progetti e sviluppo mirabolanti, ma con altrettanta sicurezza consolidata omette di ricordare che le risorse stanziate dallo Stato grazie alla legge speciale che erano altrettanto strepitose, ma attualmente impossibili da ritrovare. Oggi promuove come ventaglio di competenze civiche e professionali quello che appare essere più un ombrello che protegge da ogni contestazione poiché raccoglie personalità di varia provenienza e vissuti politici. Oltre al formidabile parafulmine per fronteggiare altrui vendette interne e da tempo attese.
• Per chi descrive di aver trovato una situazione apocalittica come se Orvieto fosse il deserto dei Tartari. Disperati e senza speranza vivevamo ad un passo dal baratro economico e solo in virtù dello straordinario cimento da guerrieri spartani si è riusciti a cogliere con prontezza ed intraprendenza la strada dell’uscita dal pre-dissesto, ma anche in questo caso senza la precisazione che solo grazie
ad un colpo di buona sorte si è riusciti da rientrare nel regime del decreto enti locali e abbordare la formidabile opportunità di rimodellare il piano d’uscita legittimamente modificandone la durata originaria, in una finestra temporale di poche ore di interregno normativo e benevolenza della Corte dei Conti.
• Per chi lamenta la mediocrità di un’azione amministrativa, ma non ha minimamente contribuito a tracciare un percorso alternativo limitandosi a crogiolarsi nel comodo disfattismo di un’opposizione che ha saputo solo recitare l’antico copione, facendo notizia con lo sterile ostracismo anziché onorare gli incarichi fortemente voluti “ perché i voti pesano “ (cit.) di vicepresidenza del Consiglio comunale e la Presidenza della Commissione di Controllo e Garanzia, ma pressoché incapaci di incidere concretamente e fattivamente al bilanciamento delle forze in campo. Il Movimento 5 Stelle che fu tenuto fuori da ogni nomina spettante alla minoranza avrebbe operato diversamente con maggior condivisione, ma con oggettiva fermezza.
• Per chi inneggia alla vetusta contestazione delle istituzioni di cui ha semplicemente letto da qualche parte, ma allorquando in virtù della fiducia ottenuta dagli elettori, gli stessi cui si rivolge oggi promettendo impegno e novità, ha avuto l’occasione di esserci ha dimostrato una condotta diversa da quella che prometteva, negli anni è stata una presenza intermittente, noiosa ed annoiata, una mancata partecipazione alla vita politica nelle aule assembleari, di commissione consiliari e persino di rappresentanza istituzionale. Tutto l’insieme di queste normali e doverose attività pubbliche viene declassata e denigrata a teatrino della politica … però quanta voglia c’è di vedere nuovamente il proprio nome in cartellone, rientrare come protagonisti e prendere la scena!
• Per chi ha ancora la bocca di latte e il profumo del primo dopo barba appena acquistato si propone con l’aspetto del bel giovane che porta le paste a casa della fidanzata , ma la sera prima ha pattugliato le strade con un manipolo di amici con i quali ha improvvisato l’inquietante passeggiata per garantire sorveglianza per la sicurezza di Orvieto. Senza alcuna preparazione professionale per neutralizzare eventuali situazioni di rischio imprevedibili difronte alle quali ci si può trovare e soprattutto senza la legittimità di poter indossare la divisa delle forze dell’ordine costituito. Fatto salvo il distintivo dell’ideologia. Con la sicumera di essere sempre dalla parte del giusto e pertanto sentendosi autorizzato dal timore di una cittadinanza allarmata da un mutato contesto sociale non più rassicurante come quello dei tempi andati quando si potevano lasciare le chiavi attaccate alla porta di casa.
None of the above, nessuno dei suddetti.
Il mio Dream Team è oggi da quello che leggo nelle liste presentate è politicamente fantasioso e forse inconcepibile, e i Signori Candidati Consiglieri sarebbero stati molto sorpresi di sapere a chi avrei voluto rivolgere l’invito a formare una compagine elettorale se il progetto del Movimento 5 Stelle non fosse stato così subdolamente sabotato.
Altrettanto credo che il Collega Paolo Maurizio Talanti sarà sconvolto nell’apprendere da queste righe che la stragrande maggioranza degli obiettivi, principi di civiltà e indispensabile internazionalizzazione delle prospettive operative della Orvieto del futuro di cui si fa portatore erano al centro della nostra proposta d’impegno per la città.
Orbene, non potendo dare fiducia a quella certa ragazza di mezz’età che fino a qualche sperava con tutto il cuore di potersi confrontare e sfidare sul campo le controparti politiche, ma che è caduta nelle sabbie mobili dell’opportunismo di chi le ha teso il vile trabocchetto e, una volta definitivamente raggiunto lo scopo voluto di averci fatto fuori, ha stappato una polverosa bottiglia alla faccia nostra in qualche salotto puzzolente di stantio, ecco personalmente, esplicitamente, e senza sotterfugi sottintesi, alzo il mio calice di vino novello alla salute di chi ha bisogno solo di maggior coraggio e determinazione per poter realizzare il proprio potenziale ancora tutto da esprimere.