ORVIETO: BRUCIATI OLTRE 600 EURO PER ABITANTE. PROPOSTE M5S AL CONFRONTO TERRITORIALE SULLE AZZARDOPATIE NELL’OSSERVATORIO NUOVE DIPENDENZE.
《Purtroppo alla fine i nodi arrivano sempre al pettine e scopriamo, purtroppo, che avremmo potuto prevenire taluni fenomeni invece che dover osservare gli effetti. Devo ricordare i numerosi interventi A tutela dei cittadini per la limitazione delle occasioni in cui si potessero subire gli effetti nefasti di una diffusione dell’azzardo che in generale sottrae, per quanto a norma di legge, all’economia del commercio e dello sviluppo locale. Ma ad avviso della sottoscritta consigliera, e portavoce del MoVimento 5 stelle, è ancora più grave non riuscire ad identificare e separare chi subisce le patologie dell’azzardo non riuscendo proprio a smettere di giocare arrivando a rovinare se stessi, le proprie famiglie e a leggerle le cronache in qualche caso coinvolgendo anche le proprie aziende causando un ulteriore ricaduta negativa su altre famiglie e sul territorio del quale abbiamo primaria responsabilità. Sarebbe stato doveroso seguire l’evolversi di questa imponente manifestazione delle difficoltà dei nostri cittadini evidenziata nel record locale di gioco d’azzardo attraverso lo strumento dell’osservatorio nuove dipendenze approvato ad inizio consiliatura. Purtroppo come è successo anche per altre lodevoli iniziative ci si è limitati ad una, futile, approvazione puramente formale mentre in sostanza di questi argomenti si è affrontato poco o niente demandando tutto agli uffici senza istruzioni di andare oltre le attività correnti con il risultato, certificato dallo Stato e disponibile per l’analisi di tutti i cittadini attraverso gli Open data, di essere in questo territorio i peggiori della classe. Personalmente non posso fare altro che richiamare la stessa regole che ci siamo dati ed il fatto che è dal 21 di maggio dell’anno scorso, subito dopo la circolare dell’assessore regionale Barberani sull’azzardopatia, che chiedo inutilmente di portare all’attenzione queste tematiche. Purtroppo non si è dato seguito a quello che si sarebbe potuto e dovuto fare nonostante le nostre inchieste è la nostra disponibilità. Ormai siamo all’ultimo giro della consiliatura e sappiamo che c’è una parte sostanziale dell’inadeguatezza da parte politica, e che sia per visioni divergenti o per veti contrapposti francamente questo non importa nessuno. Il fallimento ad Orvieto di una politica di contenimento dei danni all’economia locale ed alle persone coinvolte nella terribile spirale della dipendenza sono, purtroppo, sotto gli occhi di tutti e questo sarà uno dei punti su quali basarsi per la scelta delle prossime nuove classi dirigenti. Ma non intendiamo nasconderci e non lasceremo nulla di intentato così anche a questo incontro porteremo una relazione su 5 punti sui quali si possa intervenire prima delle elezioni del 2019, facendo compiutamente il nostro dovere fino all’ultimo giorno. 5 punti su cui intervenire, non chiediamo la Luna.》 Lucia Vergaglia, Movimento 5 Stelle Orvieto
Qui di seguito un estratto dalla relazione Vergaglia M5S sull’Azzardopatia nel territorio orvietano.
- Il Contesto: Partendo dai dati ISTAT che ci vedono penultimi come regione in Italia per PIL procapite e dalle rielaborazioni effettuate del CSCO, Centro Studi città di Orvieto, che individuano un indice di Gini, cioè una misura della diseguaglianza di distribuzione della ricchezza, di appena 0,2 (l’indice oscilla da 0, che rappresenta la massima distribuzione paritaria, a 1 che rappresenta la massima concentrazione) dobbiamo riconoscere che l’impatto di oltre 600 euro per abitante, bambini inclusi, del gioco legittimo di azzardo rappresenta una dimensione, per quanto legalmente ineccepibile, già di per se preoccupante e meritoria di analisi approfondite. In breve tali numeri influenzano maggiormente un territorio come il nostro rispetto ad altri. Ed è in questo contesto che bisogna valutare quanto di questo “mercato dell’azzardo” è frutto di libera scelta con legittimo desiderio d’evasione ed adeguata valutazione delle conseguenze e quanto invece è dovuto a gioco compulsivo ovvero azzardopatia nelle sue varie declinazioni ed ancora quanto invece per l’errata valutazione delle conseguenze personali e sociali.
- Cambio di Paradigma: La Commissione europea ha risposto ad una interrogazione scritta, presentata ad aprile dall’eurodeputata Isabella Adinolfi, per chiedere provvedimenti contro il diffondersi dei giochi d’azzardo in Europa. Nella risposta la Commissione concorda con la necessità di attuare misure concrete, in particolare a tutela dei minori, e conferma che gli Stati membri sono liberi di disciplinare il settore del gioco d’azzardo. Ecco un passaggio della risposta della Commissione: “Il gioco d’azzardo ha spesso gravi conseguenze sul piano sanitario e sociale. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha deciso di classificare la dipendenza da gioco come disturbo della salute nel progetto dell’11ª revisione della classificazione internazionale delle malattie (ICD-11) che sarà pubblicata nel 2018. I rischi che il gioco d’azzardo presenta per i minori sono oggetto della raccomandazione della Commissione del 14 luglio 2014 sui principi per la tutela dei consumatori e degli utenti dei servizi di gioco d’azzardo online e per la prevenzione dell’accesso dei minori ai giochi d’azzardo on line“.Nella raccomandazione citata la Commissione invita gli Stati membri a “garantire ai consumatori, ai giocatori e ai minori un elevato livello di tutela e, in particolare, a salvaguardarne la salute e indica, tra le altre prescrizioni relative alla comunicazione commerciale responsabile da parte degli operatori di gioco d’azzardo, i controlli per accertare l’età e la promozione di programmi di controllo parentale“.
Insomma è u vero e proprio cambio di paradigma nel quale da problematica sociale la Azzardopatia diviene problema sanitario ed occorrerà un processo normativo nella ripartizione delle competenze attualmente concorrenti. - Il Ruolo dell’Osservatorio: Nell’attuale contesto l’osservatorio orvietano avrebbe potuto essere un esempio della capacità dei territorio di migliorare i contesti sociosanitari per i cittadini. Purtroppo il ridotto numero di convocazioni, la mancata presa in carico degli argomenti proposti ed ordini del giorno quasi notarili per accettare passivamente quanto arriva dalla Regione hanno limitato fortemente il senso stesso dell’iniziativa. L’Osservatorio deve invece avere un ruolo proattivo e responsabile, che fornisca ai decisori politici locali le conoscenze e le informazioni atte a deliberare e ricorrere, se è il caso, ad enti gerarchicamente superiori fino al Parlamento, al Governo ed all’Europa. Un risultato minore è un fallimento dell’iniziativa.
- Azzardopatia: proposta in cinque punti per la riunione di Luglio 2018:
- Adesione convinta ad Umbria No Slot ed alla riattivazione delle Unità di Strada come inizialmente volute dalla ASL e dal Comune di Perugia nel 1998;
- Conoscere meglio i fenomeni sul territorio richiedendo in audizione i responsabili del Sert e dei servizi previsti dalla Legge regionale 21/2014;
- Prevedere una diffusione negli uffici pubblici e nelle disponibilità dei pubblici ufficiali dei contatti dei presidi contro le dipendenze come quelli previsti per persone che manifestano problematiche relative al gioco d’azzardo e ai loro familiari, in forma anonima (es. il numero verde 800410902);
- Elaborare entro 3 mesi un rapporto sui gruppi di auto-aiuto per le persone affette da gioco d’azzardo patologico ed i propri familiari come previsto dalla normativa;
- Coinvolgere i sindaci in quanto ufficiali di Stato con specifiche responsabilità in relazione alla sanità ed al diritto salute della cittadinanza .