Benvenuto 2018

E’ stato un anno formidabile, eccezionale ed impegnativo. Tantissime le cose fatte e di alto livello. Tante anche le scelte difficili, controcorrente. Siamo partiti da lontano, da quando c’era il rischio delle riforme che abbiamo respinto al referendum di Renzi in un momento buio per la nostra democrazia. Ad Orvieto la piazza era piena e c’erano più di centomila cittadini collegati a vedere cosa succedeva. Una roba che di solito non si vede che nei grandi centri ed in presenza dei leader nazionali e che qui abbiamo fatto solo noi in questi anni.

Nella politica locale poi abbiamo portato tanta buona iniziativa, fatta di proposte concrete e progetti realizzabili, e tanta capacità di denuncia pubblica. Questo nonostante siamo compressi, con una portavoce contro sedici, tra ex maggioranza e maggioranza attuale. Unica vera minoranza ed in spregio a questo le funzioni di “Garanzia delle minoranze” (Vice presidenza del Consiglio e Commissione di Controllo e Garanzia) che invece sono nelle mani dell’ex maggioranza, non nostre, e che hanno il compito di verificare se gli atti (anche i nostri) che abbiamo fatto approvare vengono realmente resi operativi o non vengano insabbiati… Intanto se si discute del futuro della Cassa di Risparmio e delle “azioni” illiquide vendute ai risparmiatori intanto però è grazie a noi che abbiamo scoperchiato questo caso e decine di altri. Quest’anno abbiamo portato all’attenzione tanti casi. Innanzitutto facendo risolvere l’annosa vicenda dello Jus Sepulchri, cioè del diritto dei genitori di essere seppelliti vicino ai propri figli qualora accadessero casi drammatici come quelli della cronaca orvietana bloccati da questioni di insulsa burocrazia mai risolte dai governi di destra e sinistra che pure erano stari richiamati a farlo.  E poi la questione dell’inquinamento acustico ad Orvieto Scalo, glissata da troppi che hanno avuto precedenti responsabilità nel governo della città. Abbiamo fatto impegnare i fondi di sicurezza stradale e mobilità sostenibile ancora non richiesti. Abbiamo affrontato anche le questioni più care ad alcuni cittadini come la questione dei costi delle manutenzioni straordinari portando la manutenzione preventiva (che adesso viene regolarmente effettuata con un cronoprogramma non emergenziale) e verificare lo sprofondamento della strada di porta Romana. Così come problemi di illuminazioni e pubblico decoro. E’ parte del lavoro in Consiglio anche quella, ma non deve monopolizzare l’azione. Sul versante turistico oltre alla questione dello stop delle gite scolastiche post sisma, ed un intero pacchetto a favore del turismo di lungo periodo ad Orvieto che, a causa delle insulse polemiche con gli assessori (poi cacciati) ci siamo visti costretti a ritirare per mancanza di ascolto. Abbiamo fatto affrontare la questione defibrillatori non presenti o non funzionanti. Portato gli esponenti della commissione regionale sanità a denunciare la mancanza di richieste da parte del Comune ed abbiamo fatto rilanciare il lavoro per risolvere l’annosa questione delle le liste d’attesa ed il bizzarro criterio organizzativo del CUP.  E poi mense libere da prodotti chimici, il bando europeo WiFi4EU, Il trasporto gratuito farmaci, la mobilità circolare, elettrosmog, crisi industriali, risparmio energetico e la tanta altra (quasi) ordinaria amministrazione è divenuta più impegnativa con l’avvicinarsi delle scadenze, su tutte la cessione a prezzo di saldo del Palazzo del Popolo (con la sottrazione delle sale alle scuole come ultima beffa).

Non ci siamo mai tirati indietro e sempre con le mani libere: nessun no a prescindere e nessuna fiducia al buio, ma valutando caso per caso.

La portavoce Lucia Vergaglia

Veniamo infine alle “Milestones” ai punti di riferimento in cui con la politica si gettando delle basi e si fa la differenza non sul problema del giorno o dell’anno ma rappresenta un cambio d’impostazione quando addirittura possa rappresentare un nuovo assetto istituzionale.

Primo: il lavoro al centro dell’azione comunale.
Il cambio di impostazione lo abbiamo fatto spostando all’interno della struttura del Comune le attività di intermediazione tra lavoratori ed aziende assumendo quindi la funzione di agenzia per il lavoro in prima linea sul territorio. Questo cambia tutto perchè mentre la provincia è “ternicentrica” noi siamo interessati allo sviluppo locale. Anche per questo il Comune, grazie al M5S, può partecipare anche alle iniziative economiche e formative delle reti per le politiche attive per il lavoro, cosa che prima era preclusa.

Non è stato semplice: abbiamo dovuto studiare bene l’evoluzione normativa, confrontarci con tecnici ed organizzare (a nostre spese) convegni ed invitare autorevoli rappresentanti delle forze che avrebbero dovuto decidere, insomma abbiamo dovuto usare molte  delle capacità politiche tipiche delle forze di governo. Il risultato c’è stato e siamo soddisfatti. Ora bisogna premere sul gas ad attivare gli sportelli, accedere alla formazione e proporre alle scuole dei percorsi di alternanza che diano valore in modo da essere attrattivi anche per le aziende private come per gli enti internazionali.

Secondo: la crescita istituzionale

E’ una questione rilevante lo sviluppo di un comune, la sua crescita organica, il suo essere punto di riferimento di un territorio saldo nelle sue tradizioni che però guardi avanti e lo faccia con una chiara etica, incisa nel proprio Statuto e nelle proprie dichiarazioni di riferimento. Ecco noi abbiamo portato in commissione la proposta di inserire proprio nello Statuto il lavoro e l’occupazione come principio dell’attività del Comune indipendentemente dall’Amministrazione in carica ed abbiamo iniziato un percorso istituzionale rilevante che è cominciato con l’intitolazione del nuovo ponte sul Paglia, durante l’inaugurazione, al Presidente Sandro Pertini. Un atto che non vuole essere soltanto simbolico ma essere parte di questo processo di crescita che possa coinvolgere tutto i territorio e la cittadinanza di Orvieto divenuta, su nostra proposta e nel 70° anniversario della promulgazione della nostra Carta costituzionale, esattamente un anno dopo degli eventi raccontati nel video poco più in alto, la prima “Città per la Costituzione” d’Italia, assumendosi l’onere di coinvolgere anche le scuole in processi nei quali la formazione e l’esperienza cittadina sarà imperniata su quei principi e quelle regole civiche esemplari, riconosciute in tutto il mondo per la loro armonia e perfezione.

E’ stato un onore poter dare forza a queste idee e dobbiamo ringraziare tutti voi per averci accompagnato.  Godetevi i giorni di festa che tra poco si ricomincia.

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